Suggerimenti alla 6th Global Conference in Wine Tourism 2022 di Alba

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Come gruppo di associazioni da molti anni attive nel territorio di Langhe e Roero, cogliamo l’occasione per integrare i contenuti di queste giornate con le nostre riflessioni su due temi che ci stanno particolarmente a cuore e che avremmo voluto presentare direttamente nella conferenza. Non è risultato possibile, pertanto abbiamo scelto questa modalità di comunicazione...

Come primo tema, avremmo voluto parlare delle condizioni di disagio dei braccianti che lavorano nei nostri territori, portando la testimonianza di un giovane africano che ha vissuto nelle baracche sulle sponde del fiume Tanaro, ad Alba, e che per tutta la durata della passata vendemmia ha lavorato nelle vigne in gravi condizioni di sfruttamento. Un caso, il suo, purtroppo non isolato.

Le celeberrime colline di Langhe e Roero, protagoniste della lotta della Resistenza e delle opere di Pavese e Fenoglio, Patrimonio UNESCO e sede di uno dei più importanti distretti vitivinicoli italiani, sono infatti da tempo teatro di un diffuso quanto deplorevole sfruttamento a danno di tanti lavoratori provenienti dall’Africa e dall’est Europa. È importante che il vino, elemento centrale dell’Enoturismo, oltre che buono, sia necessariamente anche giusto e leale. I vini prodotti con il supporto di intermediari e caporali, con il lavoro nero e sottopagato, con orari estenuanti e condizioni di vita degradanti, senza rispetto dei diritti e della dignità dei lavoratori, possono forse esserlo?

Il secondo tema riguarda invece la tutela della biodiversità del territorio delle Langhe e del Roero, comprese le realtà urbane di Alba e di Bra, fondamentale, oltre che per il turismo, per la qualità della nostra vita, per l’intero sistema agricolo e per mitigare gli effetti sempre più tragicamente evidenti dei cambiamenti climatici.
Un processo di espansione non governato può trasformare un modello di viticoltura in armonia con la natura in una colonizzante monocoltura che, dopo aver impoverito il paesaggio, prima multiforme e vario, delle basse Langhe, potrà intaccare anche quello dell’Alta Langa e del Roero, cancellando luoghi simbolici, siti di interesse storico e culturale, ambienti naturali, boschi, coltivazioni tradizionali e con essi i segni di una secolare civiltà contadina.

Al di là degli effetti sull’equilibrio complessivo dell’ecosistema e della palese insostenibilità ambientale di tale modello produttivo, sorge spontanea una domanda: potranno ancora risultare attrattivi, per turisti sensibili e attenti, paesaggi così lontani dalla storia e dalle tradizioni dei luoghi, così profondamente modificati, ‘popolati’ da monotone distese di vigneti, punteggiati da sempre nuove e più grandi cantine, da insediamenti e resorts avulsi dalle caratteristiche locali?

Facendo nostre le parole nel programma UNWTO, crediamo che il turismo possa e debba essere non solo opportunità economica, ma fattore abilitante verso un futuro più sostenibile, inclusivo e resiliente e, aggiungiamo, partecipato, a beneficio delle comunità rurali e di tutti gli abitanti del territorio.

Buon lavoro!

ANOLF
AMBIENTE21 SdB
ASSEMBLEA IN MOVIMENTO
ASSOCIAZIONE CULTURALE ASFODELO
CANALE ECOLOGIA ODV
COMUNEROERO ODV
COMUNITÀ LAUDATO SI’
CONSIGLIO REGIONALE ITALIA NOSTRA
PIEMONTE
FORUM SALVIAMO IL PAESAGGIO
ITALIA NOSTRA SEZIONE DI ALBA
ITALIA NOSTRA SEZIONE DI BRA
LA CASA ROTTA
LAUDATO SI’ BRA
LEGAMBIENTE LANGHE E ROERO APS
OSSERVATORIO PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO DI LANGHE E ROERO
PIEDIXTERRA
PRO NATURA PIEMONTE
QUARTIERE MORETTA 2
ROCCHE ‘N ROLL