L’8 e 9 giugno le cittadine e i cittadini italiani saranno chiamati a votare per 5 Referendum: quattro quesiti sul lavoro, per i quali sono state raccolte oltre 4 milioni di firme, e uno sulla cittadinanza, depositato in Cassazione con 637 mila firme.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha ben spiegato il significato di questa consultazione: «Il voto per una elezione ha come caratteristica quella di delegare qualcun altro a rappresentarlo. Chi vota per i referendum non delega, decide direttamente. In questi anni si è costruita l'idea che il voto non serve, visto che circa la metà dei cittadini non va a votare alle elezioni. Ma non è così: se vince il sì, il giorno dopo milioni di persone avranno dei diritti che oggi non hanno»...
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