Il Treno della vigne, opportunità o propaganda?

Come Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S.) e Comitato strade ferrate ‘Bartolomeo Bona’ Nizza Monferrato,  scriviamo in merito all’istituzione del nuovo servizio denominato “Il treno delle vigne” sulla tratta ferroviaria Asti–Acqui Terme per fornire nostre valutazioni...

Innanzitutto accogliamo positivamente il fatto che le istituzioni regionali finalmente diano ragione ai nostri propositi e progetti in merito all’utilità del trasporto ferroviario che se ben organizzato può migliorare la qualità di vita delle persone e favorire l’economia dei territori soprattutto quelli di provincia, lontani dagli assi di collegamento principali.

Registriamo però negativamente il fatto che durante la settimana venga mantenuto un servizio ridotto all’80 % di quello pre covid, con assenza di collegamenti nei fine settimana, e che le istanze dei pendolari, che usufruiscono del treno tutti i giorni, rivolte al ripristino delle corse cancellate vengano costantemente ignorate.
Nonostante le buone intenzioni, facciamo notare che anche il nuovo servizio turistico presenta degli aspetti negativi che, con una più attenta valutazione nella fase di preparazione, si sarebbero potuti evitare.

Prima di tutto la mancanza di comunicazione che annunciasse con anticipo l’istituzione di tale offerta, sembra apparsa come un fulmine a ciel sereno, nonostante dovrebbe essere noto che certi processi non si innescano dall’oggi al domani.

Secondo fattore da rivedere sono gli orari, partenza da Asti alle 11.20 e da Acqui Terme alle 16.40, che riteniamo del tutto inadeguati agli obiettivi che si vorrebbero raggiungere con l’iniziativa, ad esempio offrire ai turisti la possibilità di effettuare escursioni sulle nostre colline e nei paesi di riferimento, assaporare degustazioni presso le cantine ed altro, come illustrato nel volantino diffuso all’ultimo momento.

Una partenza alle 9.20 da Asti ed una alle 17.40 sarebbero sicuramente più idonee, fermo restando che per svolgere un servizio decente servirebbero più relazioni nell’arco della giornata.
Altro aspetto da considerare è la mancanza di una corsa corrispondente in senso inverso, cioè da Acqui Terme ad Asti, al mattino ed una di rientro nel pomeriggio per permettere anche agli Acquesi di venire a fare escursioni nell’Astigiano.

Le evidenze di cui sopra ci fanno temere ad una scarsa attrattività per i turisti ma soprattutto sarebbe un’opportunità persa per istituire un vero servizio a favore di tutti.
Sì perché l’obiettivo principale delle Istituzioni, a vari livelli, dovrebbe essere quello di ripristinare le corse soppresse durante la pandemia da Covid e di un servizio nei festivi, ancorché ridotto rispetto a quello feriale, che manca ormai da troppo tempo.
Questo servirebbe ai territori ed ai residenti ed è ciò che le nostre associazioni che rappresentano i pendolari hanno più volte portato all’attenzione delle Istituzioni senza peraltro ricevere riscontro se non sentire a ripetizione la scusa della mancanza di fondi mentre invece è di dominio pubblico che le risorse del PNRR siano in gran parte dedicate alla mobilità sostenibile, soprattutto quella su ferro, alle quali si aggiungono quelle a bilancio del MIMS e delle Ferrovie dello Stato il cui piano industriale, a breve e medio termine, prevede investimenti considerevoli nel comparto del trasporto regionale e pendolare.

Certo occorre redigere progetti e richiederne i finanziamenti ma questo è il compito degli Amministratori Regionali che però sembrano più orientati a continuare a tener relegato il Piemonte all’ultimo posto in Italia come livello di servizio ferroviario regionale piuttosto che programmarne con lungimiranza un futuro migliore al fine di cercare di alleviare i problemi di traffico che sono direttamente correlati all’inquinamento quindi alla salute delle persone ed ai bilanci della Regione.

Come sempre noi siamo disponibili con la nostra esperienza giornaliera sui trasporti ad un confronto finalizzato alla creazione di un’offerta che sia il più rispondente possibile alle reali esigenze di tutti.

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