Sviluppo infantile a rischio: troppa chimica nell'utero delle partorienti

L'esposizione a sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino nell'ambiente può causare una serie di potenziali problemi di salute nei pazienti umani. Tali esposizioni, tuttavia, non sono isolate e le normative sulla sicurezza ambientale che considerano solo le dosi di singole sostanze chimiche, non tengono conto delle esposizioni multisostanza. E' questo l'esito di uno studio europeo, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Science, che mette in relazione l’esposizione ad un mix di sostanze chimiche ambientali al rischio di deficit neurologico nei bambini, in particolare nel ritardo nel linguaggio...

Il team di ricercatori ha esaminato i dati sull'esposizione chimica in un ampio numero di coppie umane madre-bambino e ha identificato una serie di sostanze chimiche comuni che alterano il sistema endocrino, dimostrando che una miscela di tali sostanze potrebbe causare anomalie all'organismo e potrebbe anche essere associata a ritardo del linguaggio.

Si tratta di una evidenziazione scientifica di rilevante importanza poiché suggerisce una revisione radicale delle politiche nazionali e internazionali delle valutazioni del rischio chimico, finora basate esclusivamente sull’esame di singole sostanze e non sulla combinazione e reazione di vari componenti tra loro miscelati.
Ciò è rilevante nella misura in cui l'esposizione cumulativa a più composti può essere associata a esiti avversi per la salute anche quando le concentrazioni delle singole sostanze chimiche scendono al di sotto della dose regolamentare. La gamma di prodotti è piuttosto ampia: dai derivati plastici fino ai cosmetici e ai pesticidi, composti chimici che penetrano nel corpo umano attraverso acqua, cibo e aria e i cui limiti di esposizione risultano spesso al di sotto di quelli previsti dalle singole sostanze.

Integrando prove sperimentali ed epidemiologiche, gli scienziati hanno stabilito prove meccanicistiche e correlative per le avversità dello sviluppo neurologico di una miscela EDC associata al ritardo del linguaggio. Utilizzando i dati sperimentali generati in un concetto di valutazione del rischio, hanno riscontrato un aumento delle probabilità di ritardo del linguaggio nella prole fino al 54% delle donne in gravidanza.

Questi risultati sottolineano la necessità di prendere in considerazione le miscele durante i test chimici e la valutazione del rischio e forniscono un quadro integrativo per guidare le strategie di valutazione del rischio.

Per approfondimenti: https://www.science.org/doi/10.1126/science.abe8244

 

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