Disability Pride: patrocinio sì, patrocinio no

di Marco Castaldo, Componente tavolo disabilità Comune di Asti.

Sabato 15 aprile si svolgerà il primo Disability Pride a Torino. È una manifestazione colorata e inclusiva che vuole sensibilizzare tutta la società civile, disabili e non, sull'importante e impellente necessità di abbattere le barriere architettoniche, fisiche, relazionali, ideologiche e strumentali nei confronti del mondo della disabilità.
Concetti che sembrerebbero ormai superati, ma che invece rappresentano gli ostacoli quotidiani che ogni persona con disabilità deve affrontare e che, molto spesso non riesce a superare, per vedere riconosciuti i propri diritti umani e civili nell'ambito di una società che sovente dimentica che le diversità arricchiscono, mentre le disuguaglianze, di ogni tipo, dividono e sminuiscono i valori fondanti del vivere comune...

L'evento è promosso da numerose associazioni di varia natura sensibili all'argomento e interessate a divulgare il messaggio propositivo delle persone con disabilità che vorrebbero essere considerate come donne e uomini attivi e pro attivi nei rispettivi ambiti della comunità e non invece come soggetti fragili a cui corrispondere azioni di mero assistenzialismo.

È stato chiesto il patrocinio alla Regione Piemonte che, in un primo momento, ha risposto negativamente per voce dell'assessore alla disabilità Maurizio Marrone. Successivamente, il Presidente Alberto Cirio, aggiusta il tiro e concede il patrocinio sostenendo che la Regione, in tema di disabilità, è sempre presente. Evidentemente il Presidente si è letteralmente vergognato delle prime dichiarazioni del suo Assessore Marrone.

Peccato che entrambi siano privi dei fondamentali principi e valori di democrazia e di pluralismo che dovrebbero rappresentare il minimo sindacale per un amministratore pubblico. Cirio e Marrone hanno prima detto che hanno dovuto verificare che l'associazione Luca Coscioni, co-partecipante alla manifestazione, non utilizzasse l'evento per promuovere i propri principi riguardanti il diritto al suicidio assistito perché: "pensiero distante anni luce dalle nostre sensibilità" (quelle del governo regionale di centro-destra).

Faccio sommessamente presente agli esimi amministratori regionali che essi rappresentano tutti i cittadini del Piemonte e non solo quelli del centro-destra e che nel loro mandato di governo hanno il dovere di rispettare, nonché quello di promuovere, il pensiero democratico e plurale che prevede in prima istanza il diritto di pensiero e di parola di tutti e non solo di una parte. Troppo spesso si confonde la politica di governo con quella dei partiti e questo dimostra quanto sia necessaria, prima ancora della militanza di partito, la competenza, l'autorevolezza e la coscienza del ruolo ricoperto.

Le persone con disabilità da sempre e, molto spesso inascoltate, rivendicano il diritto alle cure, all'integrazione scolastica, lavorativa, sociale, al rispetto dell'uguaglianza dei diritti in tema di sessualità e affettività, alla vita indipendente e all'autodeterminazione. Condizioni che, se vengono negate come purtroppo accade ancora troppo spesso, determinano disuguaglianza, emarginazione, abbandono, paura che associate alle inadeguate risposte dei servizi nei confronti di patologie ingravescenti portano a considerare l'insostenibilità della propria esistenza fino a ritenere la morte come unica via d'uscita per sé stessi e per sollevare i familiari dal peso dell'assistenza.

Ecco perché ritengo che l'associazione Luca Coscioni abbia lo stesso diritto di tutte le altre a partecipare con orgoglio e dignità al Disability Pride senza essere discriminata dalla presunta superiorità di pensiero esercitata autoritariamente da un gruppo di potere politico inadeguato al ruolo.

Come persona e anche come disabile non mi sento rappresentato e tutelato nei diritti dall'attuale amministrazione regionale piemontese e, pertanto, se dipendesse da me, rifiuterei volentieri il patrocinio per la libera ed orgogliosa manifestazione del primo Disability Pride a Torino.

Aggiungi commento

Invia
Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino