Prossimo Piano Regolatore: i candidati Sindaci dicono ...

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di Alessandro Mortarino.


Con il dibattito pubblico "Terra e Territorio, una questione di vita. Piani Regolatori, suoli fertili e paesaggi al centro del nuovo benessere delle nostre comunità" si è avviato lo scorso martedì 3 aprile il percorso astigiano della campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori". La sfida più grossa, nell'occasione, era parsa la contemporaneità con la diretta tv di Barcellona-Milan, ma il match si è concluso in parità ...



In parità almeno contando le circa 100 persone presenti nella sala del Centro Culturale San Secondo, rimaste fino ad oltre la mezzanotte a discutere di urbanistica e di agricoltura, di convivenza e di amministrazione pubblica sostenibile (cosa addirittura sorprendente per chi non è abituato a seguire le attività di Stop al Consumo di Territorio e del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio).

Tra esse anche i candidati al ruolo di Sindaco per le prossime amministrative di Asti città, che hanno puntualmente (tranne gli assenti Verrua e Zavattaro) risposto pubblicamente alle tre - ormai fatidiche - domande poste dal Movimento:
- è d'accordo a voler prevedere la rapida progettazione di un nuovo Piano Regolatore ?
- la sua definizione partirà dal più importante (e meno conosciuto) dei dati, ovvero quante abitazioni e quanti capannoni vuoti, sfitti, non utilizzati sono presenti in città ?
- una volta realizzato un censimento di questo patrimonio edilizio abbandonato, l'iter per il nuovo Piano Regolatore vedrà la partecipazione diretta di tutti i cittadini ?

Le risposte dei tre candidati presenti fisicamente in sala (Fabrizio Brignolo, Mariangela Cotto e Giovanni Pensabene) e dei tre sostituti (Giorgio Caracciolo per Davide Arri, Pier Franco Ferraris per Giorgio Galvagno e Fabio Martina per Gabriele Zangirolami) sono parse chiare: tutti hanno sostanzialmente risposto "Sì, Sì e Sì" alle tre domande.

In realtà la risposta così netta è arrivata da Pensabene e da Martina, mentre gli altri hanno articolato in vari modi la loro motivazione.
Brignolo ha ribadito che "poichè i precedenti Piani regolatori di Asti hanno avuto una gestazione media di 25 anni, occorrerà nel frattempo intervenire nei criteri e porre limitazioni" (la sua risposta più articolata la potete trovare in questo articolo di qualche mese fa: https://www.altritasti.it/index.php/asti-e-provincia/1240-i-candidati-sindaci-di-asti-rispondono2).
Mariangela Cotto ha aggiunto che "più che le promesse elettorali occorre guardare al percorso di corenza passato di ciascuno, e da questo punto di vista chiunque può valutare quanto le mie scelte e posizioni siano in linea con questa necessità".
Caracciolo ha aggiunto che "anche progetti come la tangenziale sud ovest rappresentano un problema di consumo di suolo e di aggressione del territorio e del paesaggio".
Ferraris (parlando anche a titolo personale nella sua qualità di assessore provinciale) ha ricordato come "lo stesso agire per il riconoscimento da parte dell'Unesco del nostro territorio come patrimonio dell'umanità, dimostri l'attenzione che Asti città e provincia hanno nei confronti del suolo e del paesaggio".

Tutti d'accordo nell'appoggiare la campagna del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e nel suo primo concreto passo: far sì che tutti i Comuni astigiani compilino la scheda di censimento già a loro mani e restituiscano le informazioni, così da comporre una mappa certa dell'attuale consistenza del suolo già consumato e del patrimonio edilizio non utilizzato.

Promesse elettorali o verità ? Lo sapremo alla prossima puntata ...

Molto stimolanti gli interventi dei quattro Relatori. Il presidente di Slow Food Italia, Roberto Burdese, ha ricordato come la situazione sia chiara: siamo nel mezzo di un "disastro imminente, ambientale e sociale. Non ci sono più dubbi, è solo una questione di tempo".
L'assessore all'ambiente della provincia di Torino, Roberto Ronco, ha portato l'esempio concreto della sua amministrazione per il contenimento del consumo di suolo (vedere altro articolo).
L'architetto astigiano Maria Cristina Mortara ha inquadrato il futuro per la sua professione: anche senza "nuovo mattone" c'è spazio per tutti (l'intera sua relazione è disponibile in altro articolo).
Lo storico agricoltore biologico Franco Fischetti, vice presidente di Agribio Piemonte, ha strappato gli applausi del pubblico invitando ad aumentare l'Imu per le abitazioni sfitte e a difendere concretamente il valore della piccola attività contadina.
E, nel prologo dell'incontro, Gianfranco Monaca ha illustrato una serie di immagini fotografiche di Carlin Trafano dedicate al Borbore e alle sue debolezze.

Una bella serata. Peccato per la sconfitta del Milan a Barcellona ...