Ecco la "Lista Rossa" dei beni culturali da salvare tra Langhe e Roero

Stampa

a cura di Italia Nostra sezione Alba, Langhe e Roero

Com’è noto, l’Associazione “Italia Nostra” fin dalla sua fondazione nazionale nel 1955 ha posto tra le sue spiccate finalità statutarie la tutela del patrimonio storico-artistico, oltre alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio. Da allora tale fine non è mai venuto meno. Conseguentemente anche la Sezione albese di “Italia Nostra” dal 1972, per quanto è stato possibile, ha tenuto fede a quella finalità precipua, anche operando attivamente per il confacente recupero di antichi edifici sacri(come nei casi del S. Stefano a Perno di Monforte d’Alba, del S. Sebastiano a Bergolo, della Madonna di Tavoleto a Sommariva Perno, del S. Ponzio a Marsaglia) oppure notificando segnalazioni agli Enti competenti e comunicazioni agli organi di stampa, svolgendo consulenza in merito o realizzando documentazione di rilievo per mostre, dvd e studi specifici per pubblicazioni. Quest’anno la Sede centrale dell’Associazione ha indetto un’ulteriore iniziativa ...
{jcomments on}
Attraverso un’apposita schedatura di rilevamento, si è inteso realizzare, a livello nazionale, la “Lista Rossa 2016” di “Italia Nostra” sui beni culturali a rischio per l’incuria, la cattiva gestione, per la deleteria mancanza di fondi o perché in rovinoso abbandono oppure negativamente dimenticati. Si è trattato di una grande campagna di conoscenza, di una sistematica raccolta di informazioninei luoghi, con schede e relative fotografie, per disegnare una “mappa” diffusa delle testimonianze storico-artistiche da salvare.

Con tali finalità pure la Sezione di Alba di “Italia Nostra”, anche con l’apporto di qualche segnalazione pervenuta, dalla scorsa primavera ha svolto un’indagine nei territori di Langhe e Roero per rilevare i beni architettonici in gravi condizioni. Per ciascuno è stata predisposta un’apposita scheda di rilevamento, integrata con fotografie. Con tale operazione, svolta con impegno da un gruppo di Soci, la Sezione albese si è particolarmente indirizzata a documentare i beni architettonici (castelli, chiese, palazzi storici ecc.) della zona di sua competenza. Si è così realizzata una schedatura pressoché completa in questo ambito meno conosciuto e gravato da condizioni oltremodo negative, davvero bisognoso di interventi concreti, non solo di generiche dichiarazioni d’intenti o di presunta “valorizzazione”.

Nella “Lista Rossa 2016” sono stati inclusi i seguenti beni architettonici (alcuni ormai ridotti a ruderi suggestivi), in accentuato degrado seppur vincolati alla normativa statale e regionale di tutela od inclusi nella zona di riconoscimento al patrimonio UNESCO: – nelle Alte Langhe – lo storico palazzo Gaiero a Castelletto Uzzone, l’ex chiesa abbaziale di S. Martino a Castino, la torre e i resti strutturali del castello di Cortemilia, il pregevole palazzo settecentesco in via Cavour a Cortemilia, i resti monumentali del castello di Gorzegno, l’antica cappella campestre di S. Pietro a Mombarcaro, la cappella campestre della Madonna della Visitazione a Torre Bormida; – nelle Basse Langhe – i resti monumentali del complesso ecclesiale di S. Pietro a Monforte d’Alba, l’antica cappella campestre di S. Rocco a Novello, i resti monumentali dell’antica chiesa di S. Maria del Podio a Novello, l’ex priorato di S. Lorenzo (cascina Purina) a Roddino, il rudere della torre medievale di Santo Stefano Belbo; – nel Roero – l’antica cappella campestre della Madonna del Buon Tempo a Ceresole d’Alba, la torre medievale di Montaldo Roero, il santuario di S. Giusto a Pocapaglia.

Anche questa schedatura nella zona (inviata pure ai rispettivi Enti locali, alla competente Soprintendenza statale, all’Ufficio diocesano per i beni ecclesiastici) concorrerà a formare la documentazione per il lancio della “Giornata nazionale dei Beni culturali” che, a partire dal 2017, ogni anno costituirà un appuntamento fisso dell’Associazione “Italia Nostra”.