Meglio le gallerie per completare l'autostrada AT/CN

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A cura del Comitato SI SI SI AtCn.

Come Comitato locale Si Si Si AtCn continuiamo a pensare che la soluzione delle gallerie sia la scelta migliore per collegare il moncone dell’AtCn di Cherasco con il nuovo casello di Alba ovest, la cui uscita dista circa 4 km dal nuovo ospedale di Verduno. Il tanto sbandierato casello dell’ospedale non è proprio così funzionale a raggiungere il nostro nosocomio collinare. Infatti, usciti dal casello, ci si immette sulla strada provinciale Sp.7 che è sempre molto trafficata.
Anche se con maestria, negli anni passati, si è cominciato a far pensare e poi a far credere, al territorio della Granda, che trapanare la collina sotto Rivalta di La Morra e la borgata Molino di Verduno fosse assai impossibile, pericoloso, troppo costoso, ecc… ecc… ci si dovrebbe ora domandare: allora tutti gli Enti (Ministeri e non solo) che autorizzarono le gallerie, per completare l’AtCn, nel 2015 erano incompetenti?...

Ci stupisce assai che nessun Sindaco/a si sia speso a sostenere la dott.ssa Arcuri la quale in modo preciso ha definito i parametri che bisogna rispettare per realizzare tale opera. Non un Sindaco o una Sindaca  ha sentito il dovere istituzionale di schierarsi in suo appoggio. Dai rumors che cogliamo nel territorio pare, tra l’altro, che la dott.sa sia stata trasferita a Roma per seguire altre incombenze.
Soprattutto ci stupisce che da parte dell’Università del Gusto di Pollenzo non una parola sia stata detta contro la devastazione del poco che rimane di biodiversità incontaminata in questa parte assai antropizzata della bassa Langa.
L’autostrada, il collegamento tra Cherasco e Verduno, passerà a poche centinaia di metri lineari dal sito Unesco di Pollenzo e dalla sua Università, sulla sponda destra del Tanaro.
Forse fa "più stile" parlare di Biodiversità ovunque, ma non a casa propria. Eppure “la prima carità si fa in casa”, solevano dire i nostri vecchi. Purtroppo di due contadini e della loro terra, di una piccola borgata e dei suoi pochi abitanti importa a quasi nessuno.

L’eterna incompiuta AtCn deve essere completata costi quel che costi. Anche se costasse di più. Tanto paga pantalone, direttamente o indirettamente.
Oggi i costi delle opere, qualsiasi, si dovrebbero considerare non con il sistema “mordi e fuggi”, bensì facendo riferimento alla prassi antica, del conte Cavour e non solo, ovvero bisognerebbe sempre  considerare, secondo il linguaggio tecnico-specifico contemporaneo, la metodologia della LCA (cfr https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/certificazioni/ipp/lca - Life Cycle Assessment  Analisi del ciclo di vita).
In tal senso siamo ancora convinti che le gallerie autorizzate nel 2015 sono e saranno la cosa migliore da fare. Non a caso il tracciato esterno, in passato, è stato bocciato ben due volte.

Tra l’altro che dirà il tanto declamato Unesco quando vedrà costruiti i viadotti proprio davanti a una delle porte più frequentate della Langa, a due passi dai territori definiti Patrimonio dell'Umanità? La zona tra il moncone di Cherasco e il casello Alba-ovest, che ne dicano certi documenti, non è per nulla periferica e marginale rispetto al territorio dei paesaggi vitivinicoli della Langa.
Noi che più di tutti ne pagheremo le conseguenze, sappiamo cosa significa il tracciato esterno da ogni punto di vista, tanto più dopo essere venuti a conoscenza pochi giorni fa del nuovo progetto in esterno per collegare il moncone di Cherasco con il casello di Alba ovest a circa 4 km dall’ospedale di Verduno.

La buttiamo lì, ma noi semplici cittadini siamo convinti che se a governare, a presiedere quanto si cerca di realizzare, ci fosse il dott. Fabrizio Palenzona, grande mediatore di molteplici interessi, ora Presidente della Fondazione Crt e dell’Acri del nord Ovest, lui riuscirebbe ancora, ne siamo certi a tracciare un accordo con il geom. Matterino Dogliani e la sua INC e realizzare, come buon senso vorrebbe, il completamento dell’ “incompiuta”.
Infatti ìl geom. Matterino Dogliani ci pare l’unico veramente interessato a completare bene l’autostrada AtCn, l’ha più volte ricordato in interviste giornalistiche degli anni scorsi.

Il geom. Matterino Dogliani, di Narzole, nell’intervista al Corriere della Sera del Maggio 2021, affermava: “Il caso dell’Asti-Cuneo grida vendetta, un danno per tutti: territorio e imprese".
Volevo fare io l’Asti Cuneo e non me l’hanno lasciata fare... Ho presentato pure ricorso perché i termini della concessionaria sono cambiati tante volte” (cfr. https://torino.corriere.it/economia/21_maggio_25/dogliani-nuovo-signore-caselli-torino-che-vuole-costruire-anche-tav-parco-salute-ad78cd52-bd5f-11eb-b697-2f07a77e389d.shtml - https://www.pressreader.com/italy/corriere-torino/20210524/281535113895714 ).

Siamo convinti che se il dott. Fabrizio Palenzona si occupasse, pur a margine dei suoi impegni, anche di questa questione riuscirebbe a portare a casa un ottimo risultato per tutti, anche per la stessa attuale concessionaria.
Il dott. Palenzona ha le idee chiare. Apprezziamo la sua intervista a La Stampa dei giorni scorsi (sabato 12 Agosto scorso) ma in particolare apprezziamo quella al “Sole 24 ore” del 7 novembre 2021: https://www.ilsole24ore.com/art/la-seconda-vita-banchiere-che-non-ha-mai-smesso-essere-democristiano-AEwKHxu