di Alessandro Mortarino.

Inizia ad entrare nel vivo il dibattito sul futuro degli acquedotti astigiani e sulla scelta del soggetto che, ai sensi di legge, dovrà gestire l'intero servizio integrato a far data dal 1° gennaio 2031. Un gestore, come sappiamo da tempo, che dovrebbe essere individuato attraverso una gara a livello europeo, il che comporterebbe il rischio di affidare la "cura" dell'elemento vitale e primario ad una probabile multinazionale assai distante dal nostro territorio. A meno che non vada in porto la soluzione più semplice e praticabile, attraverso il passaggio della gestione unica al consorzio S.I.A.M. (Servizi Idrici Astigiani e Monferrato) già formato dagli attuali quattro gestori, che scongiurerebbe il rischio-gara ma che comporta un altro rischio connesso alla presenza di un soggetto non interamente pubblico...

Il ciclo idrologico sta perdendo l'equilibrio a causa dei cambiamenti climatici e delle attività umane, secondo un nuovo rapporto dell'Organizzazione meteorologica mondiale, che fornisce una valutazione approfondita delle risorse idriche globali.
Siccità ed eventi piovosi estremi stanno mettendo a dura prova vite ed economie. Lo scioglimento di neve, ghiaccio e ghiacciai ha aumentato i rischi come le inondazioni e minaccia la sicurezza idrica a lungo termine per molti milioni di persone. Eppure si sa troppo poco sul reale stato delle risorse mondiali di acqua dolce...

di Marco Bersani, Attac Italia.

Premessa: Sono passati 60 anni dalla sera del 9 ottobre 1963, quando, alle 22.39, circa 270 milioni di m/c di roccia si staccarono dal Monte Toc e precipitarono alla velocità di 110 km/h nel bacino artificiale sottostante, creato dalla diga del Vajont, provocando un’onda di piena, che superò i 250 m in altezza e che si riversò, in parte sul versante opposto della valle distruggendo tutti gli abitati lungo le sponde del lago nel Comune di Erto e Casso, e in gran parte (30 milioni di m/c di acqua), scavalcando la diga, nella valle del Piave, distruggendo completamente il paese di Longarone e i Comuni limitrofi. Morirono 1910 persone.
Sessanta anni sono passati e, ancora, nelle commemorazioni ufficiali, siamo a costretti a sentire come la causa di tutto questo sia da ricercare in una generica e astratta relazione uomo-natura, nella quale sono l’esistenza stessa e l’attività di un’umanità del tutto indifferenziata a generare impatti negativi sull’ambiente naturale...

Oggi 27 luglio 2023 il Governo Greco, deliberando per legge l’uscita dell’esercente EYATH da Superfund ed il suo ritorno nello Stato, ha attuato la delibera 8/2023 del Comitato di Conformità del Consiglio di Stato. Con un emendamento di 12 righe l’acqua di Salonicco ritorna sotto il governo dello Stato, come da sempre sancito dalla Costituzione...

Intervento di Oreste Delfino (Comitato Cuneese Acqua Bene Comune) al convegno sull’utilizzo sostenibile dell’acqua tenutosi a Cuneo lo scorso 22 marzo.

Secondo i dati diffusi da Arpa Piemonte ad inizio anno, la nostra regione è stata a livello europeo quella che ha patito maggiormente la siccità. Le precipitazioni (neve, pioggia) negli ultimi 3 anni sono diminuite talmente tanto che è come se ne mancasse una intera annualità. Cioè, nel 2023 dovrebbe nevicare/piovere per la quantità prevista in due anni perché si recuperi il gap e si ristabiliscano le riserve ritenute normali.
Siccome però è evidente che nel breve periodo il trend non invertirà rotta, dovremo attrezzarci per convivere con l’emergenza acqua. Questo significa che in agricoltura ci si dovrà come minimo adattare ad avere forti diminuzioni delle rese per ettaro di tutte le colture...

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