IREN si fa da parte?

A cura del Comitato cuneese Acqua Bene Comune.

Il Comitato Cuneese Acqua Bene Comune (ABC) ha appreso con soddisfazione, dagli articoli di giornale pubblicati in questi giorni, che anche il presidente di IREN, Dal Fabbro, ha riconosciuto che la legge è univoca e chiara: loro non sono più gestori del servizio idrico in provincia di Cuneo.
Dal Fabbro riconosce inoltre che il vecchio gestore una volta incassato l’importo del Valore Residuo (VR) non può che farsi da parte...

Tuttavia il Comitato nutre qualche dubbio che questa sia stata da sempre la linea del gruppo. Se così fosse come si spiegherebbe che la loro società Egea Acque, posseduta al 100%, abbia intentato ricorso contro la delibera di Ato4 Cuneese che stabiliva proprio la road-map di quel pagamento? O dentro IREN c’è un pericoloso “dualismo” tra la società di settore e la capogruppo, oppure anche i vertici del gruppo avevano condiviso l’azione legale! Non sarà per caso che l’esito avverso del TAR Piemonte alla richiesta di sospensiva cautelare li ha indotti a più miti propositi?

E soprattutto la compattezza dimostrata a tutti i livelli dalle forze politiche locali potrà aver avuto il suo peso? Bravi tutti i nostri amministratori: solo l’ex sindaco Bo, al quale probabilmente brucia ancora la sconfitta, rimane legato all’ipotesi del socio privato! Il Comitato vuole anche pensare che nella proprietà del gruppo IREN, detenuta a larga maggioranza dai comuni di Torino, Genova e Reggio Emilia, tutti governati dal centrosinistra, magari qualcuno ha cominciato a farsi delle domande sull’utilità di schierarsi contro la volontà dei cittadini. Contemporaneamente però è allibito che il presidente di un gruppo privato concorrente voglia ergersi a giudicatore pretendendo che Cogesi debba dimostrargli non solo di “avere i fondi” per pagare il VR ma anche quelli per fare gli investimenti programmati per gli anni futuri!

Eppure Dal Fabbro, navigato da tempo nel settore, sa benissimo che ciò compete ad Enti ed Autorità preposte e che a lui compete al massimo di dichiarare che la sua azienda li avrebbe. Ancor più egli si erge a difensore dei cittadini che vorrebbe preservare da ogni “detrimento” mentre negli anni hanno avuto solo danni dal comportamento irresponsabile di Egea Acque! Lasci che ognuno eserciti il suo ruolo: a noi, forti del consenso al referendum del 2011, conceda la “grazia” di rappresentare la stragrande maggioranza della cittadinanza.

Maggioranza che ha ben compreso come in una gestione privata, ancor più se efficace ed efficiente, la gran quantità di utili d’esercizio viene distribuita in dividendi ai soci, siano essi comuni che amministrano altri territori o singoli investitori privati anziché reinvestita nella rete locale come fa Cogesi.
Gli importanti passi avanti fatti dalla gestione pubblica in provincia di Cuneo dopo le vittorie nei ricorsi ci tranquillizza che Cogesi pagherà il VR spettante nei tempi definiti ed IREN non potrà che farsi da parte definitivamente, ben prima della sentenza di merito che il TAR Piemonte emetterà a maggio 2026.

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