Il sogno ad Alta Velocità dello sviluppo

Imagedi Wolf Bukowski, Movimento nazionale per lo Stop al Consumo di Territorio, Comitato di Grizzana Morandi/Bologna.

La possibilità di scegliere [tra Trenitalia e NTV] è un'opportunità che le persone vogliono cogliere. Questo farà lo sviluppo del Paese. Perché da sempre la crescita è stata legata a una infrastruttura: è stata l'autostrada del Sole a svolgere questo ruolo nel dopoguerra, sarà l'Alta Velocità questa volta (intervista a Giuseppe Sciarrone, Ad di Ntv, Affari e Finanza di Repubblica, pag 3, 25 ottobre 2010)...

Il sogno è sempre quello: gli anni sessanta e  il loro sviluppo. E' un sogno e, dunque, il sognante non bada alle condizioni materiali che ne hanno consentito quella e quella sola volta la realizzazione.

E' un sogno e vuole essere ancora sognato.

Suona la sveglia, i vicini litigano, le risorse materiali scarseggiano e la popolazione mondiale raddoppia: niente da fare, non ci si desta.

Tutto viene integrato nel e dal sogno dello sviluppo come parte di un discorso ininterrotto; incoerente e irresponsabile come solo quello di un sogno sa essere.

Ai macchinisti, per ridurne a uno solo il numero in cabina, è stato imposto il dispositivo dell'uomo morto: se il conducente cade addormentato il treno dopo poche decine di secondi si arresta. Cavolo ! L'hanno fatto loro stessi, Moretti, Sciarrone e compagnia: lo sanno di cosa sto parlando!

Proprio loro, loro che sono – con Marcegaglia, il governo, i sindacati “vendutissimi”, la finta opposizione, i miserevoli think tank(s), eccetera – alla guida di treni ben più pericolosi, e senza la minima coscienza (dormono !) stanno continuando a sognare il sogno dello sviluppo.

Sogno datato - e patetico - e pericoloso - e presto radioattivo.

E nessun uomo morto toglie loro di mano i comandi del treno.

Forse dovremmo farlo noi, almeno finché siamo uomini e donne vivi ?

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