Asti ha scelto di stare dalla parte delle persone disabili

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di Marco Castaldo, Consequor per la Vita Indipendente ONLUS.

Ieri è stata una giornata particolare per Asti. Forse Asti e gli astigiani non se ne sono accorti, ma da oggi la nostra città è un po’ più libera e giusta. Il Consiglio comunale, infatti, ieri sera ha approvato all’unanimità (e non è una questione affatto scontata…) un documento proposto dalla consigliera di minoranza di Uniti Si Può, Vittoria Briccarello, riguardante l’importante argomento della vita indipendente.
La mozione, su proposta di alcune associazioni per la disabilità del territorio piemontese, impegna l’amministrazione comunale astigiana a sostenere e promuovere l’attuazione dei progetti personalizzati di vita indipendente e di autodeterminazione...

La recente approvazione della legge delega sulla disabilità prevede l’emanazione entro 20 mesi dei decreti attuativi per “mettere a terra” i principi espressi nel dettato legislativo.

Ciò significa regolamentare le modalità con cui realizzare concrete azioni di deistituzionalizzazione delle persone con disabilità attraverso un percorso di autodeterminazione volto alla libertà di scelta di dove, come e con chi vivere e che queste trovino concreta realizzazione attraverso le modalità di finanziamento delineate dalla Legge stessa.

Si parte dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata dallo Stato italiano nel 2009 che ha lo scopo di promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, nonché di promuovere il rispetto per la loro inerente dignità e, in particolare, all’articolo 19, la Convenzione prevede che gli Stati riconoscano l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, prendendo misure efficaci e appropriate al fine di facilitare il pieno godimento di tale diritto e della piena inclusione e partecipazione all’interno della comunità.

Questi principi, nonostante quello che si potrebbe pensare, non sono affatto scontati neanche oggi e il fatto che tutto il consesso del Consiglio comunale consideri importante e prioritario impegnare l’Amministrazione a sostenere le richieste dei cittadini con disabilità e dei loro familiari in tal senso, dimostra la sensibilità, la lungimiranza e l’attenzione al problema.

Un piccolo passo di un percorso volto al rispetto dei diritti civili ed umani di tutte le persone, soprattutto quelle più fragili che, spesso, si vedono ancora oggi vittime di discriminazione e della negazione della libertà di scelta. Quando i soggetti disabili sono oggetto di intervento, essi non esistono, sono invisibili, altri prendono le decisioni al loro posto. Al contrario, quando sono soggetti attivi, attraverso la loro competenza, esperienza e sguardo, essi producono innovazione, abbattono le barriere culturali e promuovono interazione.

Lo slogan “nulla su di noi, senza di noi” deve essere il faro da seguire per ogni intervento nell’ambito dei progetti di deistituzionalizzazione, mediante la riconversione delle risorse attualmente destinate all’istituzionalizzazione in servizi a supporto della domiciliarità e alla vita indipendente.

Un doveroso ringraziamento a tutto il consiglio comunale, ma soprattutto a Vittoria Briccarello e alla lista Uniti Si Può che, con passione e competenza, insieme ai rappresentanti di alcune associazioni per la disabilità, hanno creduto e lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo.