Alba ha un'area d'interesse archeologico. Da tutelare...

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La Sezione di Alba, Langhe e Roero di Italia Nostra interpella l'amministrazione comunale e la Soprintendenza per chiedere l'apposizione di un preciso vincolo in grado di tutelare un tratto di un antico acquedotto romano, ora a rischio di scomparsa a causa di una (ennesima) nuoca edificazione...

Questo il testo del documento di sollecito inviato agli Enti competenti.

Oggetto: segnalazione sito di interesse archeologico ad Alba (CN), corso Cortemilia, 82

La nostra Associazione da tempo ha tenuto sotto osservazione un’area esterna alla città di Alba (a circa 2 Km dal centro), sulla direttrice verso sud (percorsa dell’ex statale n. 29).

Nel 1978 a monte della suddetta strada, fu scavato un saggio che rivelò l’acquedotto romano e che fu poi sommariamente indagato in altri punti del tracciato verso la città.

Fu da allora aspirazione del quartiere conservare in visu (il ritrovamento fu segnalato alla dott.sa Mercando della Soprintendenza statale) le tracce storiche importantissime per la concomitanza in un unico sito di:

    - acquedotto in struttura interrata (vedi P. Barale in “Alba Pompeia”, 1998, I, pagg. 5-39);
    - strada d’età romana basolata di 5 m. circa (segnalazione dell’impresario Proglio Pietro);
    - tombe a incenerizione con corredi dispersi di verghette vitree, coppette, monete a fianco della suddetta strada; una di queste, a cella quadrata, fu scavata anche dal dott. Gallizio. (segnalazione della famiglia Proglio).

Sullo stesso versante, 50 m. a monte, durante la costruzione di alcune villette, furono segnalati due focolari con residui combusti attribuibili all’insediamento degli antichi Liguri presenti già dal V/ VI secolo a. C. Recentemente, sulla tematica considerevole dell’acquedotto d’età romana fuori e dentro la città, il 22 settembre 2022 questa Sezione di Italia Nostra ha organizzato una conferenza pubblica dello studioso Piero Barale “L’acquedotto e le condutture idriche nel sottosuolo della romana Alba Pompeia”.

Essendosi resa l’area edificabile e non volendo perdere tali testimonianze (come propone il Consigliere regionale di Italia Nostra Sergio Susenna), si richiede di sottoporre alla Vostra attenzione con vincolo cautelativo il prossimo cantiere, magari effettuando un sondaggio preventivo per valutare la consistenza dei costrutti inamovibili quali strada ed acquedotto.

Disponibili come sempre ad una fattiva collaborazione volta alla salvaguardia delle testimonianze storiche e in attesa di un riscontro alla presente, porgiamo distinti saluti.   

Italia Nostra onlus - Sezione di Alba, Langhe e Roero