Appello delle Donne in nero contro la guerra – gruppo di Alba:
"Gaza è un campo di sterminio, i civili sono intrappolati in un ciclo infinito di morte".
Sono parole del Segretario Generale dell’Onu Antònio Guterres in una Dichiarazione alla stampa del 8 aprile 2025 ..
(https://unric.org/it/gaza-dichiarazioni-del-segretario-generale-alla-stampa/).
Manifesteremo in silenzio ad Alba in via Maestra, sabato 3 maggio dalle 16 alle 17. Unisciti a noi!
Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio.
Siamo complici di tutto questo, perché il nostro Governo
- continua a sostenere solo le “ragioni” del governo israeliano, anche di fronte a questa strage infinita
- non sospende la cooperazione militare con Israele
- non prende posizione a difesa delle istituzioni internazionali inascoltate e disprezzate da Israele e dagli USA.
- non denuncia l’occupazione illegale dei Territori palestinesi e continua a non voler riconoscere lo Stato di Palestina.
Ci stanno portando in un vicolo cieco totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia.
Chiediamo al Governo italiano e all’Europa di ascoltare il drammatico appello che arriva dalle istituzioni internazionali e da tutte quelle persone che a Gaza, in Cisgiordania e in Israele protestano contro i loro governi, rifiutano la violenza e la vendetta e non ne possono più di odio e sofferenza.
Il mondo deve agire con urgenza per salvare i palestinesi a Gaza.
Dichiarazione dei responsabili di diversi uffici delle Nazioni Unite, 7 aprile 2025
“Da oltre un mese, nessun rifornimento commerciale o umanitario è entrato a Gaza.
Più di 2,1 milioni di persone sono intrappolate, bombardate e affamate ancora una volta, mentre, ai valichi di frontiera, scorte di cibo, medicine, carburante e tende si accumulano, e attrezzature vitali restano bloccate.
Oltre 1.000 bambini sono stati uccisi o feriti solo nella prima settimana dopo il crollo del cessate il fuoco, il bilancio settimanale più alto di vittime infantili a Gaza nell’ultimo anno.
Solo pochi giorni fa, i 25 panifici sostenuti dal Programma Alimentare Mondiale durante il cessate il fuoco hanno dovuto chiudere per la mancanza di farina e gas da cucina.
Il sistema sanitario, già parzialmente funzionante, è al collasso. Le forniture mediche essenziali e i materiali per il trattamento dei traumi stanno rapidamente finendo, minacciando di vanificare i progressi faticosamente ottenuti per mantenerlo operativo.
L’ultimo cessate il fuoco ci ha permesso di ottenere in 60 giorni ciò che bombe, ostacoli e saccheggi ci avevano impedito di fare in 470 giorni di guerra: far arrivare aiuti salvavita in quasi ogni parte di Gaza.
Sebbene ciò abbia offerto una breve tregua, affermare che ora ci sia abbastanza cibo per sfamare tutti i palestinesi di Gaza è lontano dalla realtà sul campo: le scorte stanno finendo in modo allarmante.
Stiamo assistendo a atti di guerra a Gaza che mostrano un totale disprezzo per la vita umana.
Nuovi ordini israeliani di evacuazione hanno costretto centinaia di migliaia di palestinesi a fuggire ancora una volta, senza un luogo sicuro dove andare.
Nessuno è al sicuro. Almeno 408 operatori umanitari, inclusi oltre 280 dell’UNRWA, sono stati uccisi da ottobre 2023.
Con il blocco israeliano su Gaza, ora al secondo mese di intensificazione, facciamo appello ai leader mondiali affinché agiscano – con fermezza, urgenza e decisione – per garantire il rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario.
Proteggere i civili. Facilitare gli aiuti. Liberare gli ostaggi. Rinnovare il cessate il fuoco.”
Tom Fletcher, Sottosegretario Generale per gli Affari Umanitari e Coordinatore per i Soccorsi d’Emergenza OCHA
Catherine Russell, Direttore Esecutivo, UNICEF
Jorge Moreira da Silva, Direttore Esecutivo, UNOPS
Philippe Lazzarini, Commissario Generale, UNRWA
Cindy McCain, Direttore Esecutivo, WFP
Dr. Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale, OMS