Più treni sulla Cuneo-Ventimiglia, ma non c'è da esultare

Stampa

A cura del Comitato Difesa Ferrovie Locali di Cuneo e del Comitato Amici della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia/Nizza.

Dopo dieci anni qualcosa è successo: è stato annunciato che da lunedì 11 luglio ci saranno più corse tra Cuneo e Ventimiglia, cioè due in più da Cuneo e due in più da Ventimiglia. Si aggiungono alle due coppie (andata-ritorno) esistenti tra Cuneo e Ventimiglia che hanno fatto sopravvivere la linea in modo inadeguato e insufficiente, creando difficoltà ai viaggiatori da quando, dieci anni fa appunto, la Regione Piemonte a guida Cota aveva tolto sei delle otto corse in essere sia da Cuneo sia da Ventimiglia (una coppia aggiuntiva era prevista nel periodo invernale e in quello estivi nei giorni festivi e nei week-end)...

Quanto impegno e lavoro è stato fatto in questi anni da Comitati, Associazioni e Amministrazioni pubbliche (per la verità queste ultime spesso solo comunali e quasi sempre solo in modo formale e non abbastanza convinto e quindi poco convincente), gruppi e singoli cittadini per superare questa situazione vergognosa, inaccettabile e incomprensibile! Ora un primo passo sembra si faccia  e non possiamo che rallegrarci.

Però diciamo subito che questo non ci basta e siamo ancora lontani da una soluzione accettabile soltanto come temporanea in vista di una soluzione definitiva.

Purtroppo andando a vedere gli orari dichiarati da Regione e Trenitalia a partire dall'11 luglio prossimo l'allegria e l'entusiasmo si smorzano di parecchio. Infatti nella nuova offerta commerciale i treni partiranno da Cuneo alle 6.41, alle 7.25, alle 12.41 e alle 14.41, con un intervallo di 40 minuti tra la prima e la seconda partenza (a che cosa servirà la seconda partenza così poco più tardi?) e dopo le 14.41 non c'è più alcun treno per Ventimiglia da Cuneo (di fatto il pomeriggio a Cuneo è precluso ai liguri e ai francesi). Da Ventimiglia gli orari di partenza sono: alle 9.37, alle 10.39, alle 16.36 e alle 18.46. Anche qui un'ora soltanto di intervallo tra la prima e la seconda partenza e ancora una volta i liguri (e i francesi) che vogliono venire a Cuneo arrivano soltanto alle 12.27 (con il primo treno della giornata partito da Ventimiglia alle 9. 37) e poi dopo poco più di due ore devono ripartire per Ventimiglia con il treno delle 14.41, l’ultimo della giornata.

Tanto vale starsene a casa.
Perché non si fa partire un treno alla mattina presto da Ventimiglia e uno nel tardo pomeriggio da Cuneo? Mistero. Si vocifera che non ci sono i soldi per far pernottare il personale di Trenitalia a Ventimiglia: è una spiegazione che riempie di sgomento. Perché non viene chiesto un contributo alla Regione Liguria per tale aumento dei costi, considerando che di questi due treni (tardo pomeriggio da Cuneo e primo mattino da Ventimiglia) beneficerebbero soprattutto i liguri?. Altro sgomento quando si scopre che il treno che parte da Ventimiglia alle 16.36 arriva a Cuneo alle 19.34, ossia 10 minuti dopo la partenza del treno delle 19.24 per Torino.

Se è un errore si corregga, ma sbagli come questo non dovrebbe essere commessi da chi è preposto a elaborare gli orari. In generale comunque con gli orari previsti dall’11 luglio sono poche le coincidenze adeguate in Cuneo tra i treni per e da Ventimiglia con i treni da e per Torino P. N. e il caso appena segnalato è uno dei non pochi. Ma ancora: i transfrontalieri e chi ha necessità di arrivare presto a Ventimigilia o a Nizza (ad esempio per coincidenze di treno o di aereo) ha bisogno di un treno da Cuneo che parta ben prima delle 6.41,  per esempio intorno alle 5.41 (come avveniva prima dell’inaccettata e purtroppo subita riduzione da otto a due coppie giornaliere), treno che potrebbe essere utilizzato anche dai pendolari transfrontalieri (che – non si dimentichi – in particolare e quotidianamente hanno l’esigenza di potere utilizzare treni che da Cuneo e/o Limone arrivino a Tenda all’incirca entro le 6.45, entro le 14 ed entro le 19 e ne ripartano per Limone e/o Cuneo all’incirca dopo le 7.15, dopo le 14.15 e dopo le 19.15)?

Bisogna dunque sollecitamente riprendere in mano l’argomento: bene quattro treni (anziché due) da Cuneo e da Ventimiglia, ma se gli orari sono “sballati”, l'aumento dell’offerta commerciale potrebbe rischiare di servire solo alla Regione e a Trenitalia per giustificare il ritorno alla situazione precedente (cioè due coppie di treni al giorno tra Cuneo e Ventimiglia) perché "ci sono pochi passeggeri". Il timore è che con orari mal pensati e quindi inadeguati, la gente non prenderà il treno.

Inoltre ci chiediamo a che punto siano le trattative per il rinnovo della Convenzione e il completamento dei lavori sull’infrastruttura atti a consentire il ripristino della velocità massima un tempo possibile nel tratto francese. Sembravano temi ormai discussi ai vari livelli, nazionali e internazionali, e risolti (ancorché non ancora immediatamente attuabili),  e poi tutto è tornato sotto silenzio (speriamo non nel dimenticatoio)! Dopo tutti questi anni siamo un po’ “stufi” della situazione.

Nonostante qualche serio indizio, non crediamo che – guardando solo al livello governativo dell’Italia – al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ci siano incapaci, ma pensiamo che interessi poco una ferrovia che non conoscono e probabilmente non apprezzano. Dovrebbero essere i rappresentanti del Territorio a ricordarlo, ma visti i risultati assai modesti finora raggiunti, non ci sembra proprio che così sia.