SANTO STEFANO BELBO: Due incontri con Jhumpa Lahiri e Georgi Gospodinov

Calendario
Altritasti
Data
Dom 18 Mag 2025 18:00 - 20:00

Descrizione

Apre con due grandi ospiti internazionali il programma off del Pavese Festival 2025: domenica 18 e lunedì 19 maggio non perderti l'appuntamento con Jhumpa Lahiri e Georgi Gospodinov, che saranno ospiti a Santo Stefano Belbo per presentare i loro ultimi libri nella Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo in Piazza Ciriotti 1.

Domenica 18 maggio, ore 18:
la scrittrice e traduttrice Jhumpa Lahiri - vincitrice del Premio Pulitzer per la narrativa nel 1999 - presenta il suo ultimo libro Perché l'italiano? Storia di una metamorfosi (Einaudi), inaugurando l'apertura del programma off di questa edizione.

Da quando Jhumpa Lahiri si è trasferita a Roma per imparare meglio l’italiano, nel 2012, la domanda «perché l’italiano?» le è stata rivolta con insistenza, e ancor di più dopo che in questa lingua ha cominciato anche a scrivere. «Per amore» è la prima risposta, la più istintiva ma non meno vera. E come ogni amore, questo ha finito per trasformarla. Da autrice è diventata anche traduttrice, dei propri testi e di quelli altrui. Una metamorfosi personale che infonde grande lucidità e sentimento alle sue riflessioni sulle lingue e su quella preziosa attività del pensiero che consente di passare dall’una all’altra, creando nuovi innesti e prospettive.

Nei tredici testi che compongono il libro, di cui quattro nati in italiano e nove in inglese, gli incontri sono fecondi e numerosi: in primis, quello con la lingua italiana, per amore della quale Jhumpa Lahiri ha scelto di vivere metà della sua vita a Roma, e da cui tutto ha avuto inizio; poi quello con i romanzi di Domenico Starnone che l’autrice ha tradotto in inglese (Lacci, Scherzetto, Confidenza), un’esperienza nuova ed emozionante; quello con le Lettere dal carcere di Antonio Gramsci, un potente antidoto al confinamento della pandemia; e infine l’incontro di una vita, in un’altra lingua ancora, quello con il grande poema ovidiano, il cui argomento diventa la metafora principale per interpretare il processo traduttivo. Su tutti questi temi Jhumpa Lahiri posa il suo sguardo acuto e appassionato, uno sguardo bifronte che a ogni pagina trasmette l’urgenza di coltivare il dialogo tra lingue per creare una letteratura e una società più aperte.

Lunedì 19 maggio, ore 15:
lo scrittore Georgi Gospodinov - vincitore dell’International Booker Prize (2023) e del Premio Strega Europeo (2021) - presenta il suo nuovo romanzo Il giardiniere e la morte (Voland).

Dopo il successo di Cronorifugio l'autore torna con un romanzo personale, sorprendente, onesto e infinitamente confortante: un romanzo su un padre e un figlio, sull’ultimo mese di vita di un uomo e sulle storie che compongono un’esistenza.

Il padre come primo eroe nella vita di un bambino, il padre come eterno maestro di misura e di saggezza. Il padre che lavora silenziosamente nell’orto e pianta, innaffia, cura, perché il figlio possa crescere. Ma cosa succede alla storia quando il suo eroe se ne va? Qual è la lezione quando il maestro esce dalla stanza? Quando “il giardiniere diventa il giardino”? Un uomo siede al capezzale del padre e lo osserva morire. Osserva il proprio passato che comincia a incrinarsi, lasciandolo sepolto sotto tutti i suoi pomeriggi. I pomeriggi dell’infanzia che crollano senza fare rumore. Perché la fine dei nostri padri è la fine di un mondo.

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