Domande di un astigiano che proprio non capisce ...

di Alessandro Mortarino.
ImageNon so se capita anche a voi di concludere la lettura di un giornale locale e scoprirsi avvolti in dubbiosi interrogativi, che proprio non riuscite a “mandar giù”. Un po’ quello che capita con la peperonata riscaldata consumata la sera: inizia a girare, a girare, a girare … Negli ultimi giorni sono parecchie le domande che si sono mescolate alla peperonata e sento il bisogno (fisico) di “tirarne fuori” qualcuna: magari c’è tra voi un’anima pia che vorrà illuminarmi. A riguardo di ospedale di Asti, onorevole Massimo Fiorio, Comuni di Villafranca e Coazzolo

Partiamo con l’ospedale di Asti. Nei giorni scorsi l’Asl astigiana ha rilevato alcuni terreni agricoli adiacenti al nuovo ospedale cittadino. Assieme all’altrettanto adiacente Istituto Agrario Penna, è nato il progetto di destinare quei terreni a colture con elevato tenore di sostanze oleose, zuccherine o fibrose, adatte dunque alla produzione di biocombustibili. Che verranno poi “bruciate” in un apposito nuovo impianto a biomasse e che dovrà servire a fornire energia e/o riscaldamento allo stesso ospedale (una risposta all’attuale impianto esistente che, nonostante la sua recente età, risulta essere un grande dissipatore di risorse e un fastidioso dispersore di fumi …).
La domanda è: ma davvero si pensa di “far andare” l’impianto con il solo biocombustibile prodotto in loco ? O c’è già un piano per recuperare altra materia prima combustibile altrove ? E dove ? E di che tipo ? E siamo tutti d’accordo sul fatto che le (poche) terre ancora fertili siano destinate non più a sfamarci ma a garantire energia e/o calore (in presenza di colossali sprechi energetici nelle nostre dimore-colabrodo …) ?

L’onorevole Massimo Fiorio ha attivato un proprio blog. Lo scopriamo grazie ad articoli e a mezze pagine di annunci promo-pubblicitari (a pagamento) che ci consentono di apprezzare lo sforzo del nostro rappresentante astigiano nell’istituzione parlamentare (aggiungerei addirittura: del rappresentante del centrosinistra astigiano in Parlamento …) per rinsaldare il suo rapporto con i cittadini. Ottimo. Positiva anche l’idea di istituire un sondaggio on-line su temi di rilevanza dell’attualità sociale. Il primo sondaggio così recita: “siete favorevoli alla reintroduzione delle centrali nucleari ?”.
La mia domanda è: ma davvero il centro-sinistra ha dubbi di questa portata ? Possibile ? Possiamo suggerire ai redattori del blog un tema per un prossimo sondaggio che sia alla stessa altezza di questo, che ne so …: “è giusto che ogni cittadino abbia una casa, un’istruzione, cibo per il proprio sostentamento” ? …

L’amministrazione comunale di Villafranca d’Asti nei giorni scorsi ha autorizzato la costruzione di due nuovi ampi capannoni sul proprio territorio, pur essendo ormai numerosi quelli già esistenti che manifestano vistosi cartelli sui propri portoni, con l’avviso “affittasi” …
Il suo Sindaco Massimo Padovani (anche consigliere provinciale e presidente del consorzio rifiuti CBRA) lo scorso anno si era detto sconcertato dalla decisione dell’amministrazione provinciale di rendere difficile a Comuni e privati la costruzione di nuove aree produttive, riservando l’opportunità solo in aree contigue a zone già edificate. Nuovi capannoni uguale sviluppo economico garantito: continua ad essere un’equazione vincente, secondo alcuni.
Ma tutti quei capannoni vuoti, sfitti, abbandonati, allora ?
Parallelamente, una variante strutturale al piano regolatore prevede un nuovo "Eldorado": è ormai risaputo che un imprenditore ha recentemente acquisito un’intera vallata in Villafranca, oggi quasi totalmente coltivata, con l’intento di costruire un nuovo quartiere residenziale (da 30 a 50 villette). Frenetiche compravendite di terreni lasciano presagire che altre zone di Villafranca saranno rese edificabili ... Cemento chiama cemento ? E pensare che un censimento "casereccio" fatto dal consigliere di minoranza Angelo Benotto, ha messo in luce che a Villafranca si possono recuperare tra case abbandonate, non utilizzate, alloggi sfitti e spazi da destinare ad uso civile abitazione, circa 495 unità abitative di 80/100 mq. ...

Infine l’Amministrazione comunale di Coazzolo (poco più di 300 abitanti), che dopo anni di silenzio, compare ultimamente ogni settimana sulle pagine dei giornali locali grazie ad uno sfrenato attivismo da “fine mandato”. In questi giorni va in scena l’approvazione della variante al piano regolatore che il Sindaco Biancotto definisce sulla stampa “a crescita zero”, ma che in realtà dovrebbe prevedere diverse villette di nuova costruzione in val Ferretti (si mormora da 11 a 13 …) , in sostituzione di parte dell’unica area produttiva esistente (ma non ancora edificata), che l’azienda Union Piscines dovrebbe lasciare libera entro sei mesi dall’approvazione dello stesso PRGC.
Dico “dovrebbe”, perché le documentazioni relative richieste da un semplice cittadino (il sottoscritto) all’amministrazione, dopo i 30 giorni previsti dalle norme per rendere pubblici gli atti amministrativi richiesti da chiunque ne faccia formale domanda, non sono stati rilasciati dall’amministrazione comunale: dolo, negligenza o “segreti” da custodire gelosamente ?
E che cosa dovrebbe fare un semplice cittadino di fronte ad un simile atteggiamento della propria amministrazione ? E che cosa significa per il Sindaco Biancotto “crescita zero” ? Ed è normale che a fine mandato si corra a perdifiato per approvare una variante al piano regolatore che poteva tranquillamente essere gestita con tempi più dilatati, rilassati, partecipati ?
A proposito: il prossimo Sindaco di Coazzolo dovrebbe proprio essere un figlio del proprietario dell’azienda della val Ferretti ...

Il Senatore a vita Giulio Andreotti disse un giorno che “in politica, a pensar male non si fa mai peccato”. Come dargli torto ?

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