Quel pasticciaccio brutto di Castagnole Monferrato

A cura dei Consiglieri Comunali (di minoranza): Patrizia Stefini, Carmen Gatti, Marco Crivelli.

Con la presente vorremmo informare l’opinione pubblica, e in particolare i nostri concittadini, di quanto è accaduto prima e durante il Consiglio comunale di giovedì 28 aprile. Il sindaco Francesco Marengo ha fatto votare (con cinque voti a favore e tre assenti sui banchi delle maggioranza), una Variante del Piano regolatore in forma “semplificata”, per il progetto di realizzazione del campo da motocross in regione Randolo. E non solo..

Nella stessa delibera ha previsto l’inserimento nella fascia “cuscinetto” (vale a dire non interessata direttamente dalla pista ma accanto ad essa), di un terreno agricolo di proprietà comunale. A nostro parere, un vero scandalo, per almeno due motivi: innanzitutto, secondo i legali da noi consultati in merito, la Variante “semplificata” si può utilizzare soltanto per eventuali ampliamenti di aree a destinazione produttiva già esistenti o per interventi puntiformi, di ridotta dimensione. La stessa sentenza del TAR Marche richiamata in delibera dal Sindaco a sostegno della semplificata, letta nella sua interezza, conferma il contrario, cioè quanto da noi sostenuto.

In secondo luogo è paradossale il mettere in disponibilità di un progetto ancora in fase istruttoria (infatti il precedente era stato archiviato dalla Conferenza dei Servizi), un terreno di proprietà del Comune e quindi di tutti noi. Tutto ciò nonostante la maggioranza fosse presente con il Sindaco e soli 4 consiglieri: se avessimo abbandonato l’aula la seduta non sarebbe stata valida, strada da noi non praticata per il nostro senso di dovere e responsabilità istituzionale.

Come se non bastasse, fa riflettere com’è avvenuto il tutto, a partire dalla convocazione del Consiglio. A noi consiglieri è arrivata con indicazioni di “Consiglio in presenza” ma il 22 aprile sull’Albo pretorio on line, si specificava che si poteva seguire la riunione sulla piattaforma digitale. Da tener presente che nel punto 7) all’ordine del giorno era ben evidente “il progetto per la realizzazione di un impianto sportivo motoristico” ecc. ecc..

Il tutto, a 44 giorni dalle elezioni e quindi per regola, il Consiglio non poteva approvare delibere se non urgenti. Si veda in proposito il caso di Asti che correttamente ha fatto l’ultimo Consiglio il mercoledì 27, con chiusura prevista prima delle 24.
Ma a Castagnole siamo a interpretare le leggi a modo nostro, tanto che il sindaco ha convocato i comizi elettorali giovedì 28 e alla sera dello stesso giorno ha presieduto il Consiglio Comunale in forma ordinaria ... La cosa si commenta da sé.

Ma non è finita qui: quando per il paese (anche grazie all’interessamento di alcuni membri del Comitato di vigilanza sul motocross che, insieme a noi, da anni si battono per evitare il disboscamento di un’area molto estesa per un inutile impianto), si è saputo che la pratica della Variante Semplificata sarebbe stata sottoposta al voto, improvvisamente mercoledì 27 è comparsa sulla pagina web del Comune una seconda convocazione del Consiglio Comunale in cui veniva tolta la delibera in questione. Di conseguenza i cittadini che volevano seguire la riunione proprio per capire meglio la storia della Variante, non hanno ritenuto necessario andare, perché pensavano che non si sarebbe discussa.

Invece ecco che come in un gioco di prestigio, all’apertura della seduta del Consiglio, la delibera ricompare. E ci appare penosa la scusa del sindaco “errore di un impiegato... un copia incolla mal riuscito”.

Detto tutto questo, un’ultima considerazione: dopo cinque anni in cui della faccenda del motocross mai si era parlato in Consiglio, guarda caso si aspetta di essere in un periodo a ridosso delle elezioni, riservato alle delibere indifferibili e urgenti, per votare un provvedimento senza tali caratteristiche, in fretta e senza approfondirlo.

I Consiglieri Comunali Patrizia Stefini, Carmen Gatti, Marco Crivelli

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