Sciopero del 5 novembre 2020

A cura della Segreteria FIOM/CGIL di Asti.

Nella giornata di giovedi 5 Novembre 2020, ad un anno esatto della presentazione della Piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale, i lavoratori metalmeccanici della Provincia di Asti sciopereranno per 4 ore all’uscita nell’ambito dello sciopero nazionale proclamato da FIM – FIOM – UILM.
Lo sciopero nasce dall’interruzione della trattativa da parte di Federmeccanica/Assistal negando, soprattutto, gli aumenti economici richiesti nella piattaforma.
La proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario non riconosce ai lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il Contratto nazionale...

Non possono pretendere la pace sociale negando gli aumenti salariali ai lavoratori che hanno pagato e continuano a pagare pesantemente la pandemia.
L’uscita dall’emergenza sanitaria e il rilancio economico del Paese passano anche attraverso il rinnovo del contratto nazionale che garantisca diritti e reddito alle lavoratrici e lavoratori.

Va invece confermato il sistema su due livelli, con il ruolo generale del CCNL sulle normative e sulla tutela del potere d'acquisto del salario, insieme alla qualificazione ed estensione della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale, per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.

Per questi motivi, chiediamo:

- La difesa dell’occupazione con il mantenimento del blocco dei licenziamenti e il rilancio dell’industria metalmeccanica;

- L’incremento dell’8 % dei minimi contrattuali;

- La tutela della sicurezza e la salute dei lavoratori;

- Il miglioramento e il riconoscimento delle competenze professionale;

- Contrattazione, regolamentazione dello Smart working e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;

- La stabilizzazione dei lavoratori precari per contrastare ogni forma di dumping contrattuale.

Infine, ribadiamo la volontà di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, avviare una nuova politica industriale migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti pubblici e privati.

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