Mobilità al bivio

A cura di Europa Verde, Verdi del Piemonte.

Si è tenuta sabato 18 marzo, presso il Caffè Sociale di Mondovì gestito della cooperativa sociale "Franco Centro", su iniziativa di Europa Verde Verdi del Piemonte, un'iniziativa - seconda dopo l'incontro a Torre Pellice del 21 gennaio 2023 - di rilancio della campagna per una bozza di legge regionale per il ripristino delle ferrovie sospese in Piemonte. Presenti all'incontro Giuseppe Sammatrice (Europa Verde Verdi ), Claudio Menegon (Co.M.I.S - comitato pendolari), Bruno Piacenza (Legambiente Cuneo). Hanno partecipato Cesare Morandini e Laura Gasco (Consiglierə comunali PD Mondovì) - Daniele Coloris consigliere comunale del PD ad Alessandria e Claudio Bongiovanni (Consigliere comunale "Cuneo Mia" e tecnico in Viabilità) che ha presentato il recentissimo appello per la riapertura della linea Cuneo-Mondovì.
Tutti i rappresentanti intervenuti hanno insistito sulla necessità di aprire al più presto un dibattito istituzionale trasversale intorno al ripristino delle linee ferroviarie sospese, cruciali per il raggiungimento degli obiettivi 2030 di riduzione del 55% delle emissioni climalteranti -e della neutralità climatica entro il 2050- in Europa...

Interventi:

Claudio Menegon: rappresentante e vicepresidente di Co.M.I.S. già candidato della lista civica “Cuneo MIA.” (Mobilità, Inclusione , Ambiente).
La ferrovia Mondovì-Cuneo attualmente è sotto tutela dalla Fondazione FS che ne ripristinerà l’uso per eventi turistici, “dobbiamo andare oltre questa visione”. Menegon ha rimarcato l’importanza del ripristino della ferrovia tra Mondovì e Cuneo con una fermata intermedia a Pianfei o Beinette, con questa impostazione si ridurrebbero i tempi di transito a meno di 30 minuti, oggi con l’utilizzo del pullman si supera tranquillamente l’ora, il percorso in auto va oltre i 30 minuti con un impatto ambientale non indifferente. I passeggeri che da Savona devono recarsi a Cuneo sono costretti a recarsi a Fossano per poi prendere un treno per Cuneo, con la Mondovì-Cuneo attiva si potrebbe avere un risparmio di tempo di 45 minuti in entrambi i sensi. Il gruppo Pendolari Cuneo Torino e Co.M.I.S. ha inviato una lettera si Sindaci della Provincia Granda, invitandoli a interagire con le istituzioni regionali, un documento in cui abbiamo evidenziato urgenti azioni strutturali da avviare con celerità, come il ripristino dei trasporti al 100% come previsto in epoca pre-pandemia. Altra situazione disagevole permane sulla linea Cuneo Ventimiglia dove nel fine settimana persiste un’offerta ridotta verso le località turistiche (vedi Limone Piemonte), è stata eliminata una coppia di treni e non è ancora chiaro se verrà ripristinato, il servizio navette tra Limone e Tenda a danno dei pendolari transfrontalieri. Naturalmente il nuovo contratto non prevede neanche il rispristino delle tratte Saluzzo-Savigliano e Cavallermaggiore-Bra, sospese anch’esse a inizio 2020, con il pretesto della mancanza di utenza, cosa assai discutibile, situazione che ha causato diversi disagi a tutto il bacino in quanto il servizio sostitutivo tramite bus non si è rivelato idoneo e sufficiente perché notevolmente ridotto, costringendo la popolazione agli spostamenti tramite i propri mezzi privati con conseguente incremento delle spese, dei rischi dovuti al traffico e anche di quelli ambientali portati da un aumento dell’inquinamento. In altre località come Savigliano, Racconigi, Cavallermaggiore e Carmagnola, che peraltro non sono neanche citate nel piano che prevede interventi fino al 2026, si segnalano problematiche di barriere architettoniche gravi, ad esempio mancano ascensori o montacarichi e le scale dei sottopassi sono strette costringendo le persone con problemi di deambulazione o anche solo a mamme con passeggini o carrozzelle a delle vere imprese per raggiungere il binario designato. Situazione alquanto assurda che impedisce di fatto un diritto sancito dalla Costituzione. L’ultimo punto su cui vorremmo porre l’attenzione sono le linee sospese, le tratte Saluzzo-Savigliano e Cavallermaggiore-Bra, queste però a differenza delle altre necessiterebbero solo del ripristino del servizio commerciale in quanto sarebbero già operative, basterebbe metterci i treni che essi siano a gasolio a idrogeno o ibridi; restano però quelle che nel 2012 furono sospese per motivi, teoricamente, essenzialmente di costo, parliamo della Cuneo-Mondovì e della Cuneo –Saluzzo. Abbiamo avuto delle interlocuzioni con l’Agenzia della Mobilità Piemontese, ma la frase che ormai è diventata retorica “non ci sono soldi” non ci sta più bene, i soldi se c’è la volontà politica si trovano, dobbiamo smetterla di parlare di costi, sono investimenti per le generazioni future.

Bruno Piacenza: Rappresentante provinciale di Legambiente nonché candidato nella lista Cuneo MIA:
Legambiente Cuneo sostiene da sempre l’importanza del TPL per combattere gli impatti ambientali sia sulla qualità dell’aria sia sull’ineluttabile cambiamento climatico. In particolare, il trasporto ferroviario merci e persone è fondamentale per uno sviluppo sostenibile è quindi assurdo che via siano linee ferroviarie chiuse e/o sospese in particolare la Cuneo-Mondovì è molto importante per la parte meridionale della nostra provincia sia per i pendolari sia per i turisti. Con un buon collegamento con le valli effettuato da autobus a basso impatto ambientale sarebbe di sicuro un investimento che sul territorio avrebbe ricadute notevoli.
Investimento non costo perché i veri costi sono quelli legati alla salute dei cittadini, turisti e pendolari costretti ad avere una qualità dell’aria scadente ed a utilizzare le proprie auto con tutti i rischi ed i costi connessi".

Claudio Bongiovanni: Consigliere Comunale di opposizione a Cuneo, per la lisata Cuneo MIA:
Sono lieto di partecipare al nome del gruppo gruppo Cuneo MIA (Mobilità Inclusione Ambiente), una “finestra” molto importante per illustrare quali sono state le nostre iniziative politiche portate avanti insieme al gruppo consiliare di Cuneo Per i beni comuni.
Ormai da qualche anno siamo attivi per quanto riguarda la linea Cuneo-Nizza insieme al comitato ferrovie locali, Uniti per la Cuneo - Nizza è in seguito gruppo pendolari Cuneo Torino e CoMIS. Sono stati portate avanti parecchie interpellanze e ordini del giorno negli ultimi anni è l'obiettivo è stato anche quello di riaprire la linea ferroviaria Cuneo Mondovì, oltre ad altre linee sospese nella provincia di Cuneo abbiamo cercato di focalizzare la ristrutturazione degli edifici pubblici delle ferrovie, abbiamo inoltre fatto approvare l’ordine del giorno in cui il Co.M.I.S ed il Gruppo pendolari Cuneo Torino aveva inviato ai Sindaci cuneesi , l’ordine del giorno fu approvato con la sola esclusione della Lega. Il documento è stato approvato dalla Provincia di Cuneo dal Comune di Cuneo, di Saluzzo, di Borgo San Dalmazzo ed auspichiamo che al più presto venga approvato anche il Comune di Mondovì e dai Comuni di Savigliano Bra Cavallermaggiore e da tutti quei Comuni che vanno da quest’ultimo fino ad Asti e Alessandria.
Proprio in questi giorni è cominciata la raccolta firme relativa alla riapertura di questa linea a Cuneo si tiene solitamente il venerdì mattina dalle ore 10:00 presso Piazza Galimberti angolo via Pascal. Molto interessante questo incontro dove per altro si sono buttate le basi per una collaborazione futura su temi comuni con le diverse ma omogenee realtà politiche e associative del Piemonte.

Daniele Coloris: Consigliere Comunale del PD ad Alessandria, intervenuto al forum: La situazione delle linee soppresse nell'alessandrino è un pò quella, purtroppo, del resto del Piemonte. Le linee completamente chiuse sono la Cantalupo Castagnole e la Casale Asti che necessitano di pesanti interventi per essere ripristinate alla circolazione, particolare la situazione della Casale Mortara, in efficienza ma... senza treni per la permanete mancanza di treni (non è elettrificata, si parla comunque di giugno 2023) e della Alessandria Ovada, utilizzata e perfettamente efficiente per i treni merci... ma non per i viaggiatori.  Si parla molto in provincia del terzo valico, opera fondamentale per il trasporto merci su ferro e che dovrebbe avere effetti positivi in termini anche ambientali e di sicurezza; probabilmente ci vorrebbe maggiore sensibilità per il trasporto viaggiatori, anche sulle linee tutt'ora in servizio nuove collaborazioni tra gruppi sensibili al tema dell'ambiente.

Cesare Morandini, Capogruppo del PD al Comune di Mondovì, intervenuto per ringraziare, l’interessante partecipazione politica fa ben sperare , ritiene che il treno tra Mondovì e Cuneo debba riprendere vita, interessante l’ordine del giorno approvato dal Comune di Cuneo e dalla Provincia, cercheremo di fare del nostro meglio per aderire, ma come sapete siamo in minoranza, pertanto teneteci informati su sviluppi ed iniziative.

Giuseppe Sammatrice: Coportavoce provinciale di Asti – Consigliere federale nazionale di Europa Verde Verdi:
il Forum sul ripristino delle ferrovie sospese di oggi a Mondovì “Binari al Bivio” , è il secondo dopo quello di gennaio di Torre Pellice e ringrazio Pietro Anania per la generosa ospitalità qui al ”Caffè Sociale“. Un percorso che i Verdi del Piemonte hanno avviato nel 2021, ma che ha l’obbiettivo di essere cardine di un progetto politico ampio e condiviso che porremo agli elettori alla prossima tornata elettorale regionale del 2024.
La Rete ferroviaria piemontese la più estesa in Italia 1.896 km, con una lunghezza dei binari pari a 2.657 km, dal 2010 a oggi un terzo di questi sono state sospese o dismesse, oltre 600 km di binari abbandonati. Un patrimonio da recuperare.
Il Green Deal europeo ci chiede di avviare una transizione ecologica seria sia in ambito di trasporto passeggeri che merci; infatti, l’Europa nel Green Deal entro il 2030 ci chiede di trasferire il 75 % delle merci dal trasporto su strada al trasporto ferroviario. In Piemonte abbiamo le più belle ferrovie panoramiche che attraversano territori patrimonio dell’umanità con dei paesaggi mozzafiato.
La Regione deve ridare una giusta ed equilibrata visione del trasporto pubblico, l’intermodalità dei trasporti deve essere immaginata e letta in modo complementare e non concorrenziale alle ferrovie, con la proposta di legge per il ripristino delle ferrovie sospese non vogliamo assolutamente ostacolare economicamente il servizio pubblico su gomma, ma integrarlo con mezzi più piccoli, nuovi e possibilmente elettrici al servizio ferroviario, che resta il più sostenibile ed efficiente tra tutti i mezzi di trasporto per piccola, media e lunga distanza.
La crisi pandemica ha registrato diversi punti di forza del trasporto ferroviario nello spostamento di grandi quantità di merci su lunghe distanze, con un impiego di personale più limitato e controllabile dal punto di vista sanitario.
Nelle fasi di pieno lockdown diversi operatori economici hanno trasferito quote di merci dalla strada alla ferrovia. Diverse grandi aziende hanno scelto la rotaia per la distribuzione logistica delle loro merci su lunghe distanze (è il caso, ad esempio, di Barilla tra Parma e la Germania) e medie distanze (materiale cementizio tra Cuneo e Prato) e questo ritrovato traffico alternativo alla strada si dimostra in grado di avvantaggiarsi attraverso la presenza di linee locali minori maggiormente prossime ai siti produttivi. Quindi ripristiniamo ciò che i nostri Padri hanno diligentemente costruito per noi e per le future generazioni, basta perdersi in chiacchere, abbiamo bisogno di scelte sostenibili da introdurre con urgenza e determinazione.
La proposta di legge per il ripristino di tutte le ferrovie sospese in Piemonte nasce proprio dalla base, dalle persone che hanno visto i loro territori depredati di un bene prezioso di mobilità sostenibile in nome dell’economia, una economia capace solo di fare grandi “opere salviniane” come il ponte sullo stretto che collegherà il “Niente con il Nulla”, territori dove per arrivare da Siracusa a Palermo ci vogliono dalle 5 alle 6 ore se va bene.
Allo stato dell’arte, la proposta di Legge è stata condivisa da un numero superiore di Sindaci da quello previsto dal regolamento Regionale, ne cito solo alcuni: Cavallermaggiore il cui Sindaco Davide Sannazzaro ha già dato la disponibilità per la presentazione della proposta di legge. Seguono ancora i Sindaci di: Savigliano – Bra – Chivasso – Rovasenda – Bruno – Cavagnolo – Brozolo – Monteu da Po – Incisa Scapaccino ed altri significativi Consigli Comunali interessati dalle ferrovie sospese.
Attendiamo con piacere l’ingresso del Comune di Cuneo e Mondovì.
In settimana avremo un incontro con l’ufficio di presidenza della Regione per una rilettura della proposta Ripristinare la Ferrovia tra la stazione di Mondovì e Cuneo, come già ampliamente spiegato da autorevoli rappresentanti politici e di associazioni locali, è un bene non solo per l’Ambiente è la salute, ma una ulteriore speranza di vita migliore per le giovani generazioni.

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