
Per anni questi pezzi di terra sono stati vissuti dagli abitanti del quartiere, trasformati in orti urbani e in luoghi di incontro e socialità, spazi e momenti sottratti al ritmo della fabbrica. Oggi, solo una piccola parte di questi terreni è ancora coltivata da abitanti della zona, mentre la gran parte è stata sgomberata e recintata; si è preferito imporne l'abbandono piuttosto che permettere a qualcuno di ritagliarsi questo pur minimo spazio di autonomia.
Oggi più che mai, mentre sempre più persone ogni giorno perdono il lavoro e faticano ad arrivare a fine mese, ciò rappresenta un insopportabile affronto, un insulto al buon senso, al pari della quotidiana distruzione di tonnellate di verdura e frutta o delle migliaia di case vuote e disabitate per tenere alti i prezzi di mercato.
Noi, oggi, abbiamo deciso di riappropriarci di ciò che ci è stato sottratto, a cominciare da queste terre, facendone nuovamente degli orti da condividere con chiunque, del quartiere o meno, ne abbia desiderio. Di fronte al dilagare della crisi e della povertà, mentre il governo non trova di meglio che proporre di consumare di più, abbiamo cominciato a praticare la strada opposta, auto-organizzandoci senza deleghe, riappropriandoci di spazi di autonomia e fonti di sostentamento, contrapponendo momenti di socialità, condivisione e vita, al modello "casa-lavoro-supermarket" che ha ormai fatto il suo tempo.
Mentre infatti, da un lato, sempre più persone si rendono conto della inutilità e della nocività del "benessere" con cui hanno barattato la propria libertà, dall'altro lato la crisi che avanza riserva quei ben miseri privilegi a una minoranza sempre più ristretta, non riuscendo a garantire nemmeno più la sopravvivenza a tutti gli altri.
Allora forse questa bella crisi che travolge ogni certezza può rappresentare un'opportunità: invece dell'ennesimo motivo per continuare a lamentarsi e sprofondare tra miseria e rassegnazione, può esser l'occasione di reagire, iniziando a riprenderci ciò di cui abbiamo bisogno.
A cominciare da un pezzetto di terra abbandonato davanti a casa.
Noi oggi, insieme alla primavera, abbiamo cominciato.
Ortolani di ventura a Mirafiori, Torino.