Lo ricordiamo con un passo di Beppe Fenoglio (da "Il partigiano Johnny").
Lassú si schioccò indietro il berretto e: – Che ve n’è sembrato dell’inverno, ragazzi? – disse. – Non è stata una grande, tremenda cosa? Lo è stata, ve lo dico io, ed è la cosa della quale ci vanteremo maggiormente. Non è così?
Vi vedo legnosi e intirizziti. Animo, dunque! L’inverno venturo saremo in pace, forse in una bella camera, calda a ventidue gradi, forse in vestaglia, forse in pantofole e forse, pensateci! sposati. Pensate che tragedia, che comica! – e tutti gli uomini risero altamente e strainedly. – Scommetto la testa, proseguì Nord, – che ci assalirà allora una barbara nostalgia di questo terribile inverno e piangeremo, sì piangeremo sulla sua memoria. Quindi, un evviva a questo inverno!...