Acqua potabile: ad Asti la più cara del Piemonte

Nell'Astigiano anche l'acqua dolce è «salata»: a decretarlo è una ricerca resa nota sul proprio sito web da «Cittadinanzattiva» (www.cittadinanzattiva.it), l'associazione nazionale che si occupa di monitorare servizi e tariffe pubblici.
Nel dossier si evidenzia che gli astigiani, con particolare riferimento agli utenti del capoluogo, pagano la potabile il 141 per cento in più rispetto a Cuneo; il 116 per cento in più che Novara; il 75 per cento in più di Torino; il 42 per cento in più di Alessandria.
Chi si avvicina di più ai salassati astigiani è Biella con bollette idriche però più leggere del 13 per cento. Rispetto alla media regionale, Asti paga la potabile il 41 per cento in più.

Secondo l'inchiesta di Cittadinanzattiva, che dichiara di affidarsi a dati forniti dall'Asp, una famiglia di tre persone spende all'anno in media 265 euro, contro i 110 di Cuneo e i 188 della media regionale.
Per Giovanni Spandonaro, assessore provinciale con delega alle Risorse idriche, da molti anni anche alla guida dell'acquedotto «Valtiglione» che opera nel Sud Astigiano, non c'è da stupirsi: «è vero, ad Asti c'è l'acqua più salata delPiemonte. Il motivo è nei costi di distribuzione. Il territorio astigiano è prevalentemente collinare; per far arrivare la potabile dappertutto, bisogna pomparla con costi energetici che incidono almeno per il 30 per cento». C'è anche la questione rete idrica: «Le perdite sono nella media del 25/30 per cento - dice Spandonaro -. Certo, ridisegnare ex novo le tubature farebbe ottimizzarela distribuzione, ma costerebbe troppo. Inoltre il costo della potabile astigiana è comunque più basso della media europea». Lo conferma Giuseppe Giuliano dell'Ato 5, l'ambito idrico che coordina e progetta l'erogazione in oltre 150 centri tra Astigiano, Alessandrino e Torinese: «I berlinesi pagano la potabile quasi 5 euro al metro cubo; a Marsiglia costa 2,5 euro; a Bruxelles ed Helsinki quasi 2 euro. La media nel territorio dell'Ato 5 è di 1,23 euro a metro cubo».
Aggiunge Spandonaro: «comparando queste tariffe si capisce come nell'Astigiano, salasso a parte, l'acqua sia ancora un bene alla portata. Certo meno cara di altri servizi come quelli di telefonia o energetici».
Tra i gestori astigiani, il più caro è l'acquedotto del Monferrato, 1,37 euro al metro cubo; seguono Valtiglione, 1,28; Asp, 1,18 e Piana, 0,89.
E dalla municipalizzata Asp, il responsabile del settore acqua, Filippo Di Modica, precisa: «Controlleremo il dossier di Cittadinanzattiva. Tuttavia l'Asp fornisce acqua di qualità a 35 mila utenti sparsi anche in case periferiche e lontano dalla rete principale. Inoltre le perdite del sistema idrico che gestiamo sono inferiori al 20 per cento».

13 Agosto 2005 - da: Il Giornale del Piemonte 06/07/2005, di Filippo Larganà).

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