Odore di rubinetti ...

di Enrichetta Nicola Reggio, classe 1918.
ImageQuesto ricordo di "quando arrivò l'acqua potabile nelle nostre case astigiane" (all'incirca riferibile alla fine degli anni '40) ci arriva dalla novantaduenne mamma di una nostra lettrice e ci piace pubblicarlo esattamente come è stato scritto, senza toccare un punto, una virgola, un'ombra di questa testimonianza genuina e preziosa ...

In casa non c'era un rubinetto. Sentire questa bella parola: "potabile" sembrava uno scherzo ... Ma poi la notizia si fa seria seria. La notizia gira da uno all'altro, è tempo di pensarci.
Si trovava i capi famiglia in serate, e si parlava il da fare; pensavano alla spesa che toccava ogni famiglia. La spesa era abbastanza sostenuta, in quei tempi che c'era pochi soldi.
Uno dice: “tu fai tanto vino, dovresti di più”, e quasi mettevano progetti un po' strani e ognuno si faceva le sue ragioni. C'era in casa una sera tutti i capi famiglia e si sono messi a bisticciare. In un angolo quasi nascosto c'era Bruno, il più giovane: era senza genitori e toccava sentire tutte queste caroline.
Si alza in piedi e dice: “ora parole ne avete fatte tante, ma nessun risultato”, dice: “se avessi i soldi ne farei una bella fazzolettata e l'allargherei sul tavolo, così vi metterete a ragionare come uomini”.

Ercole un giorno trova un signore, Filippone Battista muratore, e parlato della potabile dissero che la spesa era grossa. Battista ed Silu le viene in mente di pensare se c'era qualcosa che si potesse risparmiare: con un dito davanti alla bocca dice: “Forse qualcosa si può fare! Conosco un signore di Genova che disveste macchine e barche vecchie: separa i tubi che vanno ancora bene dal ferro da buttare”.
Ercole sta molto attento a quelle parole, e le disse: “C'è possibilità di avere un indirizzo?”.
Battista ed Silu scrive una lettera e riceve risposta: “ I tubi ci sono e sono in buono stato.”
Ercole, Cichino e Vigin Becuti partono col treno e vanno a Genova, girano e trovano questo magazzino con i tubi, si fanno conoscere e fanno il contratto! Pagano i tubi, ma poi bisogna portarli a casa; cercano il camio, fanno il carico e si parte, anche loro sul camio.
Arrivati alla crociera di Cortiglione sono contenti di aver fatto un buon affare; passa un signore e dice: “Siete andati a perdere del tempo per portare a casa dei tubi arrugginiti”. Cichin Becuti si arrabbia tanto. Ercole le dice: “Non arrabbiarti, che sono persone che non si meritano risposta”.

Ora bisogna pensare di mettere i tubi, e cercare di tenere presente la via più corta. Si trovano tutti assieme e decidono: quelli di Crociera sono molto vicini, ma per andare dalle altre borgate bisogna salire.
Si pensa di passare la Fuina, tutti d'accordo incominciano con vanghe e badili e seghe per tagliare anche piante. Si sale con fatica e sudore. Uno dice: “ma qui non ci siamo tutti”, allora si contano. Nella borgata di Ercole ci sono quattro famiglie, non erano ancora informati che di quattro famiglie solo Ercole ha detto sì all'acquedotto, tre si sono rifiutati: “noi non ci pensiamo nemmeno di mettersi in questo pasticcio”.

Allora non c'era scavatori, né ruspe, bisognava fare tutto a forza di braccia. Con coraggio sono arrivati alla strada che va ai Brondoli, per andare alla Borgata Brodini bisognava deviare, passare lo stradone provinciale e dopo duecento metri c'era le case.
Ercole e io, sua moglie, con vanghe e badile abbiamo fatto il fosso fino a casa e con pazienza hanno messo i tubi: il rubinetto è arrivato! Quel rubinetto vero, che un mezzo giro e spruzza con forza, par che dica: “finalmente sono arrivato: acqua vera!”.

Una signora dei Brondoli, sentendo tutte quelle chiacchiere, ha detto: “Perché avete dato l'acqua a Ercole, lui non è mica di Cortiglione?” Con tutti gli impegni che si è preso, questi sono i ringraziamenti che ha avuto, comunque l'acqua è arrivata.

La Domenica sono andata a messa a Cortiglione: il prete alla predica dice: “Ora incomincio con una cosa molto interessante: nelle borgate sulle colline di Cortiglione ieri hanno aperto i rubinetti con l'acqua fresca del gorgo" ...

Borgata Brodini, Cortiglione, Maggio 2009

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