Il Consiglio comunale di Bene Vagienna come mai l’avete... sentito

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di Livio Berardo.

Non avendo, per il momento, ottenuto la possibilità di registrare le sedute consiliari e l’impegno a redigere verbali in cui siano riportate tanto la discussione quanto le motivazioni dei voti, la lista “L’altra Bene”, con uno sforzo collettivo (in sala erano presenti molti sostenitori, alcuni dei quali hanno preso appunti), ha abbozzato un verbale del Consiglio comunale del 30.06.2022 e lo mette a disposizione dei cittadini di Bene Vagienna...

I consiglieri di maggioranza che sono intervenuti (l’ing. Corrado, per una breve richiesta di tutela… della maggioranza, nonché sulla questione dell’asilo, il sindaco Ambrogio… a pioggia) possono chiedere la rettifica o l’integrazione delle parole loro attribuite, inviandoci un testo scritto.
Siamo riusciti a leggere con calma tutto il Regolamento per i lavori del consiglio comunale in vigore: è del 1998 e contiene 44 articoli, per 20 pagine. Non c’è traccia della limitazione degli interventi dei consiglieri a 5 minuti, continuamente invocata da chi presiedeva la seduta. Tale termine è fissato solo per le mozioni d’ordine (ad es. questioni procedurali e preliminari), per le dichiarazioni di voto (dunque secondo o terzo intervento del medesimo consigliere). Quando poi si illustra una mozione, si hanno a disposizione 10 minuti. Nulla si dice di un intervento ordinario, che sicuramente non può durare meno della presentazione di una mozione. Tutto il resto è frutto del caldo di una afosa serata estiva e della fertile fantasia del sindaco Ambrogio.
Il Regolamento neppure vieta la registrazione delle sedute! Ma veniamo ai lavori del Consiglio


Città di Bene Vagienna, Consiglio comunale, 30 giugno, ore 21-22,45

Subito in apertura dei lavori il consigliere Berardo della lista “L’altra Bene” chiede che la seduta venga registrata 1) per consentire a cittadini che non sono potuti intervenire alla seduta di ascoltarla sul sito istituzionale; 2) perché sia facilitata la redazione dei verbali, che non devono ridursi a riportare gli esiti delle votazioni, ma anche dare conto, sia pure, in forma succinta, della discussione e delle motivazioni che stano dietro ai voti.

Sindaco: Le sedute non sono mai state registrate, perché il Regolamento non lo prevede.

Berardo: Il Regolamento è vecchio, va aggiornato.

Sindaco: L’ultimo che ci aveva chiesto di cambiarlo dopo sei mesi s’è dimesso. Se lei arriva a metà mandato, mi potrà fare tutte le richieste che vuole. Se comincia a porre tutti questi problemi, dà una presentazione di sé non… proprio al massimo.

Berardo: Questo lo lasci valutare a me.

Sindaco: Lo valuto anch’io, perché il sindaco sono io!

Berardo: Lei non è solo il sindaco, ma anche il presidente del Consiglio. In questo ruolo deve essere imparziale, tutelare tutti i consiglieri e la loro volontà di esprimersi.

Corrado: Per essere imparziale il sindaco deve tenere in considerazione tutte le richieste. Quelle che ho sentito a favore della registrazione non le condivido. La democrazia partecipata non consiste nel seguire i lavori in streaming: se un cittadino vuole partecipare, venga qua…

Il sindaco chiude la discussione e, dopo aver consegnato una targa ricordo all’ex assessore Damiano Beccaria che non si è ricandidato, passa all’appello dei presenti.
Dopo di che comincia l’esame dell’ordine del giorno:

1) Si procede alla convalida dei consiglieri eletti.

2) Il sindaco giura di essere fedele alla Costituzione.

3) Il sindaco comunica la composizione della giunta e presenta le linee programmatiche del suo mandato (sono all’incirca quelle esposte nel volantino distribuito dall’Unione civica benese in campagna elettorale).

Chiede la parola il Consigliere Ravotti della lista “L’Altra Bene”.

Buonasera a tutti, penso sia utile ed educato e soprattutto per evitare malintesi presentarsi. Io sono Claudio Ravotti, arrivo da Isola dove risiedo. Durante la campagna elettorale ho promesso a chi è venuto ad ascoltarci che avrei reso questa amministrazione, nelle mie possibilità, il più trasparente possibile, ho promesso che i cittadini avrebbero fatto parte integrante di questa amministrazione ed ho promesso che avrei ascoltato tutti quelli che avevano qualcosa da dire pro e contro questa amministrazione e voglio dire che lo farò, se Dio lo vorrà, nei prossimi cinque anni.
Mi sono stati assegnati alcuni compiti, alcuni argomenti da seguire. Me ne sono già occupato e me ne sto occupando.
Uno di questi consiste nel rivolgere un’attenzione particolare alla Bealera Maestra ed alle bealere interne. Ho già preso contatti ed ho sentito persone molto informate sui fatti e ritengo di poter dare il mio contributo, in questo caso a Mattia per ovviare a quei problemi che ci sono, e ce ne sono tanti, per fare in modo che non siano i singoli agricoltori, i singoli cittadini a dover ovviare a delle manchevolezze quando occorre che queste manchevolezze siano risolte da altre persone incaricate e appositamente pagate.
Mi occuperò, se mi sarà possibile, del problema degli ungulati per quanto riguarda in modo particolare “la Roncaglia”; ho già preso contatti anche qui in Provincia, ho un appuntamento martedì prossimo con una persona che è molto informata e può darmi delle direttive molto precise su quello che si può fare e quello che si deve fare e poi ovviamente mi occuperò dell’allevamento avicolo che sta sorgendo ad Isola e anzi approfitto per chiedere ufficialmente qual è la posizione di questa Amministrazione nei confronti di questo allevamento avicolo che, sapete tutti, stanno costruendo ad Isola.
Non dovrei... ma lo faccio, prima non ho applaudito, quando è stato premiato Damiano, perché ritengo che se a livello amministrativo non abbia niente da recriminare, a livello comportamentale ho parecchio da recriminare. perché ricordo benissimo… (interruzione del Sindaco con campanellini).

Sindaco: Ascolta, stai andando fuori tema …il programma, devo presentare il mio, non il tuo…. non è all’ordine del giorno, pertanto non ti concedo di fare commenti sulle persone che non riguardano l’amministrazione... Se vuoi fare un commento sul programma, lo fai…viceversa non è all’ordine del giorno… una sera che è all’ordine del giorno, un commento su Damiano lo fai, altrimenti…

Ravotti: Non ci sarà mai …

Sindaco: Sei consigliere da cinque minuti…

Berardo: Questa è arroganza…

Ravotti: Volevo solo dire che forse eravate abituati prima ad un’opposizione…

Dalmazzo: Scusa, ma …

Sindaco: Stiamo all’ordine del giorno: questi argomenti non sono all’ordine del giorno…se parli del programma nostro, non del tuo, non so se vi siete resi conto…

Ravotti: Questo non mi toglie il diritto di dire la mia; io lascio parlare lei, poi lei lascia parlare me... d’accordo?

Sindaco: No… la parola gliela do io. Allora il tempo è di cinque minuti… stai già parlando da quanto? da quattro minuti, tre... ok, se vuoi ancora parlare degli argomenti all’ordine del giorno.

Ravotti: Appunto… è appena stato premiato… va bene allora chiedo ufficialmente quale è la posizione di...

Sindaco: Non è all’ordine del giorno…

Ravotti: Allora lo chiederò in seguito in modo ufficiale… grazie.

Dalmazzo ricorda che negli ultimi cinque anni non è stato consigliere comunale a Bene e quindi non gli si può rimproverare di aver fatto un’opposizione delle b…

Ravotti precisa che le sue critiche si riferivano proprio agli ultimi anni.

Antonella Rosso chiede di poter intervenire riguardo all’ambito socioculturale, se attinente all’ordine del giorno.

Il Sindaco dà risposta affermativa.

Rosso: Faccio riferimento alla proposta di progetto locale di “Rigenerazione culturale e sociale per i piccoli borghi” approvato recentemente dalla Giunta Comunale per la partecipazione all’avviso pubblico previsto dal PNRR. Per Johan Galtung ciò che è importante in un progetto è che possegga una visione.

Sindaco (interrompendo): Non comprendo, di che progetto parli? Me lo fai vedere?

Rosso: Ma se l’avete deliberato poco tempo fa, è quello di rigenerazione sociale e urbana.

Sindaco: D’accordo...

Rosso: L’atteggiamento dell’amministrazione comunale fa supporre che in questo progetto non creda, essendo stato finora incoerente rispetto agli obiettivi che esso prevede (si veda il degrado e l’incuria di tante parti del capoluogo e delle frazioni), altrettanto incoerenti le scelte politiche (cancellazione della zona di salvaguardia dell’area archeologica con conseguente abbattimento del mulino storico, sbancamento del territorio facente parte di un percorso naturalistico ormai lasciato in condizioni di degrado).
Serve un atteggiamento in linea con il progetto di recupero del patrimonio culturale ed ambientale, sebbene l'area citata sia irreversibilmente compromessa.
Abbiamo visto come il presidente Cirio abbia a cuore la città di Bene Vagienna. Ha a cuore anche Alba, tanto da dichiarare che la Regione ne sosterrà la candidatura a capitale della cultura italiana 2026. Ora Alba presenterà la sua candidatura non da sola, ma conducendo con sé Bra, Cherasco ecc. Chiediamo che Bene Vagienna entri nel gruppo dei comuni, completando tra l’altro il triangolo delle città di origine romana della provincia, con un significativo patrimonio archeologico.
Tocco ora l’argomento della nuova scuola materna.
Si è valutata la possibilità di ristrutturare l’edificio che la ospita attualmente? Per quale ragione l’amministrazione comunale intende istituire una sesta sezione, considerato che il trend demografico dei bambini è in netto calo, in special modo nel nostro Comune?
Comunque, in caso di costruzione di un nuovo edificio, auspico che possa sorgere nell’area adiacente la scuola primaria e secondaria.

Sindaco: Rispondo per quanto riguarda l’aspetto amministrativo: io non so chi vi ha fornito i dati delle iscrizioni alla scuola materna, io so che la quinta sezione non è più sufficiente. Da otto anni l’amministrazione comunale sta cercando di acquistare il fabbricato civile che sorge sul terreno adiacente la scuola secondaria, per due volte il compromesso è stato stracciato e ora si è in attesa della valutazione da parte dell’agenzia delle entrate da sottoporre poi agli attuali proprietari.

Assessore Mauro Corrado: Rispondo riguardo all’aspetto tecnico. La ristrutturazione dell’edificio che ospita attualmente la Scuola dell’Infanzia non è da tenere in considerazione nemmeno nel caso in cui fosse economicamente conveniente, poiché si sviluppa su più piani e gli spazi sono troppo esigui. L’adeguamento ai criteri antisismici sarebbe troppo oneroso. Le scuole materne devono essere edificate a pian terreno e svilupparsi su quello stesso piano, richiedono grandi spazi esterni, qualcosa come 4 mila metri quadri, per cui si ritiene che in ogni caso non sia sufficiente lo spazio in viale Rimembranza e per questo è stato già acquistato un terreno con caratteristiche idonee in via Trinità. Per quanto riguarda la sesta sezione, indipendentemente da quali siano i numeri attualmente, viene prevista in un’ottica futura in vista dei prossimi 40/50 anni.

Rosso: Formulo un’ultima richiesta: che entrambi i progetti, quello di rigenerazione culturale e sociale e quello relativo alla scuola dell’infanzia, siano condivisi il primo con la popolazione, il secondo con le persone che la scuola la vivono e la frequentano, affinché possano esserne partecipi e suggerire soluzioni idonee, onde evitare di incorrere in errori quali l’assenza di un’aula magna per il collegio docenti, come è successo alla scuola secondaria, che pure è sede di direzione.

Sindaco: L’aula magna in questione esiste, ma è stata adibita ad aula musicale; l’amministrazione comunale può anche sentire proposte e suggerimenti, ma in ogni caso è l’ingegnere che progetta a decidere, dovendosi attenere alle regole tecniche che consentono che i progetti vengano approvati.

Berardo: L’aula magna c’era, or non c’è più.

Sindaco: Non vogliamo tarpare le ali a nessuno: per approfondire i problemi ci sono i preconsigli previsti dal Regolamento. Il progetto verrà condiviso con i giovani, i suggerimenti devono venire da loro che rappresentano il nostro futuro. Andiamo avanti.

Berardo: Un momento! Ho da intervenire sul programma di mandato. Innanzi tutto vorrei contestare l’analisi dei risultati elettorali che è stata fatta dal sindaco, allorché ha parlato di “plebiscito” a suo favore. La verità è che la sua lista, l’Unione civica benese, scende da 1.492 voti di cinque anni fa (86,4%) a 1.242, il 72,5%, “L’altra Bene”, la nostra, a poche settimane dalla sua nascita conquista 357 voti, il 20,8% e 3 seggi

Sindaco: Non è un argomento all’ordine del giorno, ha cinque minuti per finire,

Berardo: Come può essere fuori tema esaminare nella prima seduta i risultati del voto? Oltretutto è un argomento che ha introdotto lei. Vuole che abbandoni la seduta?

Sindaco: Faccia come crede: è libero di farlo.

Berardo: Non sono libero, ma vittima delle imposizioni di una persona che non riesce a tenere distinti i suoi due ruoli di capo dell’esecutivo e di presidente dell’assemblea.

Sindaco: Devo tutelare anche i consiglieri di maggioranza. Lei è già stato nel consiglio di più comuni, non gliel’hanno detto?

Berardo: Se è per questo sono anche stato assessore, cioè in maggioranza.

Sindaco: Assessore esterno…

Berardo: La informo che nei comuni sopra i 15 mila abitanti gli assessori sono tutti esterni. Lo sono divenuto, dopo essermi dimesso da consigliere, visto che ero fra quelli che avevano ricevuto più preferenze.

Sindaco: Ma qui avete perso le elezioni, non l’ha ancora capito?

Berardo: Non ci vuole molto a capire che le elezioni sono state vinte dall’Unione civica benese, ma è altrettanto vistoso lo spostamento di consensi verso la nostra lista, se si confrontano le votazioni del 2017 e quelle odierne. “L’altra Bene” è portatrice di un programma alternativo rispetto alle politiche perseguite negli ultimi anni. Oggi ci troviamo a discutere di un programma che non condividiamo, al quale possiamo tutt’al più proporre degli emendamenti. L’ha fatto or ora Claudio Ravotti sui temi degli allevamenti e degli ungulati, l’ha fatto Antonella Rosso a proposito della scuola materna: il vostro calcolo di crescita della popolazione scolastica deve essere legato a quello della capacità insediativa del Piano regolatore comunale del 2020: quasi 6 mila abitanti con una crescita del 60% assolutamente fantasiosa.
Vorremmo che i problemi non fossero affrontati alla giornata o disordinatamente, ma secondo un ordine di priorità, mettendo in primo piano le urgenze. Fra queste c’è quella idrica. Per ciò che riguarda la potabile, deve finire il balletto Mondo Acqua, gestore scaduto, e Ato, per la valutazione del “valore residuo”. Il sindaco ha dei poteri, fa parte dell’assemblea sociale di Mondo Acqua. Con un nuovo gestore (pubblico) potranno partire gli investimenti indispensabili per risolvere i disservizi, là dove sono quotidiani, come a Isola, o sostituire acquedotti locali inidonei, come quello delle Lame.
Quanto all’emergenza irrigua, una volta dichiarato lo stato di emergenza da parte di Regione e governo, si pongono nuovi problemi: ad es. chi pagherà all’Enel l’acqua rilasciata dalle dighe?
Il sindaco di Bene Vagienna è per statuto presidente del Consorzio irriguo Bealera Maestra. Come mai gli utenti benesi pagano più del doppio di quelli di Narzole o Cherasco? Forse perché la struttura è  farraginosa, gravata per ciò che riguarda il tratto benese da costi di funzionamento eccessivi? A febbraio avete deliberato di istituire una nuova figura di dirigente, il direttore generale che va ad aggiungersi a quelli tecnico e amministrativo. Se ai loro stipendi, sommiamo l’indennità del presidente, abbiamo un bel carico.
Da tempo si parla di cambiare tipologie di colture, a vantaggio di quelle meno idrovore, e soprattutto metodi di irrigazione, che superino lo scorrimento, causa di un enorme spreco.
Qualche anno fa l’allora Ministro dell’agricoltura Centinaio finanziò il consorzio con 20 milioni di euro: gli investimenti si sono fermati a Montanera?
Fra gli impegni urgenti da assumere c’è anche la modifica delle Norme attuazione del Piano regolatore, anche per impedire che la vicenda di Isola si ripeta: non è possibile che una distanza dalle abitazioni per progressivi slittamenti (capoluogo v. frazioni, nuova struttura v. rilocalizzazione di struttura esistente) scenda da 1.500 metri a 50!
Abbiamo dei riferimenti politici diversi. I suoi, sig. sindaco, sono alla guida della Regione. Ne faccia buon uso: per affrontare i problemi dell’irrigazione, per avere l’intervento del servizio veterinario regionale nella questione dei cinghiali, per ottenere l’inserimento di Bene fra i partner di Alba capitale della cultura. Non un uso clientelare, come quello che ha portato alla nomina della dottoressa Siatkowska…

Sindaco: L’ho trovata io, non Cirio; lei sui social mi ha dato del sessista per come l’ho presentata. L’ha definita donna polacca, anche questo è sessismo. Non sarà mica geloso?

Berardo: Io mi riferisco ai favoritismi praticati dalla Regione. La dottoressa che è stata assegnata a Cavallermaggiore, proprio perché ha le stesse incompletezze di curriculum, ha avuto in carico solo 650 mutuati, non 1500 come a Bene. Ma l’amministrazione di Cavallermaggiore non ha lo stesso colore del presidente Cirio.

Sindaco: Ha finito i cinque minuti.

Berardo: Ogni volta che mi interrompe, scattano di nuovo i cinque minuti…

Sindaco: Come nelle partite di calcio con i recuperi…

Berardo: Non proprio, vorrei, visto che non possiamo condividere i programmi, condividere con lei e la sua maggioranza almeno le regole: Il Regolamento, a cui in questi minuti sono riuscito a dare appena un’occhiata, va cambiato.

Sindaco: Dieci anni fa sul quel banco c’era uno che chiedeva la stessa cosa. Dopo sei mesi si è dimesso. Vedremo lei, quanto dura.

Berardo: Le regole non riguardano una persona e si definiscono dall’inizio, non a metà o fine mandato. Mi sta forse augurando di tirare le cuoia?

Sindaco: No, di portare a termine il mandato, visto che ha già cambiato tanti comuni.

Berardo: Ho sempre portato a termine i mandati anche a costo di gravi sacrifici. Lei non ha ancora capito chi ha davanti…

Sindaco: L’ho capito, anche se sono sindaco di un paese di barotti.

Berardo: Visto che il Regolamento lo prevede, chiediamo che all'ordine del giorno della prossima seduta, da convocare prima delle ferie estive, siamo posti i seguenti punti:

a) Informazione sulla (mancata) sospensione dei lavori di edificazione del capannone in frazione  Isola, all'altezza del n. 155 della strada omonima;
b) Modifica delle Norme di attuazione del Piano regolatore generale, art. 20, commi vari;
c) Informazione sull'emergenza idrica, con riguardo per il versante dell'acqua potabile al subentro di concessione, essendo scaduta quella di Mondo Acqua, e al rilascio dalle dighe per ciò che riguarda le disponibilità irrigue, con indicazioni per l'accesso ai verbali del Consorzio Bealera Maestra;
d) Aggiornamento del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale.
Infine vorrei verificare se condividiamo alcuni valori di fondo. Lei ha appena giurato fedeltà alla Costituzione, che è nata dalla Resistenza. A Bene Vagienna risiede l’attuale vicepresidente dell’Istituto storico della Resistenza di Cuneo e provincia. Tom Salzotti. E’ uscito in questi giorni il numero 100 della rivista pubblicata dall’Istituto, un traguardo di grande rilievo che vorremmo celebrare con alcune presentazioni. Vorremmo che una si svolgesse a Bene Vagienna: per l’evento ho già la disponibilità di due amici dell’Istituto, cittadini onorari di Bene, Aimaro d’Isola e Giovanni Quaglia. Aspettiamo quella del Comune.

Il sindaco annuisce.

4) Vengono eletti con voto segreto i componenti della Commissione elettorale, 2 membri effettivi di maggioranza e uno di minoranza, altrettanti supplenti.

5) Vengono eletti con voto segreto i componenti della Commissione per l’aggiornamento degli elenchi dei giudici popolari (2 di maggioranza, uno di minoranza).

6) Sugli indirizzi per la designazione dei rappresentanti del Comune in enti o aziende si concordano alcune linee, da inserire in un futuro regolamento, che prevedono, appena si apre il procedimento, la pubblicizzazione sul sito della nomina da compiere, con l’invio da parte degli interessati del proprio curriculum. Quindi il sindaco, esaminati i curricula assieme con i capigruppo, procede alle nomine, informando successivamente il consiglio comunale. Così pure in caso di dimissioni o revoca.
I requisiti fondamentali sono ovviamente quelli di eleggibilità, compatibilità e competenza.