Ricordiamo che la rete del Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche, nata nel Gennaio 2007 e promossa originariamente dal Gruppo P.E.A.C.E., fino a pochi giorni or sono era composta da 27 Organizzazioni/Associazioni della Società Civile astigiana.
La “tragedia” che si sta consumando in Parlamento ha fatto ulteriormente lievitare il novero degli aderenti locali a 37 unità, segno di una grande attenzione da parte degli astigiani alla salvaguardia effettiva del diritto all’acqua. Le organizzazioni della rete del Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche sono ora:
Acli – AltritAsti - Associazione “A Sinistra” – Associazione Culturale Davide Lajolo - Associazione Italia/Cuba - Associazione Velle Belbo Pulita - Asti Social Forum - Casa degli Alfieri - Cgil provinciale - Cgil Fp - Comitato Iscritti Cgil della Cassa di Risparmio Asti – Comitato Cittadini di Quarto/Asti Est - Comitato Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Territoriale di Cortiglione - Comune di Castello d’Annone - Confederazione Cobas - Coop. Della Rava e della Fava - Dendros Canelli – DI-SVI Disarmo e Sviluppo – Dodiciceste - Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani - Federazione Verdi - Gruppo di Acquisto Solidale “Il Gasti” - Gruppo P.E.A.C.E. – Italia dei Valori - Legambiente Asti – Legambiente Valtriversa – Libera - Lista Civica “La Città che Vogliamo” - Organizzazione Mato Grosso - Osservatorio del Paesaggio - PIAM Progetto Integrazione Accoglienza Migranti - Pro Natura - Partito dei Comunisti Italiani - Rifondazione Comunista - Movimento Stop al Consumo di Territorio - Tempi di Fraternità - WWF Asti.
Questo il testo del documento trasmesso all’onorevole Armosino:
la Provincia di Asti fu, nel 2007, tra gli Enti Locali italiani che sottoscrissero ufficialmente (con grande entusiasmo, con impegno attivo e con l’unanimità delle adesioni dei consiglieri dell’amministrazione allora in carica) la proposta di legge di iniziativa popolare per la ri-pubblicizzazione delle Acque promossa dal Forum nazionale dei Movimenti per l’Acqua, che raccolse 406.626 firme di cittadini italiani (ne sarebbero state sufficienti 50.0000 …) nel corso dei sei mesi della campagna, che vide la brillante azione sul territorio astigiano di uno specifico Comitato, promosso e coordinato dal Gruppo P.E.A.C.E. (Pace, Economie Alternative, Consumi Etici), a cui aderirono ben 27 organizzazioni della Società Civile della nostra provincia (Associazioni del volontariato laico e cattolico, della cultura, dell’ambientalismo, Enti Locali, forze sindacali, organizzazioni partitiche). Nella nostra provincia furono raccolte oltre 3.000 firme di cittadini astigiani.
La formale e convinta adesione all’iniziativa da parte dell’amministrazione provinciale seguì l’altrettanto importante e convinta adesione di altri Enti locali: l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n° 5 Astigiano-Monferrato, il Consorzio dei 101 Comuni dell’Acquedotto del Monferrato, l’Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani, la circoscrizione Asti Est e le amministrazioni comunali di Castello d’Annone e Canelli.
In un dibattito pubblico che si tenne poche settimane prima della Sua elezione alla più alta carica della nostra Provincia, in Sua assenza fu Angela Quaglia a rispondere ad alcune domande specifiche porte dal sottoscritto e dal presidente dell’Acquedotto del Monferrato Quilico, rassicurando tutti i presenti sul fatto che l’amministrazione Armosino avrebbe mantenuto la stessa posizione della precedente amministrazione rispetto alla salvaguardia del controllo pubblico di un servizio così essenziale come quello della gestione dell’acqua.
Per tutti questi motivi, non avendo avuto notizia di alcuna iniziativa della Sua amministrazione nei confronti delle decisioni che il Governo centrale ha assunto attraverso la legge 133/2008 (contenente l’ormai “famigerato” Art. 23 bis che prevede, in via ordinaria, il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società mediante il ricorso a gara, facendo largo forzatamente all’ingresso di privati), intendiamo rivolgerLe una specifica richiesta, poiché lo scorso 9 Settembre 2009 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge (il 135/2009, il cui Art. 15 - che modifica l’Art. 23 bis della 133/2008 - muove passi ancor più decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici).
Pochi giorni or sono, infine, il Senato ha approvato l’Art.15 del DL 135/09 ed è per questo che con la presente intendiamo sollecitare la Sua amministrazione per far sentire forte la propria voce e segnalare al Governo centrale che la Provincia di Asti non può accettare una legge (che la espropria di una titolarità stabilita dalla Costituzione) che affida il servizio idrico a gara, introduce stabilmente le SpA miste con tetto massimo di partecipazione pubblica pari al 30%, decreta la fine delle SpA a totale capitale pubblico.
Tra pochi giorni anche la Camera sarà chiamata a discutere ed approvare il DL 135/09 ed è pertanto urgentissimo un Suo segnale ufficiale a Governo e Parlamento per arrestare il grave pericolo incombente.
Restiamo in attesa di Sue cortesi ed urgenti considerazioni ed a completa disposizione per ogni ulteriore delucidazione necessaria, cogliendo l’occasione per porgere i migliori saluti.