Ancora lunga la strada della parità tra i generi

Una ulteriore considerazione sulla dibattuta questione della "stanza d’ascolto" all’Ospedale Sant’Anna di Torino, a cura delle Donne dell’ANPI di Asti.

La finalità è, piuttosto chiaramente, quella di dissuadere le donne che intendono praticare l’interruzione volontaria di gravidanza. Quindi, un’elusione nei fatti della Legge 194 del 1978, pur nel rispetto formale. A noi pare un comportamento furbesco e non corretto...

E’ senz’altro legittimo criticare e non condividere una normativa, ma esistono modi leciti per chiederne la modifica o la soppressione, fino al referendum abrogativo. Sulla legge 194 questo diritto di critica si è invece esercitato mediante un tentativo costante di svuotamento, a partire dalla rarefazione dei medici non obiettori, dato drammatico che in certe regioni rende praticamente impossibile abortire. La Regione Piemonte ha voluto fare dei passi ulteriori, con normative inspiegabilmente restrittive per la somministrazione della Ru 486 (c.d. pillola abortiva) e in particolare con un rapporto privilegiato con i militanti antiabortisti, a cui vengono assegnati compiti del tutto impropri all’interno di un ospedale, magari a scapito del consultori familiari.

Un modo di agire all’italiana? E’ un’espressione spregiativa che non amiamo e che pure viene usata per definire alcuni nostri difetti nazionali. Grave che sia messa in atto dalle Istituzioni che dovrebbero invece prendere spunto dalla migliore italianità, quella che informa la nostra Costituzione.

E poi, per quale altro trattamento sanitario viene chiesto di ripensarci? Sarà perché riguarda le donne? D’altra parte, a nessuno che denunci un furto in casa viene chiesto se aveva chiuso bene la porta e, quand’anche non l’avesse fatto, tale circostanza nulla toglie alla gravità del reato, non costituisce attenuante per i ladri. Invece una donna che denuncia uno stupro o una molestia può  sentirsi chiedere com’era vestita e che atteggiamento aveva tenuto.

La parità tra i generi è chiaramente espressa nella nostra Costituzione, e meno male, ma la strada da fare è ancora lunga.

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