Autostrada Asti-Cuneo: a quando le risposte delle Istituzioni?

Lettera di sollecito dell’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langa e Roero per ricevere una doverosa risposta della Regione Piemonte ad una serie di proposte formalmente trasmesse più di un mese or sono ed ancora prive di replica...


Oggetto: Asti-Cuneo - “Richiesta di Integrazioni” del Ministero della Transizione Ecologica al Concessionario: Sollecito risposta della Regione alla nostra PEC del 28 Agosto 2022

Egregio Presidente, Egregio assessore,
più di un mese fa, accogliendo l’invito del Presidente della Regione alle organizzazioni ambientaliste affinché “utilizzassero le loro energie per dare un contributo positivo e rendere l’opera (l’Autostrada Asti-Cuneo) migliore possibile”, l’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langa e Roero ha avanzato 3 proposte che qui ricordiamo:
 
1. La Regione Piemonte, per tramite della Direzione Generale per la Vigilanza sui Contratti Concessori Autostradali (DGVCCA) del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS), richieda al Concessionario di aggiornare il cronoprogramma relativo alla realizzazione del Lotto 2.6.a e del Lotto 2.5 (adeguamento della tangenziale), dal momento che quel documento contrattuale è largamente superato dagli accadimenti successivi.
Lo scopo è quello di avere ben chiari i tempi necessari per il completamento delle opere, evitare continue polemiche e reciproche accuse tra i vari Enti per i ritardi che si dovessero ancora verificare, nonché di consentire agli Enti locali di programmare i propri interventi sulla viabilità locale.
La Regione Piemonte renda pubblico l’aggiornamento del cronoprogramma in tempi brevi;
 
2. La Regione Piemonte, sempre in accordo con DGVCCA, valuti concretamente la possibilità di rendere gratuito il tratto di Autostrada tra Cherasco e Castagnito per coloro che si muovono al suo interno.
Lo scopo è quello di deviare quanto più possibile il traffico dalla viabilità locale all’Autostrada e fornire una soluzione realistica anche al problema del divieto di transito in autostrada dei mezzi agricoli, che, a questo punto, potrebbero percorrere le provinciali senza creare troppi disservizi;
 
3. La Regione Piemonte si impegni a presentare pubblicamente, appena completati, lo studio comparativo tra la soluzione con tracciato all’aperto e quella con tracciato in galleria, e l’Heritage Impact Assessment (HIA), ossia lo studio che deve analizzare l’impatto della soluzione in esterno sulla zona Unesco e che ora il Ministero reclama per conto dell’Unesco di Parigi.
 
In questo lasso di tempo non è pervenuta dalla Regione nessuna interlocuzione con l’Osservatorio, né un messaggio, né una telefonata, né un accenno di risposta sui giornali, per cui ci vediamo costretti a sollecitare una risposta alle nostre proposte. Se non altro per rispetto dei cittadini che si aspettano parole chiare dai responsabili dell’Amministrazione pubblica.
 
Sempre in questo lasso di tempo sono poi intervenuti alcuni fatti non privi di conseguenze sulla realizzazione delle opere in progetto: prioritario fra tutti l’aumento del tasso d’inflazione, con la probabile richiesta del Concessionario di rivedere il Piano Economico Finanziario (PEF) allegato alla delibera CIPE n.13 del 14 Maggio 2020 per quel che riguarda sia il valore di subentro sia le tariffe previsti da quel dispositivo di legge.

Data quindi per inevitabile la revisione del PEF per intervenuti fattori di causa maggiore (il Covid e la guerra), riteniamo che la trattativa tra il Ministero ed il Concessionario sia una occasione irripetibile per introdurre il tema della gratuità del tratto Cherasco-Castagnito.

In primo luogo per un basilare principio di equità dal momento che le opere della tangenziale di Alba che saranno inglobate nella autostrada sono state realizzate con fondi pubblici. In secondo luogo perché è l’unico modo per utilizzare degnamente una infrastruttura progettata per il passaggio di 26.000 veicoli/giorno e che, prendendo per buona l’analisi trasportistica allegata allo Studio di Impatto Ambientale, sarà utilizzata, al massimo, da 14.600 veicoli/giorno. Il mancato incasso per il Concessionario – valutato dall’Osservatorio approssimativamente in 15 M€ nei 7 anni residui di Concessione – sarà compensato dalla eliminazione dal piano degli investimenti dell’equivalente costo dei ponti elettronici (Free-Flow) previsti dal progetto.

Confidiamo nella vostra sollecita risposta.

Cordiali saluti.

Aggiungi commento

Invia
Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino