Sabato 24 settembre nei due punti vendita Rava e Fava astigiani di piazza Porta Torino e via Cavour 83 seconda giornata dedicata ai presidi biologici Slow Food in occasione di Terra Madre che in questi giorni si tiene a Torino.
Verrà presentato un presidio slow food internazionale brasiliano: il guaranà – in lingua indigena waranà, che significa “l’inizio di ogni conoscenza” – coltivato da secoli nell’Amazzonia brasiliana, in una regione di 8000 km quadrati intorno alle sorgenti dei fiumi Andirá e Márau. I suoi abitanti hanno denominato questa terra “santuario ecologico e culturale del waranà dei Sateré-Mawé” e l’articolo 231 della costituzione brasiliana prevede che il suo usufrutto sia esclusivo degli indigeni Sateré-Mawé (14.000 persone distribuite in circa 120 villaggi).
I frutti del waranà sono raccolti un po’ prima della maturazione e poi spolpati a mano. I semi, cotti lentamente in forni di terracotta, sono poi separati dal tegumento, pestati in mortaio, impastati in bastoni, detti “pani di waranà”, e posti su stuoie appese, esposti al fumo di legni aromatici (soprattutto il murici). Il pane, all’ora del consumo, è grattugiato con una pietra di basalto.
Il seme, secco e privato del tegumento, contiene da 3 a 5% di guaranina, ed è ricco di fosforo, magnesio, potassio, vitamine e tannino. Grazie al mix di questi componenti, combatte la fatica e stimola funzioni cognitive e memoria.
Il waranà, fulcro di rituali e incontri del popolo Sateré-Mawé, ha dato origine alla bevanda sacra conosciuta come "Çapó", che consiste in polvere di semi macinati diluita in acqua. Con l’estratto, inoltre, si fanno sciroppi e bevande.
In particolare verranno presentati alcuni prodotti trasformati a marchio Altromercato: il guaranito - soda a base di guaranà - lo sciroppo di guaranà da diluire in acqua e il guaranà in pastigie come integratore alimentare.