La giusta riflessione dell'onorevole Marmo

ImageNel suo comunicato stampa del 16 giugno (pubblicato da tutti i giornali astigiani), l’on. Marmo invita correttamente ad analizzare il risultato referendario anche sul piano locale e a non confondere l’esito popolare con la presunta volontà degli italiani di “mandare a casa il Governo centrale”, cosa che i Comitati che hanno promosso e sostenuto i referendum non si sono mai sognati di affermare poiché interessati primariamente a far sì che la “vera” politica si interessasse di questioni essenziali come il ruolo del sistema pubblico nella gestione dei beni comuni, la salvaguardia del sistema idrico integrato, una seria pianificazione energetica ...

Di questo ci siamo occupati e su questo si sono espressi gli elettori. Con assoluta chiarezza, se pensiamo che nel 1974 il referendum sul divorzio registrò alle urne l’assenso di 19.138.300 persone, quello sul nucleare (1987) 20.984.110, quello in favore dell'aborto (1985) 21.505.323, mentre nello scorso weekend (non conteggiando gli elettori esteri che nelle precedenti occasioni non avevano diritto di voto), i suffragi a sostegno risultano pari a 26.876.191 persone.

L’on. Marmo dovrebbe essere lieto del risultato anche sul piano astigiano, poiché questa numericamente rilevante maggioranza non ha fatto altro che confermare l’orientamento dei cittadini su un tema importante come quello della gestione pubblica dei nostri acquedotti, confermando le richieste che, nel 2007, oltre 400.000 cittadini italiani (di cui 3.000 astigiani) avevano rivolto al Parlamento attraverso una legge d’iniziativa popolare che intendeva riorganizzare l’intero modello di gestione del sistema idrico nazionale ri-pubblicizzando tutti gli acquedotti.

Marmo, come presidente della Provincia di Asti e presidente dell’Ato idrico n° 5 Astigiano/Monferrato, aveva aderito ufficialmente al progetto di legge popolare. Ora, come onorevole, ha addirittura la possibilità di contribuire a trasformare quelle aspettative in autentiche azioni politiche.

Augurandoci – come alcune sue attuali affermazioni farebbero intuire – che nel frattempo la sua illuminata visione non sia cambiata e sia così passato tra i banchi della “minoranza”.

Non in Parlamento, ma nella società vera …

Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche

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