Manifesto per una scuola reale e di intelligenze umane

Declamatoria dell'Osservatorio Scuola dell'Alleanza Italiana Stop5G contro l’iperdigitalizzazione, la robotica educativa e l’intelligenza artificiale pericolosamente sperimentate nella scuola pubblica.
Le politiche per l’istruzione pubblica promosse dal Governo Conte stanno snaturando il sistema scuola conducendolo verso un’inesorabile, pericolosa e antistorica deriva senza precedenti...


Aggiunta ai programmi di Scuola Digitale, la cosiddetta Didattica a Distanza, pensata come temporanea soluzione per l’emergenza sanitaria Covid-19, si sta infatti trasformando in un progetto persistente e invasivo il quale, lungi dal rinnovare la scuola nell’arricchimento di nuovi contenuti e luoghi d’apprendimento, finisce per snaturarla, principalmente a discapito degli alunni, mettendo a serio repentaglio naturali processi di crescita collettiva, nonché salute ed integrità psico-fisica individuali.

Noi sosteniamo e promuoviamo invece una scuola scevra da aberrazioni transumaniste che, lungi dal costituire un orizzonte fantascientifico, ambiscono spudoratamente alla creazione di un’umanità ibrida, robotizzata, per la formazione di un inedito laboratorio sociale finalizzato all’ipercontrollo digitale.
Noi sosteniamo e promuoviamo una scuola portatrice di unione e non di distanze e divisioni. Noi sosteniamo una scuola inclusiva, di contatto e relazionale, fatta di persone e non di cyborg e realtà virtuali che, come il modello Cina purtroppo già insegna, vorrebbe gli alunni come cavie umane, una sorta di automi da monitorare con applicazioni Smartphone, riconoscimento facciale e persino con tracciature di onde cerebrali, privati della libertà e dell’ineludibile dimensione umana della socialità.

Noi siamo per un sano sviluppo dei fruitori del sistema scuola, seriamente ostacolato dalla digitalizzazione radicalizzata e ad oltranza, frutto di un dogmatismo scientista turboilluminista e neoliberista, autoreferenziale, tecnocentrico e tecnocratico. Noi siamo per un modello di scuola salubre, ecosostenibile, in grado di servirsi delle più innovative tecnologie green ad impatto sanitario e ambientale prossimo allo zero, una scuola impermeabile rispetto all’incontrollata e scriteriata crescita dell’elettrosmog.
Noi siamo per la scuola del buon padre e della buona madre di famiglia, capace di difendere come figli i suoi allievi e tutti gli operatori in servizio, scegliendo le modalità di connessione più idonee e sicure, senza trasformare la didattica in formazione, cioè senza confondere la crescita consapevole e ragionata col mero indottrinamento freddo e artificiale.

Noi rivendichiamo questi come sacrosanti diritti perché il nostro riferimento prioritario è la Costituzione della Repubblica Italiana: Art. 2: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità [...]»; Art. 32, comma 1: «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, [...]».
Centrali, in aggiunta, anche la definizione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE, 2006) secondo cui lo spazio educativo, oltre alle caratteristiche funzionali e performanti, dev’essere in grado di “rispettare l'ambiente ed è in armonia con esso; incoraggia la partecipazione sociale, fornendo un contesto comodo, sicuro e sano e stimolando i suoi occupanti”; e la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, a seguito della quale l’UNICEF Italia ha elaborato un progetto dal titolo “L’Albero dello Sviluppo”, con l’obiettivo di mettere al centro della programmazione educativa il bambino e il ragazzo nella sua interezza di essere umano in sviluppo.

Per questo, denunciando come scellerate le politiche transumaniste del Governo italiano camuffate sotto le mentite spoglie della didattica a distanza, noi evidenziamo che:

- Esperti neuroscienziati, psichiatri e psicologi concordano nel ritenere che il ricorso al digitale non migliori affatto l’apprendimento, né favorisca un sano sviluppo cognitivo, psichico ed emotivo dell’alunno. All’assenza di elementi che confermino l’efficacia dei mezzi digitali, corrisponde invece una quantità importante di prove che attestano l’esatto contrario. Motivo per cui il neuroscienziato tedesco Manfred Spitzer parla chiaramente di ‘demenza digitale’, lo psichiatra Paolo Crepet di ‘autismo digitale’, lo psichiatra Vittorino Andreoli di ‘cervello in tasca’ e ‘individui come termiti guidati da macchinette digitali’.

- I Paesi che hanno investito molto sulle tecnologie digitali nella scuola hanno infatti ottenuto spesso risultati deludenti, se non palesemente negativi, per quanto riguarda le conoscenze e le competenze acquisite dai propri studenti, come ben documentato dal ricercatore francese, specializzato in neuroscienze, Michel Desmurget nel libro appena pubblicato “Il cretino digitale”.

- Il problema dell'elettrosmog a scuola è colpevolmente ignorato, laddove invece la pericolosità delle radiazioni wireless è ampiamente comprovata e associata persino a patologie cardiache e oncologiche, a gravi effetti biologici e disturbi comportamentali e dello sviluppo, della sfera emotiva, oltre che all’indebolimento del sistema immunitario e ad interferenzecon elettromedicali salvavita e con dispositivi indispensabili per il monitoraggio di serie patologie come il diabete.

- È in fase di lancio il nuovo standard di tecnologia 5G per il cosiddetto Internet delle Cose, sistema di iperconnessione a servizio dell’Intelligenza Artificiale. I livelli di rischio associati a questi strumenti sono abnormi. Non esiste alcuno studio su scala mondiale che attesti l’innocuità, la sicurezza e la non nocività del 5G, le cui frequenze nel 2018 sono state vendute dal Governo Conte in assenza del benché minimo parere ambientale e sanitario come invero previsto a norma dilegge. È stato appena approvato il Piano Scuola, un progetto plurimilionario per portare, in tempi brevi, questo tipo di connessione all’interno degli istituti scolastici. Dalle scuole dell’infanzia all’università, ogni bambino, adolescente, ragazzo, insegnante e operatore scolastico si ritroverà costretto a subire l’irradiazione quotidiana, e per molte ore, di una sommatoria multipla e cumulativa di elevatissime e inesplorate radiofrequenze onde non ionizzanti (dal 2011 possibili agenti cancerogeni per l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), già duramente censurate da parte di una sempre più numerosa schiera di Comuni e Sindaci italiani favorevoli alla moratoria nell’applicazione del principio di precauzione, oltre che da ampia parte della comunità medico-scientifica nazionale e internazionale che invoca di fermare subito questa sperimentazione senza precedenti nella storia dell’umanità.

L’Osservatorio Scuola dell’Alleanza Italiana Stop 5G chiede quindi al Governo italiano e al Ministro dell’Istruzione di rivedere urgentemente e radicalmente il percorso sinora intrapreso - invitando gli organi decisori a promuovere politiche scolastiche in simbiosi con la tutela della salute fisica e mentale di studenti, insegnanti e operatori - per garantire alla scuola un’armonica sopravvivenza nel solco tracciato da un’istituzione umana e affidabile deputata esclusivamente all’educazione e alla crescita.

L’Osservatorio Scuola dell’Alleanza Italiana Stop 5G chiede quindi al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità e all’INAIL di intervenire con urgenza ponendo al centro dell’attenzione la questione sicurezza e salute, superando il negazionismo di studi viziati da conflitti di interessi con l’industria delle telecomunicazioni e del digitale, promuovendo analisi e valutazioni ambientali trasparenti, in linea con gli aggiornamenti forniti dalla letteratura biomedica che la ricerca indipendente mette a disposizione. L’Osservatorio Scuola dell’Alleanza Italiana Stop 5G chiede alle rappresentanze sindacali del comparto scuola di schierarsi senza indugi dalla parte della Scuola con l’iniziale maiuscola, ponendosi a tutela di un sistema che possa continuare ad unire risorse umane, creare condivisione, ospitare relazioni, esperienze di vita e saperi, osservando risposte e raccogliendo frutti.

L’Osservatorio Scuola dell’Alleanza Italiana Stop5g chiede infine ai dirigenti e docenti di ogni ordine e grado di non sottrarsi alla responsabilità di consegnare agli allievi presenti e futuri una scuola sana sotto ogni prospettiva, e alle famiglie di esigere consapevolmente che la scuola rimanga e diventi sempre più luogo di apprendimento e di crescita nella dimensione della reciprocità, della vicinanza, dello scambio a tutto tondo.
Noi, semplicemente, con questo manifesto chiediamo una scuola umana. Che valorizzi e promuova l’umana intelligenzadelle cose.

Osservatorio Scuola dell’Alleanza Italiana Stop5G
http:///www.alleanzaitalianastop5g.it
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