Per un lavoro di qualità, diritti sociali, casa e riconversione ecologica

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di Giuseppe De Marzo.

Nella storia della Repubblica non abbiamo mai vissuto una situazione così grave. Disuguaglianze, povertà, precarietà, sfruttamento lavorativo, dispersione scolastica e analfabetismo di ritorno continuano a crescere da troppi anni per non accorgerci di quanto siano drammatiche le condizioni in cui vivono la maggioranza degli italiani. Una condizione che ferisce nel profondo la democrazia e rafforza scorciatoie, corruzione e mafie, sempre più presenti nei territori e nell’economia cosiddetta legale. Questo racconta la crescita senza precedenti dei reati spia dopo due anni di pandemia: operazioni finanziarie sospette, interdittive antimafia, truffe, frodi e delitti informatici, cambi di assetti societari, riciclaggio, usura...

Nella storia della Repubblica non abbiamo mai vissuto una situazione così grave. Disuguaglianze, povertà, precarietà, sfruttamento lavorativo, dispersione scolastica e analfabetismo di ritorno continuano a crescere da troppi anni per non accorgerci di quanto siano drammatiche le condizioni in cui vivono la maggioranza degli italiani. Una condizione che ferisce nel profondo la democrazia e rafforza scorciatoie, corruzione e mafie, sempre più presenti nei territori e nell’economia cosiddetta legale. Questo racconta la crescita senza precedenti dei reati spia dopo due anni di pandemia: operazioni finanziarie sospette, interdittive antimafia, truffe, frodi e delitti informatici, cambi di assetti societari, riciclaggio, usura. La pandemia ha evidenziato la fragilità del nostro sistema produttivo, della filiera energetica e di un modello di welfare cronicamente sottofinanziato, a macchia di leopardo, che scarica il peso del lavoro di cura sulle donne. Manca una politica economica e industriale che abbia come obiettivo la creazione di posti di lavoro degni e di qualità, un’offerta coerente di servizi sociali, il reddito minimo garantito per coloro che sono sotto la soglia del 60% del reddito mediano e la garanzia del diritto all’abitare. Sono quelli che l’Europa definisce “pilastri sociali” da confermare e promuovere in ogni paese dell’Unione per garantire a tutti e tutte l’intangibilità della dignità umana che rappresenta la cifra della civiltà europea.