Acque di confine, tra Cuneo e Asti ...


di Gian Carlo Scarrone, Associazione Valle Belbo Pulita.


Le attività produttive della provincia di Asti, per quanto riguarda il loro trattamento delle acque reflue, non sono tutte virtuose: anche noi abbiamo le nostre pecore nere. Ma nella provincia di Cuneo - nella fattispecie nelle comunità della Valle Belbo e Tinella - qualche azienda sta lavorando con fortissima concorrenza  sleale verso le aziende virtuose della stessa zona: di depurare tutti i loro reflui e pagarne i relativi costi proprio non ne vogliono sapere ...

Da sempre. Pensando di continuare nel tempo, facendosi forza, dai tempi della giustizia, dell'abilità dei loro difensori, e dalle norme non troppo severe che esistono per questi tipi di reati, e da altri fattori che lascio alla vostra fantasia.

Però non è così in tutta la provincia di Cuneo !
Nelle zone del Barolo e del Roero, sono quasi tutti più rispettosi dell'ambiente, in genere, dei loro rii, dei loro piccoli corsi d'acqua, pensano soprattutto alla valorizzazione del loro paesaggio come risorsa per l'enoturismo e il turismo in generale.
Qui da noi è come ai tempi dell'Acna e della Bormida: tra le Regioni confinanti, la Liguria traeva i profitti e il Piemonte ne conseguiva i disagi.
Non che l'inquinamento sia dello stesso tipo, ne siamo tutti consapevoli, ma il discorso tra Cuneo e Asti, su questi temi è da sempre difficoltoso; noi in provincia di Asti lo sentiamo di più perchè ne subiamo le conseguenze, però gli interessi sono gli stessi, anche se qualcuno, in quel di Cuneo, sostiene il contrario.
In un momento storico in cui l'acqua scarseggia sempre di più, il Belbo ha diminuito la sua portata alla sorgente (io, che lo frequento da sempre, penso di almeno un 20-30%); le sorgenti da dove prelevano i nostri acquedotti non hanno incrementi, anzi ...

Dopo S. Stefano Belbo, le acque del Belbo da fine agosto alla primavera sono inutilizzabili per qualsiasi uso a meno che non intervengano forti piogge autunnali a rimuovere dal fondo del torrente quella bava limacciosa che si è depositata. In questo periodo nel Belbo, a Canelli (eccetto i germani reali e le nutrie di provenienza da immigrazione) della fauna locale non restano che i topi da fogna.
Visto come è capriccioso il nostro Belbo e quante calamità ha creato proprio in quei periodi negli anni, non mi auguro neppure che avvenga.  

Se un domani, le nostre genti (delle valli Belbo e Tinella in particolare) avessero bisogno di attingere parte di acqua potabile dalle nostre acque sotterranee per usi civili ... Penso che continuando così, occorra prima arrivare ad una bonifica dei siti della valle,  perchè nessuna acqua superficiale nella media valle Belbo ora è adatta alla idropotabilità e le acque profonde sono quasi tutte solforose e, quindi, non utilizzabili.

Siamo arrivati ad un punto finale, come con i Governi, la Finanza e il Debito Pubblico: cosa lasciamo ai nostri nipoti ?. (O, per quelli più giovani di noi, ai vostri figli ?).

Occorre cambiare tutti mentalità: cittadini e, soprattutto, amministratori locali; il Belbo non è un recettore di scarichi, ma un bene comune di cui tutti gli abitanti della Valle hanno diritto di usufruirne, quindi:

- Occorre che tutti se ne rendano conto, se ne capacitino e soprattutto che nessuno riesca più a fare il furbo a scapito dei virtuosi, come con chi evade le tasse.

- Occorre che tutte le amministrazioni locali pensino che oltre agli interessi locali delle proprie attività produttive e dei propri elettori, sappiano pensare anche gli interessi di tutti i cittadini della Valle.

- Che senza la collaborazione tra amministrazioni in genere, comuni e province di Cuneo, Asti e Alessandria attraversate dal nostro corso d'acqua, non se ne viene fuori ...

- Che senza la collaborazione tra Attività Produttive, Amministrazioni locali (comuni) e Gestori di impianti di depurazione, si continua a rigirare il problema senza mai risolverlo in modo completo.

- Che la situazione, rispetto al 2008, è certamente migliorata: è un fatto agli occhi di tutti, non assolutamente per merito di quelli che continuano a creare i problemi attuali.

Speriamo che tutti si ravvedano ...

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