Una chiesa che dialoga. Le indicazioni pastorali del vescovo di Asti

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Una chiesa che dialoga. E’ questo il titolo delle indicazioni pastorali del vescovo Marco Prastaro per l’anno 2022-2023. Il fascicolo, pubblicato oggi e in distribuzione sia in modalità cartacea che in formato pdf sul sito della Diocesi, contiene anche il calendario con tutti gli appuntamenti diocesani del prossimo anno pastorale ed è arricchito da una ricca appendice con spunti di riflessione, meditazione e preghiera.

Lo stile è quello “sinodale”, non solo perché si parla del Sinodo della Chiesa italiana, con il secondo anno della fase “narrativa”, organizzata su tre cantieri di riflessione, che vedrà coinvolta la Diocesi in tutte le sue articolazioni, ma anche perché la prospettiva è quella dell’ascolto a tutto campo in coerenza a quanto richiesto da questa importante esperienza di Chiesa.
“L’anno pastorale appena concluso, con l’allentare delle restrizioni della pandemia, ci ha permesso di riacquisire una maggiore libertà di movimento e di incontro, ci ha però anche mostrato tutta la fatica della ripresa, con le paure che ancora bloccano e il significativo calo delle presenze nella vita liturgica e pastorale delle nostre parrocchie. Questo ci ha portato a dover dolorosamente riconoscere che “la separazione causata dalla pandemia ha accelerato il distacco dalla chiesa, definitivo o quasi, delle persone con una fede più “debole”, non sostenuta da profonde convinzioni personali e da una spiritualità matura”, scrive il vescovo.

Parole come formazione, corresponsabilità e collaborazione, fraternità, relazione e ascolto, emergono come punti chiave per un cammino di annuncio del Vangelo nella chiesa e nel mondo.

Poi una riflessione su alcuni interrogativi rimasti aperti. Il vescovo Marco ne indica alcuni che propone come oggetto di ulteriore confronto e approfondimento. Partendo dalla prima domanda, “Noi, come cristiani, cosa abbiamo di nostro specifico da donare ed annunciare al mondo?”, passando attraverso un’analisi che vede gli adulti tra i 30 e i 50 anni i grandi assenti della vita ecclesiale (e quindi “Come comunità cristiana ci interroghiamo su come continuare a proporre cammini di fede efficaci, capaci di toccare la loro vita e di risvegliare in loro il desiderio di Dio e la fede stessa) si arriva a valutare come formare laici capaci di vivere la fede e di essere protagonisti di una chiesa nuova, diversa da quella a cui siamo abituati.

Le indicazioni per il nuovo anno, partono proprio dal Sinodo il cui cammino continua (per questo secondo anno sono state identificate tre aree tematiche su cui proseguire il dialogo e l’ascolto: il cantiere della strada e del villaggio, il cantiere dell’ospitalità e della casa e il cantiere delle diaconie e della formazione spirituale) e individuano il tema della Carità come asse portante dell’anno pastorale: in questo senso il Vescovo incontrerà a livello di vicaria o di zona tutte le realtà ecclesiali che si occupano degli ambiti che vivono l’impegno della testimonianza cristiana nel mondo.

“Come vedete, c’è molto che ci attende, ci dice monsignor Prastaro, non lasciamoci scoraggiare cedendo alla mediocrità, all’immobilismo, alla tristezza o forse anche alla rabbia. Con cuore disponibile e generosità grande continuiamo a camminare e a servire la nostra chiesa astigiana nella certezza che sempre il Signore cammina con noi, che è Lui che ci salva e salva il mondo, che attraverso il suo Spirito ci suggerisce quanto necessario fare. Questo possiamo farlo – conclude il Vescovo Marco - perché abbiamo fatto esperienza della gioia del Signore, una gioia che non possiamo tenere per noi. Una gioia che il mondo si attende da noi”.

Una presentazione specifica delle indicazioni pastorali, del calendario delle attività in programma e dei nuovi passi del cammino Sinodale è prevista, in conferenza stampa, il 12 ottobre alle 12 in Vescovado.