Gestione dei rifiuti: dall'utopia alla realtà di Capannori

ImageIl Comune di Capannori, in Provincia di Lucca, ha una popolazione di 45 mila abitanti suddivisa in 40 frazioni. Nelle elezioni amministrative dell’estate 2004 viene eletto Sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro. Con la successiva formazione della giunta, Eugenio Baronti viene nominato Assessore all’Ambiente. Fin da subito, Baronti avvia un percorso coraggioso verso l’ecoefficenza, tanto che Capannori diviene il primo comune in Toscana ad adottare il Green Public Procurement (la procedura per gli acquisti verdi comunali) e per questo vince il Premio Toscana Ecoefficente nel 2005.

Il comune di Capannori ha affidato la gestione dei rifiuti solidi urbani all’azienda Ascit SpA, azienda completamente pubblica che serve anche altri cinque comuni limitrofi. Il modello di raccolta dei rifiuti solidi urbani era impostato unicamente sui cassonetti stradali e sui mezzi mono-operatore per il loro svuotamento, il livello di raccolta differenziata era fermo ad una media del 37%.
A pochi mesi dall’insediarsi della nuova amministrazione, dopo aver avviato il processo di risanamento dell’azienda, allora in profondo stato di crisi, viene avviata una sperimentazione di raccolta domiciliare dei rifiuti urbani “Porta a porta” su 600 abitanti nella frazione di Guamo. Già da mesi prima del cambiamento del servizio di raccolta, viene avviato un grande processo di partecipazione, che coinvolge in maniera diretta la cittadinanza con assemblee pubbliche e la distribuzione dei kit (bidoncini, sacchetti ed istruzioni) da parte delle associazioni del territorio.
I risultati sono subito ottimi e si attestano al 75% di raccolta differenziata.

La fase sperimentale ha permesso all’azienda di progettare al meglio l’estensione progressiva e graduale del “porta a porta” che già dai mesi successivi, Febbraio 2006, ha coinvolto Marlia e Lammari, le due frazioni più popolose del comune, con 10.000 abitanti e oltre 600 utenze non domestiche. Questa grande estensione territoriale non è stata semplice da gestire, perché alcuni cittadini e forze politiche hanno cercato di ostacolare il cambiamento alimentando alcuni disagi espressi per lo più in forma strumentale.

Il grande processo di informazione, partecipazione e coinvolgimento ha diffuso una grande sensibilità ed attenzione al progetto e già dai primi giorni c’è stata un’adesione totale da parte di tutta la cittadinanza. I primi risultati parlano da soli con l’82% di raccolta differenziata, risultato poi confermatosi come media di raccolta differenziata in tutte le frazioni che sono state interessate dall’estensione del servizio.
Altre 5 frazioni con 3.300 abitanti e 360 utenze non domestiche sono state servite dal “porta a porta” dal Novembre 2006.
Le utenze servite dalla raccolta domiciliare ricevono un riduzione sulla tariffa di igiene urbana pari al 20% della parte variabile della tariffa. Con la fine del 2006 viene raggiunto il 53% di raccolta differenziata e Capannori diviene il primo comune in Toscana nella classifica dei comuni ricicloni.

Nel 2006, Capannori aderisce, primo comune in Italia, alla strategia “Rifiuti Zero” con l’obiettivo di arrivare a questa meta entro il 2020, raggiungendo il 60% di raccolta differenziata entro il 2008 ed il 75% entro il 2011.

Nel Luglio 2008 Eugenio Baronti, in seguito all’entrata in Giunta Regionale del PRC, viene chiamato a ricoprire il ruolo di Assessore Regionale. Viene dunque nominato Alessio Ciacci Assessore all’Ambiente del Comune di Capannori, da due anni rappresentante del Comune nell’Ato Rifiuti di Lucca e attivo da anni nei movimenti per la difesa dell’ambiente e dei Beni Comuni.

Molti i progetti che vengono attivati anche sulla riduzione dei rifiuti con l’eliminazione delle acque minerali dalle mense scolastiche, con l’attivazione di un distributore di latte alla spina che vende oltre 600 litri al giorno di latte fresco alla spina, inoltre con l’incentivo comunale per il compostaggio domestico della frazione organica ed altri progetti.

Nel Febbraio 2008 la raccolta domiciliare viene estesa ad altre 8 frazioni con altri 12.300 abitanti e 800 utenze non domestiche serviti. Oggi sono dunque oltre 26.000 i cittadini di Capannori servizi dalla raccolta domiciliare e circa 1.700 utenze non domestiche. La raccolta differenziata è salita al 65% a livello comunale e la media nelle frazioni servite dal “porta a porta” si conferma l’82%.

Nei prossimi mesi il servizio verrà esteso ulteriormente ad altre frazioni del territorio comunale con l’obiettivo di attivare presto anche la “tariffa puntale” potendo dunque calibrare la tariffa al cittadino sulla base del rifiuto indifferenziato prodotto, potendo dunque incentivare ulteriormente la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti.

Con il Convegno Internazionale “Rifiuti Zero entro il 2020” organizzato nei giorni scorsi in collaborazione con la rete nazionale rifiuti zero e la presentazione dei risultati raggiunti, Capannori si conferma sempre più un’eccellenza nelle politiche ambientali non solo regionale o nazionale ma anche a livello internazionale.
L’Assessore Alessio Ciacci, durante il convegno, lancia la proposta di creare una rete di Comuni (altri 3 comuni si sono già uniti) che hanno aderito alla “strategia rifiuti zero” in collaborazione con l’Associazione dei  Comuni Virtuosi.

Questa esperienza amministrativa dimostra con i fatti che anche gli obiettivi più ambiziosi si possono trasformare in realtà quando la politica dimostra il coraggio del cambiamento possibile, la forza dei processi che alimentano la partecipazione dal basso e la volontà di costruire politiche attente all’ambiente, condizione quanto mai necessaria se vogliamo costruire un futuro possibile.

Sul sito http://www.comune.capannori.lu.it potrete trovare tutto il materiale presentato al convegno, il documento sui dati 2007, la delibera adottata dall’Amministrazione per aderire alla strategia rifiuti zero. Nei prossimi giorni saranno anche disponibili gli atti del convegno.

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