Anche gli albesi perplessi sulla pista ciclabile al posto della ferrovia



Si moltiplicano le voci critiche rispetto al progetto di trasformare l'attuale dismessa linea ferroviaria Alba-Canelli in una ciclovia.
Dopo le molte valutazioni formulate da cittadini ed amministratori astigiani, è la volta dei loro "colleghi" langaroli.
Vi proponiamo le valutazioni dei consiglieri di maggioranza che guidano l'amministrazione comunale di Alba ...

Nelle scorse settimane è apparso un inaspettato aggiornamento, da parte dell'assessore Cirio, riguardante la linea ferroviaria Alba-Asti-Alessandria che, nelle intenzioni della Regione, sarà in parte trasformata in una pista ciclabile (28 Km da Alba a Canelli). Abbiamo scoperto che Alba non sarà più stazione di transito ma diventerà stazione di testa o capolinea.

Questo induce ad alcune riflessioni. Innanzitutto c'è  da evidenziare che l’assenza di trasporto ferroviario tra Canelli ed Alba costringe ogni giorno centinaia di pendolari (soprattutto studenti) ad utilizzare convogli di autobus, certamente poco ecologici, per e da Alba verso i loro paesi.

Il Consiglio Comunale albese ha approvato un ordine del giorno lo scorso anno, chiedendo delucidazioni sulla linea ferroviaria in questione.
Dopo un lungo silenzio, veniamo a conoscenza di questa nuova iniziativa. Alba è sempre stata poco “fortunata” in merito al trasporto ferrato e ancora oggi paga una sempre potenziale elettrificazione della linea verso Bra. Con l'ipotesi della pista ciclabile, Alba diventerebbe la testa di un servizio che ha molti rami considerati secchi correndo il rischio di perdere quel che rimane di un servizio essenziale (ed ecologico).

La chiusura della galleria Ghersi assume nuovi aspetti grotteschi. Chiusa nel 2009 con promessa di riapertura nel 2011 al costo di 4 milioni di euro continua ad essere inutilizzabile con costi misteriosamente lievitati a 12/15 milioni di euro. La domanda sorge spontanea: se è inagibile per i treni è così sicura per i ciclisti?

Sia chiaro, non siamo contrari alle piste ciclabili che, se non ci fossero problemi di bilancio, avremmo voluto incrementare nella nostra città, ma vorremmo difendere finchè sarà possibile la preziosa linea Alba-Asti-Alessandria. La nostra convinzione deriva dal fatto che in passato le linee sospese non sono rinate (vedi Bra-Ceva), tranne due del nord-est del Piemonte inserite nella “lista nera” e poi salvate.

Il costo della pista ciclabile, considerata potenzialmente provvisoria, si stima attorno al milione di euro che verrebbe prelevato dai fondi Fas, da anni il naturale bacino di finanziamento del ripristino di Parco Tanaro ma da altrettanto tempo rimasti solo sulla carta. Ci sarebbe da specificare chi dovrà sostenere in futuro i costi delle manutenzioni.

Ci rendiamo disponibili per un confronto con la Regione e l'Assessore competente in materia.

I consiglieri comunali di maggioranza di Alba città per vivere, Con Marello per Alba attiva e solidale, Insieme per Alba, Parito Democratico

Aggiungi commento

Invia
Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino