Allarme sulla raccolta differenziata

ImageIn questi giorni il C.A.R.P. (Coordinamento Ambientalista Rifiuti Piemonte) ha lanciato un preoccupato grido per segnalare le difficoltà economiche del CONAI (il Consorzio nazionale che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti riciclabili, tipo contenitori ed imballaggi) e che rischia di ricadere pesantemente sulle già disastrate finanze dei cittadini e delle malconce casse dei nostri Comuni.

Quella che segue è una lettera aperta che il coordinamento ha già trasmesso nei giorni scorsi a tutti i Sindaci piemontesi e che è dunque bene conoscere …

Egregio Signor Sindaco,

Il 23 dicembre 2008 è stato firmato l’accordo ANCI/CONAI: potrebbe essere assai peggiorativo rispetto ai corrispettivi che CONAI ristorna a Comuni/Consorzi.
Molto dipenderà dagli “ALLEGATI TECNICI” che si stanno discutendo con le Regioni. Il CONAI cerca di scaricare il proprio deficit in vari modi.

Fattori da definire:

1) Entità dei corrispettivi per la RD ai Comuni/Consorzi, oggi molto bassi rispetto ai costi di raccolta, (in particolare per il Porta/Porta).
 Con bilanci comunali già tirati si  può mettere in crisi e scoraggiare la RD con le possibili conseguenze di ritornare allo smaltimento (discarica/inceneritore) oppure con pesanti aggravi per i cittadini per quanto riguarda TARSU/TiA.

2) Riduzione fasce di tolleranza delle impurità rispetto alla frazione raccolta.
 Ovvero: ridefinizione parametri di qualità.
Esempio: se nelle plastiche l’indice di purezza della frazione si riduce dal 6% al 4% si avrebbe la conseguenza che il 75% dei materiali scenderebbe di fascia con il risultato di una perdita per Comuni/Consorzi del 30% dei corrispettivi.

3) Controlli: viene richiesto un soggetto terzo per i controlli delle partite di materia essendo economicamente rilevante l’inserimento nella fasce di corrispettivo.
 Circa i controlli esiste anche il problema delle frequenze: ogni carico, ogni settimana? Si potrebbe utilizzare il metodo del campionamento.

4) Piattaforme più vicine ai Comuni per ridurre il costi di trasporto.

5) Maggiori tolleranze verso prodotti di filiera anche se non in convenzione.
 Ad esempio le plastiche: i cittadini non distinguono se la bacinella è imballaggio o meno, certamente però può ricondursi ad uno dei polimeri di selezione, idem un bicchiere di vetro ecc. Quei prodotti non inquinano i carichi quindi potrebbero essere tollerati.

IL CAC (Contributo Ambientale Conai) è molto più basso di quello versato in Europa; di conseguenza si disincentiva e scoraggia la RD. Quindi: ancora grandi discariche e tanti inceneritori, con il rischio di diventare la pattumiera d’Europa.
L’effetto combinato di tutti questi fattori determina consistenti differenze quantitative - qualitative per aggravare la situazione.

A Vostra richiesta siamo disponibili a fornire i supporti per approfondimenti.
Vi chiediamo di approvare la Mozione sotto riportata, al fine di rendere gli “ALLEGATI TECNICI”   più favorevoli e di comunicarci l’esito  - grazie

Il Portavoce del CARP P. C. Cavallari

MOZIONE od OdG (bozza)
Al Presidente del Consiglio.....
Al Signor Sindaco/Presidente della Provincia.....

MOZIONE/ORDINE DEL GIORNO

Oggetto: Accordo ANCI - CONAI DEL 23 DICEMBRE 2008

PREMESSO

Che in data 23 dicembre 2008 è stato firmato l’accordo ANCI/CONAI, con implicazioni conseguenti molto negative per i Comuni/Consorzi con il rischio di penalizzare e vanificare anche i ruoli di Province e Regioni che cercano di raggiungere gli obiettivi indicati nella legge nazionale 152/06.

CONSIDERATO

Che l’accordo ANCI/CONAI si completa, si sostanzia e si ratifica nel confronto con le Regioni per la definizione degli “ALLEGATI TECNICI”

Che i fattori da definire sono i seguenti:
1.1) Entità dei corrispettivi per la RD ai Comuni/Consorzi, oggi molto bassi rispetto ai costi di raccolta, (in particolare per il Porta/Porta).
Con bilanci comunali già tirati si può mettere in crisi e scoraggiare la RD con le possibili conseguenze di ritornare allo smaltimento (discarica/inceneritore) oppure con pesanti aggravi per i cittadini per quanto riguarda le tariffe TARSU/TiA.
1.2) Riduzione fasce di tolleranza delle impurità rispetto alla frazione raccolta ovvero: ridefinizione parametri di qualità.
Esempio: se nelle plastiche l’indice di purezza della frazione si riduce dal 6% al 4% si avrebbe la conseguenza che il 75% dei materiali scenderebbe di fascia con il risultato di una perdita per Comuni/Consorzi del 30% dei corrispettivi.
1.3) Controlli: viene richiesto un soggetto terzo per i controlli delle partite di materia essendo economicamente rilevante l’inserimento nella fasce di corrispettivo.
Circa i controlli esiste anche il problema delle frequenze: ogni carico, ogni settimana? Si potrebbe utilizzare il metodo del campionamento.
1.4) Piattaforme più vicine ai Comuni per ridurre i costi di trasporto.
1.5) Maggiori tolleranze verso prodotti di filiera anche se non in convenzione.
Ad esempio, per le plastiche, i cittadini non distinguono se la bacinella è imballaggio o meno, certamente però può ricondursi ad uno dei polimeri di selezione, idem un bicchiere di vetro ecc. Quei prodotti non inquinano i carichi quindi potrebbero essere tollerati.

VALUTATO

Che l’effetto combinato di tutti questi fattori determina consistenti con differenze quantitative e qualitative per giungere al vero dilemma:
questo accordo rischia di minare alle fondamenta la prevenzione e la raccolta differenziata dei Comuni/Consorzi per le possibili risultanze di carattere economico, con differenze fra oneri di costo della RD spinta (Porta/Porta) ed i corrispettivi sempre al ribasso forniti da CONAI

IMPEGNANO

il Sindaco e la Giunta Comunale a:
- relazionare sullo stato dell’arte e sulle conseguenze dell’accordo in discussione;
- informare adeguatamente i soggetti interessati;
- farsi partecipe con ANCI, Provincia e Regione affinché i risultati degli “Allegati Tecnici” possano conseguire un risultato economico di significato per le comunità locali, onde evitare che anche il grande sforzo economico, in termini di investimenti/contributi elargiti dagli enti preposti a sostegno di progetti di raccolta differenziata spinta dei rifiuti caschi come un fragile castello di carte.

Addì, ......


Firma Consiglieri Comunale/Provinciali ....

Aggiungi commento

Invia
Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino