Alba prepara un nuovo Piano Regolatore e il terzo ponte

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La sezione di Alba, Langhe e Roero di Italia Nostra interpella Regione e Comune di Alba esprimendo le proprie perplessità sull'ipotesi di terzo ponte sul Tanaro e offrendo suggerimenti puntuali da considerare nella fase di progettazione del nuovo Piano Regolatore generale della città albese...

Questo il testo integrale trasmesso:

Oggetto: osservazioni preliminari ad ipotesi urbanistiche per il concentrico e per il territorio di Alba.
 
Abbiamo appreso che recentemente è stato costituito un “nuovo tavolo di coordinamento” tra la Provincia di Cuneo e il Comune di Alba per seguire la fase progettuale, e poi quella realizzativa, per il terzo ponte sul fiume Tanaro. Inoltre, da poco tempo si è concluso il bando con cui sarà scelto il progettista che, in base alla normativa vigente, si occuperà dello studio e della redazione tecnica del nuovo Piano Regolatore generale della città albese.

Per quanto attiene al primo aspetto, oltre a sottolineare che una nuova analisi trasportistica più attuale andrà doverosamente svolta a confronto di dati recenti sui flussi di traffico, questa Sezione di Italia Nostra ribadisce perplessità ed osservazioni negative in merito al previsto terzo ponte, configurato nell’ambito del Piano Regolatore emendato nel 2012, sulla base di studi effettuati nei primi anni 2000. Tale progetto da solo non è in grado di risolvere i gravi, pesanti problemi del traffico veicolare in entrata ed uscita dalla città nel versante verso le localizzazioni urbane Rondò e Mussotto.

Per di più, quell’opera (che sembrerebbe costare ad oggi almeno 45 milioni di euro), consistente in un viadotto lungo circa 1.500 metri con necessari raccordi stradali, impegna esondabili aree fluviali, contigue al fiume Tanaro ed al torrente Cherasca con le doverose cautele in relazione all’impatto ambientale ed al rispetto delle prescrizioni della cosiddetta “Legge Galasso”. Il nuovo ponte dovrebbe essere necessariamente collegato al sistema viario attuale o prevedibile, in modo da ovviare in effetti al grave, pesante traffico, senza convogliarlo perlopiù nel centro città (già intasato di per sé) tramite la prevista tangenziale est di molto difficile realizzazione e causa di notevoli detrimenti di consumo del suolo. Pertanto, almeno come corrispettivo utilitaristico, occorrerebbe uno sbocco ulteriore a questo itinerario verso la periferia urbana.

A proposito di tale aspetto problematico, va ripresa la tematica della cosiddetta “tangenziale ovest”, con la correlata galleria di S. Rosalia. Questo nuovo percorso consentirebbe di collegare la strada provinciale verso Cortemilia con il traffico proveniente dalla tangenziale connessa all’Asti-Cuneo e dalle Basse Langhe del Barolo, senza percorrere il centro città. Certamente sono prevedibili sia un alto costo di realizzazione, sia difficoltà tecniche, ma la sua utilità non è secondaria.

In previsione dell’avvio progettuale del nuovo Piano Regolatore della città, questa Sezione di Italia Nostra comunica alcune direttive, in premessa, che dovrebbero orientare tale strumento urbanistico. Oltre al doveroso aggiornamento normativo, non solo per l’adeguamento alla vigente legislazione statale e regionale in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio, un obiettivo conforme va adottato per ridurre il consumo del suolo. Inoltre, il decongestionamento del traffico urbano andrebbe pure perseguito con la creazione di ampie aree di parcheggio per gli autoveicoli da ubicare in prossimità del centro urbano, con il necessario incremento dei servizi pubblici di collegamento. Particolare attenzione andrà rivolta alla salvaguardia ed alla cura del verde urbano e di quello fluviale, oltre alla creazione di aree verdi laddove mancano o sono carenti. Queste ed altre proposizioni saranno comunque perfezionate in riferimento all’iter procedurale per la progettazione e l’adozione del nuovo Piano Regolatore comunale.