Sulla scelta di evitare i referendum a quorum zero



di Tiziana Valente, Tribunale per i Diritti del Malato/Cittadinanzattiva ONLUS.

Siamo molto lontano evidentemente dal poter serenamente e proficuamente parlare di strategie di democrazia partecipata e la consultazione non è che uno strumento che, se anche usato, non testimonia un avvenuto cambio di rotta, di mentalità circa i criteri di rappresentanza dei cittadini perché questi "vengono coinvolti nella definizione o nella istruzione di una decisione che resta interamente nelle mani dell’amministrazione" (come dice Giovanni Moro in "Cittadini e pubblica amministrazione", in Formez, Innovazione amministrativa e crescita. Rapporto con raccomandazioni, volume IV - Cittadinanza amministrativa, Formez, Roma 2008) ...

Sebbene la consultazione sia "una strategia che mira a coinvolgere la cittadinanza nel processo di decisione su una molteplicità di aspetti dell’attività di un’amministrazione: dalla definizione di un provvedimento alla collocazione di un servizio, dai bisogni che prioritariamente devono essere tenuti in conto alla identificazione di tempi, modalità e standard di azioni e interventi della pubblica amministrazione" (Ibidem), non può essere quindi comunque l'unico strumento a garanzia della partecipazione civica, la quale deve avvenire, come ormai tutti sanno, attraverso PROCESSI partecipativi che partono innanzitutto dal riconoscimento dei cittadini come portatori d'interesse.

Quello che i cittadini astigiani hanno fatto e stanno facendo con la raccolta di oltre mille firme, è principalmente la richiesta di tale riconoscimento. Questo secondo me è il punto nodale: i cittadini esistono, sono portatori d'interesse, quando fanno informazione stanno facendo una operazione che è d'interesse generale in piena sintonia con il principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118 della Costituzione),... Chiedono perciò di essere rappresentati.

Credo che questo sia il dato da portare all'amministrazione comunale, la quale se è cieca di fronte a questo, non vede neppure la propria perdita di consenso.

http://www.giovannimoro.info%2Fdocumenti%2Fg.moroformezfinaleREV.pdf&h=0AQHYIB9z

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