Davide, il cemento e le promesse

Strada Laverdina, Palucco, Canova ... storie simili di mattoni, di Mario Malandrone.
ImageRicevo oggi una e-mail, da un amico che Domenica mi ha portato a spasso per strada Laverdina a vedere le buche della strada.
Quella strada la ricordo bene, era la strada - per chi ha vissuto il quartiere Torretta - delle passeggiate in bici per evitare il traffico; lì si bruciava la Befana. Dunque, una strada fatta di ricordi, una strada scomoda per gli abitanti, una battaglia ventennale che mi ricorda quella degli abitanti di Canova per la pista ciclabile ...

Poi l'arrivo della cementificazione a coprire forse la parte piu' bella e significativa della Torretta , "la sua collina"; gli abitanti fino ad allora erano impossibilitati quasi a fare allargamenti abitativi e all'improvviso un PECLI, contrastato, un'operazione edilizia che molti abitanti non volevano, ma alla fine la promessa che almeno la strada sarebbe stata migliorata; i cantieri, una collina sbancata, soldi che girano, progetti e progettisti che inzuppano biscotti nel latte dorato dell'urbanistica.

Il risultato è che la collina, quella porta sul verde della Torretta, è distrutta, cancellata.
 
Appena con una bici, magari in tenera compagnia o con gli amici la imboccavi, non eri piu' ad Asti e dopo poco saresti stato immerso quasi nel verde, un contrasto salutare con i palazzoni della Torretta, un contrasto che regalava bellezza anche a un quartiere popolare come quello di allora.
Risultato dell'urbanizzazione è uno scempio paessaggistico, per lo meno la strada sarà messa a posto ?
No pare di no, almeno per ora; agganciata al Pecli, non vi è stato nessun miglioramento, gli abitanti non cercavano certo una mega-strada, ma che fosse mantenuta in condizioni decorose o migliorata. Pare, invece, che non vi siano i soldi: per ora ...
Dico pare, perchè è una mia sensazione (che approfondiro'), ma è un gioco gia' visto e che in questo periodo di crisi si ripete: acquisisco terreni (in questo caso: esproprio) magari agricoli, arriva una bella variante urbanistica, dal passaggio di valore dei terreni faccio cassa, cementifico, il Comune incassa gli oneri e io, costruttore e proprietario di area, faccio l'affare.

In questo caso ci si è agganciati a uno strumento cooperativo, quindi la procedura è probabilmente stata diversa, ma il concetto morale, il danno alla bellezza del paesaggio è stato lo stesso. Non trovate che sia cosi' ?
Mi ricorda molto il piano delle villette a schiera del Palucco e li' l'iter è stato proprio quello e, sai caro Davide, anche lì avrebbero dovuto con gli oneri migliorare la statale, ma pare che la crisi che attanaglia la vendita di molti alloggi e villette abbia rallentato tutto, cosi' nessun miglioramento della statale, degli spazi per i negozi, del dislivello tra negozi e strada.
Tu dirai: ma la crisi non potevano prevederla ? Ma servono tutte queste villette e case ?
Forse è proprio questo l'inghippo, non si progetta nulla, non si pianifica !

Al Palucco dovranno aspettare 20 anni per le promesse già pattuite ?
Ora mi viene in mente che a Canova abbiamo chiesto miglioramenti viari (pista ciclabile) e fogne, mi piacerebbe sapere se anche noi siamo disposti a pagare il prezzo di una cementificazione selvaggia; credo di no, credo che chi ci vive voglia che la bellezza delle frazioni non sia intaccata da un consumo del suolo e poi chi di noi ha recuperato vecchie cascine, ha già pagato profumati oneri, proprio per questi servizi.
Caro Davide il cemento che ha coperto i tuoi ricordi e le promesse mi sa che è duro da sconfiggere, credo tenteremo almeno di far rispettare le promesse che ti hanno fatto, ma sai Davide il cemento che cresce si basa su un dato falso di previsione degli abitanti ad Asti (piu' di centomila, forse centoventimila), come dire: "la torta è ancora grossa da spartire" e i cittadini e il territorio non ne possono piu'.
 
Ora concludo con la tua mail:
"Mille reclami sulla viabilità di questa strada ... ieri (29/04/2009) ci hanno dato un contentino ! Hanno spianato la strada e gettato della ghiaia. Questo per tappare i buchi, le buche e i laghetti di fango ... chi ha l'automobile se ne deve guardare bene a salvaguardare le sospensioni e gli ammortizzatori, chi non ha la patente deve stare attento a non sporcarsi le scarpe di terra fangosa. I miei nonni avevano quest'ultimo tipo di problema negli anni venti ! ma se la cavavano lo stesso come tutti gli altri !!! All'epoca una strada asfaltata era un vero lusso.
Comunque, tante promesse da parte del Comune ci sono state fatte. Ora stanno costruendo case su ville, sopra a palazzine. Una cementificazione veramente selvaggia. l'area verde è scomparsa. Mi ricordo che quando avevo 12 anni, nel periodo invernale quando la collina si copriva di neve, io e mio cugino giocavamo con la slitta scendendendo in mezzo ai frutteti di mele e di pere. Ora ... solo ricordi ! Che peccato ... Davide
".
 
Caro Davide, concludi la lettera con un "Che peccato" ... ma ricorda che siamo noi, ancora noi a decidere chi governa e come e abbiamo ancora tante energie e capacità critica per non farci abbindolare.

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