Nell'era del finanziamento di idee astratte...

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di Alessandro Mortarino.

Da diverso tempo la nostra penisola è attraversata da un nuovo - e pernicioso - virus. Qualcuno lo definisce "annuncismo", ma non rende l'idea. Il sintomo è grave: un'amministrazione pubblica (statale, regionale, provinciale, comunale) partecipa ad un bando e prima che l'ente superiore abbia diramato il risultato e comunicato se il progetto presentato abbia ottenuto il risultato agognato e rientri tra i destinatari del finanziamento, ecco che i tam-tam della comunicazione mediatica percuotono i loro tamburi: l'obiettivo è stato raggiunto, habemus pecunia! Nelle nostre zone il virus è parecchio presente e i contagi si moltiplicano....

Qualche esempio (tra i tanti e giusto per essere "bypartisan"):

25 ottobre 2017: a Neive, Regione Piemonte, Sindaci, Rete Ferroviaria Italiana e associazioni del territorio siglano un protocollo d’intesa per la riattivazione delle linee feroviarie sospese tra Asti e Alba e tra Asti e Nizza Monferrato. L'allora assessore Francesco Balocco (Partito Democratico) incassa onori e gloria e si impegna a richiedere al Ministero competente il finanziamento delle opere necessarie. Richiesta mai pervenuta al Ministero.

2021: il Comune di Asti (guidato da una maggioranza di centro-destra) partecipa al bando per il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, abbreviato colloquialmente in PinQua. L'ufficio stampa esulta e diffonde: i nostri progetti sono stati finanziati. Ma dal Ministero arriva la comunicazione che il PinQua astigiano rientra soltanto tra “le proposte ammissibili ma non finanziate per insufficienza fondi”.

Ma in questi giorni "l'annuncismo" ha superato tutti i livelli di guardia con la vicenda rinverdita dell'ormai famosa TSO, la Tangenziale Sud Ovest di Asti. Lo scorso anno, infatti, Regione e Comune avevano deciso il rapido sviluppo dell'interrotto iter grazie allo stanziamento - da parte della Regione - di 400mila euro per il necessario studio di fattibilità da affidare all'Anas (studio di fattibilità, non progetto...). Nelle scorse settimane "l'annuncismo" ha propagato le sue massime spore per informare il giubilo e il gaudium magnum: il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) ha stanziato 40 milioni di euro per la realizzazione dell'opera.

Piccolo problema: tra i progetti finanziati non pare esserci traccia della Tangenziale sud ovest di Asti.
Come mai?

Molto semplice: non esiste ancora un progetto e nulla è stato presentato al Cipess stesso. Anas pare ci stia lavorando (ma non è possibile averne conferma) e si ipotizza che "le carte" potranno essere disponibili in estate, come ebbe modo di dire il Sindaco Rasero. Anzi: entro il 31 dicembre, come dicono oggi tutte le Istituzioni. Il comitato interministeriale le valuterà (se ci saranno) e deciderà se confermare o meno la promessa di finanziamento.

Come capite, il problema è assai grave. Perchè un conto è annunciare una speranza e un'altra è annunciare una certezza. E se il raziocinio è la base della nostra esistenza, un altro conto è chiedere la disponibilità dello Stato a finanziare qualcosa a fronte di un progetto ben chiaro.

Oggi ci dicono che lo Stato è disponibile a finanziare un progetto. Che, però, è inesistente.
Persino le banche hanno smesso di credere alle favole. Da tempo.

Sarà mica che ci sono elezioni in vista?...