Momenti importanti per l'acqua di noi tutti ...

ImageMille fermenti agitano le nostre italiche acque. Ne citiamo solo qualcuno, giusto per tenere alta l’attenzione di tutti noi sullo sviluppo del nostro percorso referendario. Come sapete il 19 Luglio 2010 abbiamo depositato in Corte di Cassazione, in particolare presso l'Ufficio Centrale per il Referendum, oltre 1.400.000 firme per ognuno dei 3 quesiti. Quest'organo, entro il 31 ottobre, avrà il compito di verificare la validità delle 500.000 firme necessarie per ogni quesito e, in caso di altre richieste referendarie simili ritenute valide, proporre l'accorpamento di quesiti “che rivelano uniformità o analogia di materia” ...

Entro il 15 dicembre la Cassazione, sentiti i promotori, emetterà con ordinanza definitiva la decisione sulla legittimità delle richieste, provvedendo all'eventuale accorpamento (art. 32). Nel nostro caso l'unico “rischio” di accorpamento è tra il nostro primo quesito e il quesito sull'acqua proposto dall'IDV.

 

La Corte Costituzionale:

A questo punto il Presidente della Corte Costituzionale dovrà stabilire un'udienza entro il 20 Gennaio in cui valutare i referendum in relazione al dettato costituzionale. Da questo momento, fino a tre giorni prima della data fissata per l'udienza, è possibile la presentazione di memorie sulla costituzionalità dei quesiti da parte di promotori e del Governo.

Successivamente, con atto dal pubblicarsi entro il 10 Febbraio, la Corte si dovrà esprimere su “quali tra le richieste siano ammesse e quali respinte, perché contrarie al disposto del secondo comma dell'articolo 75 della Costituzione” (art. 33).

 

Il Presidente della Repubblica:

Avuta notifica della sentenza della Corte Costituzionale il Presidente della Repubblica, su delibera del Consiglio dei Ministri, dovrà fissare una data per lo svolgimento del referendum in una domenica compresa tra il 15 Aprile e il 15 giugno.

Nel caso di anticipato scioglimento delle Camere o di una di esse, il referendum, sebbene già indetto, si intende automaticamente sospeso all'atto della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto di indizione dei comizi elettorali; i termini del procedimento per il referendum riprendono a decorrere a datare dal 365° giorno successivo alla data della elezione (art. 34).

 

Elezioni anticipate:

Nel caso in cui si vada a voto politico anticipato viene influenzata la tappa relativa agli atti che l'esecutivo deve compiere per l'indizione del referendum. In caso si andasse alle elezioni anticipate durante quest'ultima fase (orientativamente tra febbraio e giugno 2011), per legge il voto slitta quindi alla primavera del 2012 (art. 34), a meno di approvazione da parte del “nuovo” parlamento di una legge deroga che consenta di svolgere il referendum al di fuori del periodo previsto dalla legge (ad es. nell'autunno del 2011), come già avvenuto nel caso del referendum sul nucleare (L. 332/87).

 

Non ci resta, insomma, che attendere … ma, nel frattempo, è utile prepararci all’auspicata fase pre-referendaria in cui avremo il non facile compito di portare alle urne circa 25 milioni di italiani ! Ecco allora un utile momento di incontro seminariale a Torino, organizzato dal coordinamento dei comitati piemontesi per l’acqua pubblica, in cui la difesa della gestione pubblica degli acquedotti viene accomunata a tutti gli altri Beni Comuni:

Seminario regionale sull'acqua in Piemonte. Il coordinamento piemontese per il Referendum per l'acqua pubblica organizza un seminario regionale per Sabato 23 Ottobre, una giornata dedicata al "Bene Comune Acqua" presso la sala polivalente di via Leoncavallo 25 a Torino.

Programma:

MATTINO - Democrazia diretta: dal Movimento alle Istituzioni

Ore 9,00 - Acqua pubblica: il Referendum abrogativo della privatizzazione. I quesiti, il Regolamento attuativo dell’art. 23 bis, la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale, la Moratoria, la nuova Azienda Speciale, la sentenza del Consiglio di Stato. Prof. Ugo Mattei

Domande e risposte

Ore 12.00 - Dal servizio idrico integrato al ciclo integrale dell'acqua. Legambiente

Ore 12,15 - Democrazia diretta limitata per legge. Una proposta di riforma. Sen. Magda Negri

Ore 12,30 – 13,30 Intervallo per pranzo (in loco)

POMERIGGIO. I Beni Comuni

Ore 13.45 - Dall'acqua ai Beni Comuni. Corrado Oddi

Domande e risposte

Ore 16,00 - Contro la privatizzazione del trasporto pubblico locale: il caso GTT. Stefano Risso

Ore 16,15 - Federalismo demaniale ovvero svendita del demanio pubblico. Giorgio Gardiol

Ore 16,30 - Stop al consumo del territorio. Alessandro Mortarino

Ore 16,45 - Il Patto delle Alpi. Mariano Allocco

 

Infine, concludiamo con questo Appello formulato dall’assemblea nazione del Forum dei Movimenti per l’Acqua nell’incontro di Firenze del 18-19 Settembre:

 

Appello dell’Assemblea dei Movimenti per l’Acqua

Noi donne e uomini dei movimenti sociali territoriali, della cittadinanza attiva, del mondo dell’associazionismo laico e religioso, delle forze sociali, sindacali e politiche, del mondo della scuola, della ricerca e dell’Università, del mondo della cultura e dell’arte, del mondo agricolo, delle comunità laiche e religiose …

che in questi anni e in tutti i territori

·               abbiamo contrastato la privatizzazione del servizio idrico, perché sottrae alle collettività un diritto essenziale alla vita;

·               abbiamo promosso e partecipato, nel Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua o in altri percorsi, a iniziative ed azioni, socializzando i saperi e le esperienze, rafforzandoci reciprocamente, allargando la sensibilizzazione e il consenso;

·               abbiamo promosso con oltre 400.000 firme una legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua e la sua gestione partecipativa;

·               abbiamo promosso mobilitazioni territoriali, manifestazioni nazionali e appuntamenti internazionali per riappropriarci di ciò che a tutti appartiene, per garantire a tutte e tutti un diritto universale, per preservare un bene comune per le future generazioni, per tutelare una risorsa naturale fondamentale;

·               abbiamo promosso una campagna referendaria che si è conclusa con lo straordinario risultato di oltre un milione e quattrocentomila firme raccolte;

 

consapevoli del fatto che

             il voto referendario apre una stagione decisiva per l’affermazione dell’acqua bene comune e della sua gestione pubblica e partecipativa;

             la battaglia dell’acqua è assieme una battaglia contro il pensiero unico del mercato e per una nuova idea di democrazia;

             la privatizzazione e la mercificazione dell’acqua e del servizio idrico è incompatibile con conservazione della risorsa acqua, degli ecosistemi e più in generale dell’ambiente;

             una vittoria ai referendum della prossima primavera potrà aprire nuove speranze per un diverso modello economico e sociale, basato sui diritti, sui beni comuni e sulla partecipazione diretta delle persone;

 

facciamo appello

a tutte le donne e gli uomini di questo paese

perché, in questi mesi che ci porteranno al referendum si apra una grande stagione di sensibilizzazione sociale sul tema dell’acqua, e si produca, ciascuno nella sua realtà e con le sue attitudini e potenzialità, uno straordinario sforzo di comunicazione sull’importanza della vertenza in corso e sulla necessità del coinvolgimento di tutto il popolo italiano, con l’obiettivo di arrivare all’affermazione dei tre referendum abrogativi.

Tutte e tutti assieme possiamo affermare l’acqua come bene comune, sottrarla alle logiche del mercato, restituirla alla gestione partecipativa delle comunità locali.

Tutte e tutti assieme siamo coinvolti nel problema e possiamo divenire parte della soluzione.

Il tempo è ora. Perché si scrive acqua e si legge democrazia.

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Comitato Promotore dei referendum per l'Acqua Pubblica

Firenze, 18-19 Settembre 2010

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