Barbera solidale per Mimmo Lucano, il Fuorilegge

A cura della Casa del Popolo di Asti.

La notizia che il tribunale di Locri ha condannato Mimmo Lucano a 13 anni e 2 mesi di reclusione, oltre alla restituzione di 500.000 euro di fondi per l’immigrazione e al pagamento delle spese processuali per altre centinaia di migliaia di euro, ci ha lasciati allibiti. Qualche giorno prima, in un’altra aula di giustizia (sic!) erano stati assolti Dell’Utri e alcuni presunti servitori dello Stato per la trattativa Stato Mafia. E’ la stessa giustizia?...

A marzo di quest’anno sia Carminati che Buzzi, attori principali del cosiddetto processo “a mafia capitale”, dopo che la Cassazione aveva escluso l’aggravante mafiosa, sono stati condannati a pene inferiori di quella riservata a Mimmo Lucano. E’ la stessa giustizia?

I responsabili della morte di 7 operai alla Thyssenkrupp di Torino nel 2007, alla fine di un estenuante percorso giudiziario, scontano in regime di semilibertà una pena che è meno della metà di quella inflitta a Mimmo Lucano. E’ la stessa giustizia?

Potremmo continuare con un elenco lunghissimo di autori riconosciuti di reati ben più odiosi di quelli contestati a Mimmo che hanno ricevuto tutt’altro trattamento. E allora la risposta all’interrogativo è affermativa.

Sì, è la stessa giustizia.

Quella che impera fin dalla notte dei tempi, implacabile con i deboli e accondiscendente con i potenti. Quella che il poeta calabrese Vittorio Butera definisce così: ‘A legge ‘u sai ‘cchi d’è? E’ na rite a ‘llastica dduve si ‘ncunu ‘ncappa ‘cce resta si è furmicula e si è vitiallu scappa! (La legge è una rete elastica dove restano impigliate le formiche e da cui scappano i vitelli).

E’ contro questa idea di giustizia che si è dipanata la vicenda umana e politica di Mimmo Lucano, che si è battuto per ridare alla Calabria la sua anima di terra dell’accoglienza. Questo progetto ha funzionato non solo per i migranti accolti ma anche come possibilità di rinascita di un borgo destinato all’abbandono. Contro questa idea si è scagliata la politica dei nuovi barbari che sono scesi in Calabria facendone terra di conquista e raccogliendo consensi il cui costo sarà, come sempre, a carico dei Calabresi.

Noi stiamo dalla parte di Mimmo Lucano. Non siamo interessati ai distinguo formali del tipo “bisogna leggere le motivazioni”, “nessuna azione, neanche con la più nobile motivazione, può andare contro la legge” e tutti i blablabla che hanno già riempito i talk show. L’azione di Lucano è stata sempre improntata al rispetto degli esseri umani, qualunque sia la ragione che fa rischiare loro la vita per attraversare il Mediterraneo e giungere alle nostre coste. Siamo con Mimmo senza se e senza ma ed è per questo motivo che la Casa del Popolo ha deciso di lanciare una campagna di solidarietà per aiutare Lucano a sostenere i costi cui è stato condannato.

Grazie a un nostro amico produttore che ci fornirà il vino al prezzo di costo, proponiamo la seguente iniziativa: bottiglie di Barbera di alta qualità dell’Azienda Agricola La Viranda, con un’etichetta dedicata (Il Fuorilegge) al prezzo di 20 € l’una. Chi vorrà potrà acquistare direttamente un cartone di 6 bottiglie al prezzo di 100 €, il cui ricavato andrà interamente a sostenere l’iniziativa di solidarietà.

Per prenotare le bottiglie si potrà inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure contattare il 366 3792000 entro il 15 novembre 2021 (per il ritiro, che avverrà presso i locali della Casa del Popolo di Asti in Via Brofferio, 129, seguirà una comunicazione con i giorni e gli orari indicati).

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