Tutti a bordo dell'Alta Velocità ...

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di Paolo Demeglio.
ImageLunedì 15 Dicembre ho viaggiato con la mitica Freccia Rossa ! Non sono del tutto contrario all'Alta Velocità, soprattutto se è anche Alta Capacità. Ricordo molto precisamente i commenti  degli ecologisti di vent'anni fa, da me condivisi, che plaudevano alle scelte di altri Paesi volte a fornire valide alternative ora al trasporto su gomma ora al trasporto aereo, di gran lunga più costoso e inquinante. Certo che c'è poi modo e modo di realizzare le opere ... ma non è questo il punto che oggi mi interessa ...

1. Alta Velocità, Alto Risparmio (per Trenitalia).
Le prime perplessità hanno avuto origine al momento della ricerca del treno del mattino per Firenze: ora si passa per Milano. Per Milano ??? Ebbene sì, perchè si seguono le linee ad alta velocità. Splendido ! Analizzo un po' più nel dettaglio la questione ... Il tempo impiegato da Torino a Firenze rispetto a prima è di 5, dico 5 minuti inferiore: 5 lunghissimi minuti pagati al prezzo di 7, dico 7 euro in più. E già, si percorrono 70, dico 70 km in più ... anche se va veloce non è mica lo shuttle !
 
Analizzo ancora meglio la questione. C'era una volta l'Eurostar per Roma delle 6,30 e c'era una volta l'Intercity per Milano delle 7,15: tombola ! Ora ce n'è uno solo, ora capisco ... Sul treno qualcuno non sapeva del nuovo percorso e non ci credeva: quando abbiamo iniziato a rallentare ha pensato che fossimo ad Alessandria. Altri proponevano un giro a Venezia, così, per gradire. Invece quel treno, che almeno per i torinesi ha il grande vantaggio di essere diretto e senza cambio (poi capirete meglio), ferma a Porta Garibaldi e Rogoredo ...
Rogoredo ??? E perchè non a Stura, allora ???
 
Sul treno niente da dire: comodo, pulito, con le prese per i portatili. Ho letto che il collegamento a internet fa un po' le bizze, ma non si può avere tutto. Come dicevo, almeno quello del mattino presto è diretto. E sì, perchè quasi tutti gli altri treni per Firenze e Roma, sia all'andata sia al ritorno, ora prevedono per noi subalpini un cambio in Centrale: it's a wonderful world. Sospettavo che ciò potesse essere fonte di disguidi; e, infatti ... ma questo è il punto 2.
 
2. Alta velocità, Alto Ritardo (per gli utenti). 
A Firenze sono arrivato in anticipo di due minuti, per un totale di 7 minuti risparmiati. Beh, risparmiati si fa per dire ... pagati un euro al minuto ! Con una certa soddisfazione acquisto il biglietto per il ritorno: sì, lo so, ho aspettato troppo, e così non ho trovato una 'tariffa amica'. Morale: Firenze-Torino 60 euro! Riprenderò la Freccia Rossa anche al ritorno, ma ... c'è un “ma”: dovrò, ovviamente, cambiare a Milano Centrale (l'ultimo - e forse unico - diretto passa da Firenze circa alle 16: non è un po' “prestino” ?). C'è un margine di 21 minuti: data l'esperienza dell'andata sono fiducioso, anche se rimane un piccolo tarlo a rosicchiare le mie certezze.
 
Il treno parte con un ritardo trascurabile e presto noto che i cessi non sono certo nelle condizioni del mattino: saranno stati puliti nel corso della giornata ? Dubito. Inoltre è evidente che la velocità, benché sia un tratto appenninico, non è spaziale. A Bologna il ritardo è di 15 minuti. Il mio tarlo continua a lavorare ma resto fiducioso: ora il tratto è pianeggiante, si recupera. Ma una domanda mi ritorna in testa: perché devo passare da Milano?
 
Ormai siamo in Lombardia e il treno rallenta sensibilmente. Siamo quasi fermi. Che cosa succede ? Nessun avviso. Telefono a Paola e le comunico che temo di perdere la coincidenza per Torino. Ma perché diavolo devo passare da Milano ? Avanziamo, ma all'altezza della tangenziale siamo fermi: ci annunciano che c'è stato un incidente. Richiamo Paola e le dico che sicuramente perderò la coincidenza. Ormai sono rassegnato. Ma ciò che mi fa più rabbia è che comincio a dubitare che ci sia stato davvero un incidente (questa versione verrà ribadita in Centrale, quindi suppongo che sia vera): cioè che si comincia a dubitare della credibilità di tutto ciò che ha a che fare con un servizio pubblico.
 
Arrivo in Centrale con 32 minuti di ritardo: mi confermano che potrò chiedere il rimborso e mi dicono che c'è un treno dopo 15 minuti. E' un interregionale e ho pagato per l'alta velocità: arriverò a Torino più tardi del previsto, ma mi rimborseranno anche la differenza. Peccato che non ci saranno più mezzi pubblici e che dovrò prendere un taxi: Trenitalia mi rimborsa anche quello ?
 
Cerco il binario del treno per Torino e una voce annuncia l'ultima delizia: partirà con 50, dico 50 minuti di ritardo. Dovevo arrivare alle 23,35, sono arrivato all'1,10.
 
3. O de mythos deloi oti ... 
Scusate, mi sono lasciato prendere dai ripassi di greco che sto facendo con mio figlio. La storia insegna che ... ma perché cavolo devo passare da Milano ??? E perché devo pure cambiare treno con il rischio di perdere la coincidenza ???
Sarebbe troppo semplice percorrere la ferrovia per Asti e Alessandria e innestarsi sull'alta velocità a Piacenza ? O bisogna far vedere che si sfrutta la linea nuova per giustificare gli investimenti ? O così, unificando di fatto la tratta Torino - Milano e Torino - Roma,  si risparmiano un po' di treni sulle spalle dei torinesi, tanto si sa che Torino a livello nazionale conta come il 2 di picche ?
 
Insomma non c'è neanche la capacità di fare una scelta fino in fondo, per quanto criticabile: infatti è evidente che si vuole privilegiare la TAV rispetto ai treni pendolari, ma non tutta la TAV. Solo la tratta Milano – Roma, e gli altri si arrangino.
Malafede ? Penalizzazione consapevole di certe giunte ? O solo risparmio ? Oppure, peggio ancora, superficialità ?
Ma pochi chilometri al di là delle Alpi non riescono forse a conciliare un'ottima rete AV e una rete capillare di treni locali puntuali ed efficienti (oltre che quanto meno decorosi ?).