I buoi

di Paolo X Viarengo.

Il governo italiano vara una maxi manovra da decine e decine di miliardi. L’Europa promette interventi da decine e decine di miliardi e decide di infischiarsene allegramente del, prima intoccabile, patto di stabilità. Ursula Von Der Layen parla e le borse schizzano verso l’alto. Le Banche possono rinunciare alle rate dei mutui per mesi. L’Agenzia delle entrate può smettere di esigere per mesi. Gli affitti sono rimandati. Le RCA sospese. Ma, allora, i soldi ci sono. La domanda è: prima dov’erano? La domanda è: ma ci prendevano in giro prima o ci prendono in giro adesso?...

Immagino già la risposta tra indici di bilancio, spread, prime rate e molti altri “latinorum” di manzoniana memoria. Sproloquiati dall’Azzeccagarbugli finanziario di turno per spiegare l’inspiegabile: prima non c’erano i soldi e ora ci sono. Come nel truffaldino gioco delle tre carte “donna vince, dieci perde, cercate la donna, mi spiace, la donna non c’e’ più”.
Ma, qua non si tratta di una cinquantina di euro spesi, o persi, in nome dell’abilità di un truffatore. Qua si tratta di miliardi e miliardi di euro che prima non c’erano e ora ci sono. Quasi fossimo dei ricchi dementi sotto la tutela di un arcigno tutore.

Arcigno ma paternalistico. Ci dà la paghetta necessaria affinchè non dilapidiamo il patrimonio e possiamo permetterci una vita quasi dignitosa ma, quando ci ammaliamo, ci compra le cose buone da mangiare e dei giocattoli nuovi.
Ma stiamo scherzando?
Abbiamo passato decenni in preda alla cosiddetta crisi finanziaria strisciante. Governi che piangevano miseria. Europa che ci sgridava per ogni investimento. Manovre finanziare risicate al singolo euro per evitare di alzare l’Iva o le tasse, ripeto, per evitare di alzare l’IVA o le tasse e non per il popolo... e ora? Ora, miliardi come se piovesse. Da ogni parte. Governo. Europa. Banche. Comuni.

Sanità massacrata con ospedali chiusi. Pronti Soccorsi chiusi. Assunzioni bloccate... e ora? Ora che i buoi sono scappati, i soldi ci sono: per assunzioni, strutture, tecnologia. Cultura alla fame. Ricercatori che fuggono all’estero. Esodati. Pensioni a età improponibili. Diritti del lavoro, civili, sociali ridotti al minimo in nome della necessità di fare sacrifici.
Fare sacrifici per cosa? Se i soldi ci sono adesso perchè non li hanno tirati fuori prima?
Non sono ricco, nemmeno demente e, soprattutto, non ho bisogno di un tutore. Arcigno o paternalistico, non importa. Ci hanno derubato nascondendoci i soldi che ora stanno tirando fuori. Non comprendo se per ignavia, calcolo o semplice incompetenza, ma ci hanno derubato.

Ci hanno derubato di molto di più che semplici miliardi di euro. Ci hanno derubato dei nostri diritti. Della nostra libertà. Della nostra felicità. Della nostra vita. Venduta in nome dei mercati. Dello spread. Dell’idiota, sciacalla, incredibile e prevaricatrice Legge della domanda e dell’offerta, in base alla quale se una cosa la vogliono tutti, costa di più. Se non la vuole nessuno costa di meno.
La stessa legge che giustifica gli aumenti ingiustificabili delle introvabili mascherine o igienizzanti. Ma, porca miseria, se una cosa la vogliono tutti, il prezzo non deve aumentare: deve essere gratuita. E’ difficile?
Steve Nash, famoso e geniale matematico, tra le altre cose aveva stabilito questo nelle sue teorie sui giochi: la non competizione e la cooperazione portano a risultati ottimali per tutti, la competizione porta a risultati pessimi o nulli.

Estremizzando: se tutti vogliono una cosa, se la dividono. Ma non aumenta il prezzo. L’egoismo di  pochi non porta a benefici per tutti, come diceva Keynes, ma rimane egoismo di pochi e basta.
E mi affido alle teorie matematiche sui giochi per spiegarmi, non per caso, ma perché le Borse, i famosi Mercati, i fondi d’investimento, i Future questo sono: giochi.
Fuori dai tecnicismi e dai termini inglesi, questo sono: scommesse.
 
Scommessa di acquistare quello che si pensa possano volere acquistare tutti così, grazie all’improbabile legge della domanda e dell’offerta, ci ritroviamo con dei soldi in più. Salvo vendere in fretta quando anche gli altri iniziano a vendere, se no ci si trova con in mano un pugno di mosche.
Giochi. Giochi sulla nostra pelle.
Giochi che possono cessare da un momento all’altro se non ci saranno più schiavi a lavorare. A produrre. A vendere la propria vita e la propria felicità per un misero stipendio, magari aumentato ogni tanto con un' elemosina di un’ottantina di euro.

Per questo sono spuntati i soldi, ora. Per salvare lo zoo di bestie da soma che li mantiene. Che mantiene i loro giochi. Che perde la propria vita dietro un lavoro da cui, vista l’età pensionabile attuale e come in un matrimonio di convenienza, solo la morte lo separerà. I soldi sono  spuntati ora perché le rivoluzioni, purtroppo, non si fanno per ideali. Quelli vengono prima e dopo ma, durante, c’e’ solo la fame.
La molla è la fame. Di questo si ha paura e per questo vengono fuori i soldi.
Della fame. Della Rivoluzione. Di questo si ha molta, molta paura.

Per questo i buoi devono essere sempre pasciuti. Non troppo. Senza esagerare. Ma, pasciuti.
Non devono chiedersi perche’ sono stati castrati e non sono più tori. Non devono chiedersi perche’ grazie a un maledetto virus la Madre Terra tira, finalmente, un sospiro di  sollievo che prima non poteva.
Non devono chiedersi perché prima lo spread o qualche altro artifizio finanziario impediva di diminuire le emissioni che ora sono necessariamente diminute.
Non devono chiedersi perché prima non si poteva fare il telelavoro e ora si, limitando gli spostamenti in auto e, quindi, le emissioni.
Non devono chiedersi perché prima non si potevano fare teleconferenze da un capo all’altro del mondo limitando ogni genere di viaggio e di emissioni e ora si.
Non devono chiedersi nulla. Devono rimanere buoi e tirare la carretta.  

Fino alla morte.

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