Mostra a Cuneo: Le Vie del profumo

6-30 gennaio, Palazzo Samone, via Amedeo Rossi 4, Cuneo.
Inaugurazione 6 gennaio ore 16,30. Orari: da giovedì a sabato 15,30 -19, Domenica 10 -12,30; 15,30 -19.
Conferenza: “Le vie del profumo”, 12 gennaio ore 17,30, sala polivalente CDT, largo Barale 6, Cuneo.

Nell’immaginario comune “Le vie del profumo” partono da lontano e richiamano mondi esotici e fantasiosi, spesso avvolti da una atmosfera magica. Tutte le culture, da sempre, hanno fatto uso di essenze profumate a scopo religioso, per onorare i defunti, per la cura del corpo, per profumare abiti ed ambienti.

Sono sostanze preziose, ottenute dai vegetali, soprattutto dai fiori che hanno escogitato le fragranze per attirare gli insetti pronubi. La mostra, organizzata da Pro Natura Cuneo, vuole ricordare le essenze che hanno caratterizzato la storia del profumo, ma anche evidenziare le specie locali da sempre utilizzate nel nostro territorio. Fin dal 1965 Pro Natura ha attivamente operato per la tutela della flora, sia per proteggere le specie di montagna, sia per salvaguardare le tante varietà nostrane usate per le loro proprietà medicamentose, ma anche per i legami profondi con il mondo sacro e con le tradizioni culturali.

Alcune delle specie presentate nella mostra rientrano nelle “erbe sacre o erbe di San Giovanni”, legate da sempre alle tradizioni popolari cristiane, tradizioni antiche che meritano di essere rispettate e tramandate.  Sorprende nel nostro mondo alpino, dove la vita non era facile, scoprire l’ampio uso di erbe e fiori profumati nella vita di tutti i giorni. Le popolazioni di montagna sapevano raccogliere con attenzione fiori, erbe, radici, fruttie bacche per farne infusi, liquori e distillati da usare anche per la cura del corpo. Si era scoperto che alcuni fiori, come la lavanda, avevano una spiccata azione anti tarme, per cui con i fiori si preparavano sacchetti da custodire negli armadi e nei cassettoni.

Così, il giorno di festa, gli abiti emanavano un gradevole profumo. Se si guarda la storia delle nostre montagne, si scopre che da centinaia di anni gli abitanti delle nostre valli si erano dotati di rudimentali distillatori con cui estraevano gli oli essenziali da tante varietà di fiori, ottenendo profumi delicati e avvincenti. Questa mostra, affrontando un tema molto particolare qual è quello dei profumi, vuole sottolineare l’importanza della tutela del mondo vegetale e portare il visitatore in una sfera di bellezza e piacere olfattivo che aiuta a vivere meglio.

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