La verità viene a galla quando c'è la volontà

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Imagedi Silvana Bellone.

Due righe sul "Corriere della sera", a trent'anni dalla tragedia dei desaparecidos e dopo due anni di processo, dicono: “in Argentina è arrivata l'ora della giustizia, sono stati condannati all'ergastolo per crimini contro l'umanità 12 dei 17 militari accusati di 85 delitti commessi nella scuola navale dell'Esma. Il più grande centro di detenzione clandestina di Buenos Aires durante la dittatura (5.000 vittime); carcere a vita per l'uomo simbolo delle atrocità dell'Esma: l'ex ufficiale di marina argentina Alfredo Astiz, soprannominato l'angelo della morte” ...

Nei giorni scorsi, alla Casa del Popolo, ho ascoltato una "Madre de plaza de Mayo"e una "ragazza di allora "che è poi riuscita a fuggire dopo essere stata rapita e incarcerata. Hanno commentato la notizia delle condanne, senza odio, ma con soddisfazione.

Vera, questo è il nome della mamma, ha avuto parole di fiducia: "Questo risultato significa che non esiste l'impunità e che bisogna sempre lottare per giungere alla verità e alla giustizia".

Ha poi aggiunto parole di fiducia per i giovani, però ha invitato tutti a non voltarsi mai dall'altra parte, ad essere sempre vigili perchè è proprio dall'indifferenza che possono nascere i mostri. Come le dittature.

Mi premeva “fare memoria”, ricordare tutti quei ragazzi e quelle ragazze, anche la figlia di Vera, scomparsi nel nulla; perchè oggi avrebbero pressappoco la mia età, e la mia generazione in Agentina è quasi scomparsa: questo fatto mi ha sempre molto commossa (anche se questa parola non si usa più …) e sono veramente contenta delle condanne. Questa è una vittoria di tutti quelli che hanno lottato fino ad oggi per la verità.