A fianco di questi primi tre "rapidissimi" Comuni, come sappiamo, possiamo annoverare tutti i 51 municipi astigiani che fanno parte del Consorzio dell'Acquedotto del Monferrato; soggetto che, da tempo, l'intero Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua addita come perfetto esempio da seguire per la gestione degli acquedotti di tutta Italia: azienda interamente posseduta dagli Enti pubblici locali, strutturata non in forma di SpA ma di Consorzio fra Comuni (e dunque decisionalmente diretta non da un Consiglio di Amministrazione espressamente eletto, ma dall'Assemblea di tutti i Sindaci), organismo di diritto pubblico "obbligato" a chiudere i bilanci in pareggio ...
Decisamente un buon avvio, dunque, per la campagna che il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche sta proponendo in tutta la nostra provincia per porre le basi ad un "rifiuto" della logica proposta dal Decreto Ronchi per la privatizzazione dei servizi pubblici locali ed il mantenimento del ruolo pubblico nella gestione dei servizi primari. Sempre in attesa che l'amministrazione provinciale risponda alla richiesta del Comitato di conoscere l'esatta volontò dell'Ente a mantenere la sua decisione del 2007 di appoggiare il disegno popolare per la gestione totalmente pubblica di tutti gli acquedotti italiani.
Tra le molteplici iniziative in corso, il Comitato segnala:
- l'incontro pubblico co-promosso di Martedì 26 Gennaio ad Asti, ospiti Luca Mercalli e il suo nuovo libro "Che tempo che farà" (ore 17.30 presso il Centro Culturale San Secondo in via Carducci 22);
- il dibattito radiofonico di Giovedì 28 Gennaio dedicato al tema della salvaguardia dell'acqua pubblica, ospiti il presidente della Provincia di Asti on. Maria Teresa Armosino e il coordinatore del Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche Alessandro Mortarino, moderati dal giornalista Alessandro Berruti (ore 19,10 su Primaradio, nell'ambito di "Al di qua del pubblico", trasmissione curata dalla Funzione Pubblica della Cgil di Asti).