Per un'agricoltura di comunità in Valle Stura


A cura dell'Associazione "Insieme...diamoci una mano".

Nel mese di ottobre 2015 l' Associazione “Insieme diamoci una mano” ha ricevuto in comodato d'uso dal Comune di Demonte un lotto di terreni comunali situati in loc. Fedio. Essi sono costituiti da piccoli appezzamenti sparsi, attualmente a prato o incolti, per una superficie totale di circa 2 ha, dei quali circa la metà lavorabili a colture.
Nell'ambito di questi ultimi, in una prima parte (2500 metri quadri) è stata effettuata l'aratura autunnale e su questo terreno verranno avviate le prime coltivazioni in primavera (orticole, patata, grano marzuolo, mais, erbe aromatiche). In seguito ad alcuni incontri si è aggregato un primo gruppo di sei persone residenti a Demonte che, con disponibilità varie di tempo e competenze, compongono il nucleo base per i primi lavori agricoli necessari ... Successivamente alla presentazione pubblica del Progetto, ed in base alle nuove disponibilità che potranno emergere, si potranno estendere in proporzione le superfici coltivate ...

Che cos'è l'agricoltura di comunità?
L'agricoltura civica e di comunità è orientata a modelli di produzione agricola di piccola scala, fortemente integrati nel sistema locale, fondati sulla comunità di persone e sulle risorse naturali del proprio territorio. Per tali caratteristiche gli impatti dell'agricoltura civica devono essere valutati attraverso moltiplicatori di tipo ambientale e sociale, oltre che economico. Le pratiche di agricoltura civica consentono di assicurare ai cittadini, oltre al cibo, infrastrutture vitali indispensabili per la vita quotidiana, siano esse di tipo naturale (paesaggi, gestione delle risorse naturali, biodiversità) o sociale (conoscenza del mondo agricolo e rurale, identità e vitalità della comunità, benessere delle persone, servizi socioeducativi ed assistenziali). Questo percorso di agricoltura di comunità in Valle Stura intende così produrre ricadute riguardanti la salute, l'economia, la vita sociale, l'identità della comunità. E’ destinata quindi a tutti, nell’obiettivo di recupero del territorio e creazione di reddito, favorendone in particolare l’integrazione di tutti coloro che vivono una condizione di marginalità, di fragilità. Poiché è attraverso un lavoro giusto, agricolo e non solo, che la persona può acquisire dignità di sé e sentirsi parte della comunità. E nello stesso tempo siamo convinti che solo un’agricoltura sostenibile difenda e valorizzi il territorio e sia apportatrice di salute e alimenti sani per la popolazione.

Per chi è questo percorso?
Per chi vuol coltivare il proprio cibo e non ha terra, per chi vuol provare a farne un lavoro, per giovani e studenti, per agricoltori che vogliano mettersi in rete, per chi vive difficoltà sociali e di integrazione. Per persone interessate a partecipare ad una rete di produzione/acquisto locale, per chi ha terreni incolti da mettere a disposizione, per chi semplicemente vuole dare una mano. Intendiamo creare pratiche di agricoltura di comunità, da avviarsi con la partecipazione diretta di persone interessate a queste attività, sia sul piano del lavoro e della produzione, sia sul piano della partecipazione collettiva della cittadinanza, ai fini di un sostegno condiviso e di un coinvolgimento diretto nella gestione del progetto. Nell’ambito di queste finalità esso è aperto alla possibile collaborazione con aziende agricole di valle.
Sono inoltre previsti percorsi informativi/formativi sulle buone pratiche agronomiche aventi come obiettivo la sostenibilità ambientale e la salute delle persone, tesi a favorire l’utilizzo di tecniche di agricoltura biologica e similari anche negli orti e frutteti a conduzione familiare.

Prossimi passi?
Le azioni in programma sono:
- presentazione e divulgazione dell'iniziativa alla cittadinanza di valle ed a altri soggetti, singoli o associati, che possano condividere questo percorso, favorendo anche nuovi possibili insediamenti rurali. A questo scopo è anche necessario ricercare la disponibilità di spazi abitativi, anche temporanei, per permettere l’inserimento iniziale;
- acquisizione in gestione di terreni agricoli, con recupero di incolti o coltivi messi a disposizione da Comuni o soggetti privati, per mezzo di comodati d'uso o altre forme a basso costo. Individuazione di locali per il deposito di attrezzature, sementi e altri materiali;
- graduale e progressivo coinvolgimento diretto delle persone interessate nei diversi ambiti e ruoli previsti dal progetto. In particolare chi è interessato a) al lavoro agricolo ed alla produzione e b) al consumo dei prodotti agricoli, per mezzo di una forma collettiva di acquisto, all’interno del progetto stesso;
- preparazione dei terreni acquisiti: arature e/o lavorazioni complementari, analisi chimica dei terreni, recinzioni ove necessarie, semine e trapianti a partire dalla primavera 2016;
- coltivazione e produzione di alimenti esclusivamente con tecniche di agricoltura biologica e similari, privilegiando l’ utilizzo di varietà locali o equivalenti provenienti da altri territori montani, in particolare ove le prime siano andate perdute. A questi fini sono previsti contatti e scambi di esperienze con agricoltori, Associazioni e reti contadine, Comizio agrario di Mondovi, Istituti agrari, Università e altri Enti del territorio;
- si intende sviluppare le attività agricole in stretta connessione con le altre azioni culturali e sociali del progetto, al fine di evidenziare i nessi tra le pratiche agricole, la nutrizione, la sostenibilità ambientale e sociale e le chiare interazioni con la promozione della salute e la prevenzione.

Questo progetto di lavoro non è, volutamente, già completamente preordinato nell'organizzazione e nelle pratiche; ma si intende strutturarlo gradualmente tra le persone che si aggregheranno insieme. Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
A questo proposito l'appuntamento è per il 9 aprile alle ore 15 presso il salone comunale di Demonte per organizzare la creazione di un gruppo d'acquisto solidale in Valle Stura. Avremo l'occasione anche di ospitare altre associazioni tra cui Coltiviviamo di Roppolo (Bi), il GAS di Mondovì "Pane e le rose", il presidente della Rete di Economia Solidale di Milano e dei GAS di Cuneo e delle Valli.

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