di Gabriella Sanlorenzo.
Mentre nel nostro Paese una parte politica si stava mobilitando per organizzare funerali di Stato al presidente del consiglio che più a lungo ha governato durante la seconda repubblica (pregiudicato e con abitudini spesso moralmente discutibili che non sto qui a rammentare), in una sala cinematografica in città si proiettava il documentario "Se Fate i bravi", assolutamente da vedere (info e trailer qui).
Il lavoro di Stefano Collizzoli e Daniele Gaglianone segue il racconto dei giorni del G8 a Genova di Evandro Fornasier, un mite impiegato di banca che era partito con un gruppo di amici per manifestare contro gli 8 potenti che avrebbero deciso le sorti del mondo...
Quella che doveva essere una manifestazione di popolo, con famiglie e interi gruppi parrocchiali oltre a studenti e appartenenti alla società civile, si dimostrò ben presto una trappola per questi, mentre orde di black block venivano lasciate a piede libero a devastare la città.
Le proteste dei no-global, è bene ricordarlo, riguardavano temi che in questi 20 anni hanno assunto un'importanza sempre più rilevante: le disuguaglianze crescenti, l'inquinamento galoppante, il mondo della finanza che distribuisce ricchezze a chi più ha e miserie a chi ha nulla o poco, le grandi migrazioni...
Due scene tra le altre mi hanno colpito: un manifesto sullo sfondo, durante un comizio, e la foto degli 8 'potenti'. In entrambi l'ex presidente del consiglio celebrato in questi giorni veniva immortalato in alcune sue indimenticabili espressioni.
Quindi non dimentichiamo chi c'era a governare l'Italia durante la mattanza di Bolzaneto e della palestra Diaz: sì proprio lui, l'uomo a cui stanno già iniziando a intitolare vie...
